Il seme
Il seme che mi è stato lasciato dalla mia esperienza in Umbria è gentilezza e comprensione. La gentilezza la sto imparando anche da mio figlio, che è davvero cortese, mentre la comprensione di tanti fenomeni nuovi la sto apprendendo dal ricordo di un uomo meraviglioso la cui immagine fa parte di me, sebbene sia molto tempo che non lo veda. Io non credo che la gente sia cattiva. È solo provata da lunghi anni di crisi economico-finanziaria, che ha destabilizzato il piano della realtà contingente facendolo diventare assai precario ed in questa indeterminatezza, naturalmente, proliferano tutte le paure del mondo. Togli il pane ad una famiglia, la possibilità di pagare le proprie bollette e di poter pianificare una vacanza estiva di una settimana: ne rimarrà un nucleo afflitto, che non vede via d'uscita e non spera più. Nel video che ho postato l'altro giorno, che potete trovare qui, lo studioso afferma, alla fine dell'intervento, che si andrà verso una era di pace ed intelligenza, ponendo solo la questione temporale. Quando inizieremo a muoverci verso quella direzione? Quante guerre ancora, prima della Nuova Era di Luce? È questo il vero problema. Il Genere umano è ancora statico, nella maggior parte della sua architettura di pensiero ed azione. Chissà chi vedrà il Bene trionfare? Magari noi, o forse i nostri figli, dipende tutto dalla nostra consapevolezza cui deriveranno atti concreti. Vi lascio queste poche righe di riflessione, Ricercatori del Sole e Viandanti...
¡Buen viento, Marineros!