Buongiorno, Viandanti! Come state? Oggi partirò per l'Umbria, carico di aspettative, consapevole del mio ruolo all'interno della mia famiglia e pieno della speranza di fare bene tutto per tutti. In questi giorni ho lavorato con cura ad un nuovo progetto musicale, che, forse, nel mio soggiorno umbro, lascerò in sospeso, per riprenderlo quando tornerò in terra emiliana. Tanto tempo fa, vidi uno splendido film di Michael Cimino, "The Sunchaser", titolo tradotto in italiano come "Verso il sole", e, in questo ultimo periodo, ho sentito l'esigenza di scrivere musica con la stessa intenzione. Quindi la mia raccolta, che si sta forgiando sotto i miei polpastrelli, avrà questo titolo: "The sunchaser", colui che insegue il sole. Mi è sembrata la cosa più logica da fare, perché il richiamo del film, di alcune sue scene, era forte in me. "The sunchaser" è un film sulla guarigione e la mia musica sta diventando una colonna sonora per chi, come me, non si è mai stancato di ricercare il sole. Oggi parto, come ho detto. Chissà a quali riflessioni approderò, camminando per le strade della mia gioventù... Mi auguro di respirare quell'atmosfera di festa di cui ho bisogno. Vi penserò mentre preparate succulenti piatti per i vostri cari in occasione del Natale. Siate lieti. Ci rivediamo dopo il 25 Dicembre. Buen viento, Marineros!
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Ecco a voi l'ultima presentazione, con foto scattate dalla mia compagna e musica mia.
Enjoy it! Buongiorno, Viandanti! Come state? Ieri ho trascorso la giornata insieme alla mia compagna, abbiamo scelto alcune foto che lei ha scattato in questi giorni in un luogo incantato, un lago di alta montagna. Io, per l’occasione, ho scritto una musica, che le è piaciuta e devo dire di essere stato davvero contento. Dopodomani partirò per l’Umbria, con l’intenzione di vivere bei momenti con mio figlio e mia madre. Qui, nella ridente campagna bolognese, lascio parte della mia vita, mentre mi accingo a ricongiungermi con quella realtà di radici esistenziali che è nella mia città natale. Sono sempre un po’ emozionato, prima di partire, mi chiedo tante cose. Rifletto. Un uomo è i suoi gesti. Non immagino cosa più bella di occuparmi attivamente delle esigenze dei miei cari. Resterò a Terni due settimane, nelle quali mi sarà quasi impossibile connettermi per aggiungere nuovi contenuti al sito web. Il mio spazio virtuale resta a disposizione di chiunque voglia leggere ed ascoltare. Mi auguro che siate lieti… Buen viento, Marineros!
Non ho mai inteso piacere alla gente. Non ho cercato fama o potere. Non ho mai venduto nessuno. Ero me, con tutto il pathos e la drammaticità che ne conseguiva. Ora vedo le persone. Quasi tutte in preda ad un delirio. Vittime di un sistema carnefice, vagano alla ricerca della subitanea soddisfazione dei propri impulsi più carnali. Questo modo di intendere il potere è agghiacciante. È il male, generato dall'unione delle menti più crudeli dell'umanità. Resto fermo ad osservare. Ogni tanto capto qualche segnale di rinascita. Un nuovo Rinascimento potrebbe essere alle porte. Tutto andrà come deve andare. Io resterò a contemplare Bellezza. Metterò al riparo i miei cari. La Nuova Era di Luce attende fiduciosa chi vorrà abbracciarla. Torneranno a cantare i bambini, nei cortili dove giocheranno spensierati. L'arte non sarà più quattro ragazzine mezze nude che si agitano davanti ad una telecamera. L'intelligenza sarà il metro. Sogno di vedere l'aurora di questo mondo altro. Buen viento, Marineros!
… E poi mi rivolgo al silenzio e allo scorrere del tempo, miei fedeli alleati, perché, per comprendere, ho bisogno di loro e della scrittura, che siano parole o suoni. Tanto tempo fa, vivevo nel brusio, generato da un forte trambusto che non dipendeva sempre da me. Ero abituato alla fretta e al caos, che mi impedivano di ascoltare suoni esili provenienti dalla parte più profonda di me. Allora, per una serie di eventi e circostanze, ho cessato di vivere in quella dimensione frenetica. Mi sono ritrovato in una casa tutta mia, solo, senza interferenze. Lì ho cominciato ad ascoltare con attenzione quello che era in me. Dunque mi sono apparse cristalline alcune idee, maturate con il tempo della riflessione. La scrittura mi ha insegnato molto. Più procedevo con le mie opere e maggiore era la mia consapevolezza di me stesso e del mondo che mi circondava. Ora, che è mia prassi essere in silenzio, reputo assurdo ed innaturale trovarmi nel caos. All’inizio non sapevo nemmeno cosa fare, in assenza di suoni, tanto ero abituato a una grande massa di voci, che si affastellavano nel corso della mia giornata. Ho abolito il chiasso della gente. Nella mia casa non entra. Non sopporto chiunque voglia penetrare nella mia dimora per vendere qualcosa o sponsorizzare un servizio. Ho avuto paura del silenzio, lo ammetto. Mi sembrava di non sapere cosa fare, mi sentivo paralizzato. Poi ho provato a fare le mie cose, dedicandomi con interesse anche a lavare i piatti o spazzare la cucina. Dopo un po’ ho compreso la portata della requie, che ti permette di sentire, ascoltare il tuo mondo interno, riflettere, fare progetti. Ho anche capito la valenza del tempo, che è amico fedele e