About "Thought"
Buongiorno, Viandanti!
Come avete trascorso il vostro sabato?
Voglio ringraziare tutti i viandanti, perché, da diversi giorni, il sito "Tannhauser - Un mondo di suoni e parole" sta ricevendo visite costanti e ieri ha totalizzato 95 visite e 157 pagine visitate. Picchi di un record che, quando questo sito è nato, non immaginavo neanche di poter sfiorare. Quindi grazie dal profondo del cuore. Credo che fare bene sia essenziale in questo momento storico dove abbiamo le signorine nei video che dondolano i loro sederini! Io mi sono svegliato da poco e ho caricato il mio ultimo EP su una piattaforma per musicisti che si chiama Bandcamp. Potete ascoltare in streaming gratuito il lavoro qui, o sentirlo qualche volta su Bandcamp, dove l'ho messo in vendita. Sono soddisfatto dello sforzo compiuto in questi anni e credo di poter dire, come sottolineavo ieri, che "Thought" rappresenti la vetta di un mio certo modo di intendere la musica. Nell'EP, sono confluite tante diverse tendenze, create da tanti maestri, vicini e lontani, che sento di aver avuto nella mia vita. Quest'opera è sperimentale nel vero senso della parola. In essa confluiscono suoni con storie differenti, dai costrutti digitali alle realtà orchestrali sinfoniche, in uno sguardo che si dirige essenzialmente verso la lezione di Peter Gabriel, che ho ascoltato con attenzione in questi giorni di composizione. Sono suoni del terzo Millennio. Contaminazioni a tutti i livelli. Ho usato batterie elettroniche, spesso, nel corso dell'elaborazione. Questo lavoro è un cantico al pensiero, quella realtà umana che può salvarci, se la teniamo sempre presente. Ieri sera, prima di addormentarmi, stavo facendo una singolare riflessione: è proprio vero che è il pensiero a plasmare la nostra realtà, come tramandano molti insegnamenti orientali. Io, in "Musa - Pensieri di un artista", ho descritto l'esistenza di due persone che si amano in modo totalizzante e, proprio in queste ore, sto vivendo attimi di gioia con la mia compagna, come se - accettate questo pensiero - le lettere scritte si fossero tramutate in esperienza vissuta. Noi diventiamo i nostri pensieri. Se essi sono belli, noi saremo belli. Se essi comunicano una sconfitta, noi perderemo. È inevitabile. Sono queste le idee che animano il mio EP, "Thought", partendo da una bellissima frase di Marco Aurelio, a me cara, che descriveva proprio la verità che trovo sempre più nitida, ossia che l'uomo è i suoi pensieri, che, se si traducono in parole sincere ed atti d'amore, lo rendono una creatura di Luce dal respiro universale. Alla fine, non c'è altra ricerca che questa per chi vuole stare bene. Tutto il resto è dolore e perdita. Ho riflettuto molto, in questi giorni e sono giunto alla conclusione che i pensieri belli di tutti salveranno il mondo. Il pensiero, quando dotato di intelligenza ed affettività, nel momento in cui viene a contatto con l'altro, traducendosi in parole autentiche, può davvero fare la differenza. Gli atti saranno poi consequenziale traduzione di pensieri e parole. Io, questa verità, la vivo da undici anni, dall'istante in cui fui abbracciato, in un giorno di Giugno, dalla ragazza più bella del mondo, che sarebbe diventata la mia Musa. In questo EP, c'è tutto il mio mondo, proprio come consigliava Mahler per le sinfonie. Questo materiale sonoro va inteso come musica senza parole, in attesa di testi da cantare e almeno un cantante, progetto per il quale mi darò da fare. Qualche verso l'ho già buttato giù, magari chiederò l'aiuto di qualche amico musicista... Ho affrontato anche io la mia tempesta, non si arriva a 40 anni senza averne conosciuta almeno una e spesso i miei pensieri naufragavano, sotto l'impeto dei flutti più perigliosi. Una volta catapultato su un lido ameno, però, ho cominciato a respirare, pensare e ogni cosa, col tempo, ha occupato lo spazio che le competeva, le paure sono diventate più sopportabili e ho visto i mie passi verso una identità che, prima d'allora, non mi immaginavo... Allorché ho scorto il mosaico in tutta la sua integrità, l'immagine di uomo ha cominciato a brillare ed io, muovendo primi passi come un bambino di un anno, sono diventato una persona. E sono stati i pensieri a prendersi cura di altri pensieri. È stata la mente a curare le ferite. A comunicare una nuova possibilità. A trovare le forze per affrontare un sentiero differente, fatto di verità e gesti sinceri, puliti, verso tutti. Il pensiero guarisce. Lo sostengo da tempo. L'ho scritto in "Musa - Pensieri di un artista". La vita è un percorso a ritroso per riscoprire il candore del bambino che è in noi, la sua vitalità, la propria voglia di giocare e farcela, l'energia che profonde in ogni sua attività, così da diventare persone con una salda struttura e sogni da realizzare. Riascoltando questo EP, "Thought", sto pensando proprio che sia tutto ciò che desideravo comunicare con una fusione di tante differenti realtà sonore, e ci sento davvero l'insegnamento di Peter Gabriel, il cui album "Up" è stato per me una pietra miliare. Ogni volta che esco dalla sintassi sinfonica tardo ottocentesca, e mi avventuro in quel mondo rock che amo dagli anni del liceo, il sogno è quello di scrivere qualcosa di così bello da essere ricordato. Ho sviluppato un mio stile. Ho fatto mie tutte le lezioni, ma sono andato oltre. Solo qualche anno fa, non sarei stato in grado di comporre "Thought", per molteplici ragioni: non avevo ancora vissuto certe esperienze nella mia vita quotidiana, non avevo le idee giuste che si potessero tramutare in segni di questo tipo, dovevo ancora sperimentare, negli ambiti più disparati. Ecco invece oggi "Thought", "Pensiero"... Io posso testimoniare quanto il pensiero mi abbia aiutato. Come sono uomo grazie alla nitidezza dei mie percorsi mentali. Come si possa stare bene, anche nel poco, ma con una testa che non vuole raccontarsi le bugie... "Thought" è perfetto, per chi lo ha composto. Non cambierei una virgola. Questo, l'ascoltatore, lo deve sapere. È un'opera compiuta. Ha rappresentato giorni intensi di riflessione e ricerca musicale e, dentro, già ci sento delle melodie cantabili con parole belle, in inglese, capaci di emozionare chi sente. Come detto, lavorerò per trovare collaboratori. Mi punge vaghezza di due voci, una maschile e una femminile, almeno in certi passi della musica. Oggi consegno al grande padre delle acque questa mia opera, lieto e fiducioso. Vi auguro una domenica all'insegna di ciò che vi piace fare!
Buen viento, Marineros!