I suoni da una Nuova Era di Luce
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole! Ieri sono stato con la mia Compagna, abbiamo vissuto momenti particolari di comunicazione totalizzante e abbiamo cenato insieme, preparando il cibo con amore. È stato tutto perfetto: le nostre chiacchiere su tanti temi diversi, il modo in cui abbiamo apprezzato il vino e quella gioia di assaggiare una verdura trovandola squisita. Volevo condividere con voi questa esperienza, perché davvero troppe volte ci dimentichiamo quanto possa essere importante vivere nella semplicità di gesti antichi, come dividere una fetta di pane in due, metterci la cicoria sopra e gustare insieme un sapore. Siamo sollecitati da tante parti. Dobbiamo essere vincenti. Performanti. Al top. Dimentichiamo però che, in quei processi di ascesa sociale, spesso non c'è spazio per una bruschetta gustata in compagnia. Una amabile conversazione mentre cuoce la pietanza. Un abbraccio inaspettato mentre si imbandisce la tavola. Mi sono riproposto più volte di essere semplice e leggero, dalla metà di questa estate in poi e voglio riuscirci. Desidero essere una crisalide verso la Bellezza. Mi merito di stare bene. In equilibrio sopra la precarietà. In volo sopra i macigni. Io non voglio che la bruttezza inquini le mie giornate. Devo assolutamente evitarlo. Abbiamo una sola vita, che inizia sempre dopo una tempesta, dalla quale usciamo tramortiti nella speranza di un abbraccio e un sorriso autentico di qualcuno come noi. Una persona che ci legga dentro. Che ci narri la storia che abbiamo nel nostro giardino segreto. Qualcuno da amare per sempre, nel tempo restante, come scrivevo tempo fa. Quel periodo di vita che comincia quando respiriamo davvero per la prima volta, dopo aver compreso l'inutilità della guerra ed esserci separati dal dolore causato dal male. Ho camminato da solo per tanto tempo. Non sono mai stato in un gruppo. Non sono mai stato classificabile. Ero e rimango un solitario, che si è costruito un piccolo mondo di rapporti sani che hanno generato un nucleo da difendere con amore. Credo di aver imparato qualcosa in grado di farmi fronteggiare le maree, rimanendo saldo nella mia costruzione, accettando le mie parti fragili, legate a ferite che sento lontane. Alle volte, penso al mio passato e mi sembra che quelle cose non siano capitate a me, sebbene io sia cosciente di tutto il percorso che mi ha condotto qui, nel 2019. Fra poco, inizierà un nuovo anno. Sono ottimista. Voglio far bene. C'è un grande premio per chi non molla. Per chi avanza nonostante le difficoltà. Per chi ama e cerca il modo più gentile di porgere una rosa.