leale, dacché, con il suo lento fluire, ti permette di chiarire tutto, dare un senso alle tue domande, provare ad elaborare delle risposte. Per fare tutto ciò, però, occorre calma. Una prospettiva lenta sulle cose da accettare volentieri, senza la frenesia di giungere a conclusioni. Allora scopri che la vita ti arride. Che il mondo non è un posto ostile. Che l’incontro con l’altro è una chance. Che puoi. Ho impiegato quasi tutta la mia vita, per scrivere queste parole. Ora le porto con me. Mi dico che questa sia la ricompensa per non essermi mai arreso. Ci vuole calma e sangue freddo. Lucidità. Tatto e attenzione. Poi si può provare a vivere, basandosi sulle proprie risorse… Tempo e silenzio sono indispensabili. Essenziali. Un vero toccasana… Si può imparare a fare tutto lentamente, gustandosi il gesto che si sta compiendo. A me, quest’ultimo atteggiamento ha portato gioia. Essere frettolosi e nervosi non ha mai giovato a nessuno. Siamo i nostri pensieri. Le nostre azioni. Le nostre opere. Più viviamo nell’unicità di queste tre realtà, maggiore sarà il bene che sentiremo. La nostra salute ne gioverà. I percorsi della nostra mente saranno nitidi. Cristallini. Non ci sarà spazio per gli inganni. Per i comportamenti lesivi di alcuni. Per le distorsioni che un sistema, nemico dell’uomo, intende proiettare nella nostra esistenza. Alle porte di Natale 2018, vergo queste parole, con la speranza nel cuore. Vorrei vedere le persone felici. Magari anche nel poco, ma serene. Non occorrono grandi cose da possedere, per essere lieti. Si procede lungo il proprio sentiero, ognuno con le sue istanze, le speranze e il desiderio della gioia, che, per chi sa vedere, è in ogni angolo… Sono certo di poter dire la mia parola al vento. Ho impiegato 44 anni per crearla. Ora è in me. È la mia frequenza. Non temo più il silenzio. So attendere, nel grande fiume del tempo. Non vorrei essere qualcun altro. Il silenzio è il padre dei suoni. Guida dei compositori che, al suo interno, percepiscono quelle note che poi scriveranno nelle partiture. C’è un mondo da riscrivere. Un sistema di diritti e relazioni da rifondare. Occorrerà l’aiuto di tutti. Io ci sarò. Buongiorno, Viandanti! Come è stato il vostro risveglio? Stamani, sto riflettendo sulle speranze che ognuno di noi ha, quando sta per cominciare un nuovo anno. Come vi immaginate il vostro 2019? Io, a dire il vero, ancora non me lo so raffigurare, ma ho una certezza: proverò in tutti i modi a stare bene ed essere felice. Stavo leggendo, in questi giorni, alcuni pensieri in rete e devo dire che mi hanno fatto bene, dacché rispecchiano quello che penso da tempo, ossia l'opportunità, operate le adeguate scelte, di poter essere lieti. In fondo non è così difficile. Ci vuole coraggio, sì, ma, alla fine, c'è un premio. Ad esempio, è fondamentale evitare di circondarsi di persone che ci succhiano l'energia vitale, coloro che sono dediti alle lamentele, gli invidiosi, i negativi in genere. Meglio stare da soli, davvero. Ad un certo punto, si scopre che la propria condizione di isolamento non è poi così male. Non si può stare con gli altri per bisogno. Occorre costruirsi, per poi condividere la propria completezza. Usati questi accorgimenti, la vita inizia ad arriderci. A me è successo. Ho eliminato tutte le relazioni tossiche. Sono diventato invisibile. Ho dedicato tutta la mia intelligenza alla trasformazione dei mie rapporti in elementi di luce. Ora raccolgo i frutti del mio lavoro. In questo 2019, mi auguro che le persone della mia vita evolvano sempre di più verso quel traguardo di creature luminose di cui ho tanto scritto nel mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", che sto perfezionando, come forma, per renderlo un ebook piacevole da leggere. Occorre resistere alle mareggiate e recuperare, dopo un po', la propria forma originale, proprio nel significato del termine "resilienza" che è stato fortemente indagato negli ultimi tempi, da un punto di vista psicologico. Urge smetterla di avere paura di stare soli! Cosa ci può capitare di male se ci allontaniamo dalle consuete frequentazioni? Nulla. Magari trascorreremo pomeriggi a sentire la radio e sorseggiare un buon tè... Magari avremo tempo per riflettere... Magari conosceremo qualcuno che ha qualcosa di nuovo da dirci... I percorsi verso la sanità sono molti, ma tutti hanno in comune questa prerogativa: occorre volersi bene, sempre, in ogni istante e porsi in ascolto della propria interiorità, che non ci è nemica, ma madre amorevole. Occorre conoscersi. Accettarsi nella propria finitudine. Risvegliarsi. La mia vita, come dico da tempo, è cominciata dieci anni fa, dopo un lungo percorso di accettazione. Mi sono messo a servizio di me stesso, e ho incontrato l'amore della mia vita, con cui affronto l'esistenza da dieci anni e mezzo. Io posso testimoniare che ci si riesce. Che non è vero che si è destinati a soffrire. Certo, bisogna lavorare duramente su se stessi, l'identità non scende dal camino come i doni di Babbo Natale! Io auguro a tutti che il 2019 sia l'anno della consacrazione dei vostri Sé buoni interni... Buen viento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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