Porpora
Tu non mi hai cambiato. Tu hai permesso che io nascessi, dalle mie viscere. Tu hai visto la scultura in un freddo pezzo di marmo e hai portato alla luce la forma definitiva. Mi trovo qui, nello studiolo che ami pure tu, dopo aver composto un minuto di musica, per quel nuovo progetto acustico che hai salutato con un sorriso, quando te lo ho esposto. Nei miei album fotografici ci sono tante tue foto. Sei l'occhio della coppia, mentre io ne rappresento parole e suoni. Hai sempre amato le immagini. Ho, da subito, imparato ad amarti. Siamo in viaggio da tanto tempo, io e te e ne abbiamo viste di mareggiate, di cui alcune davvero portentose. Non mi hai snaturato per avere a fianco a te l'uomo dei tuoi sogni, ma mi hai aiutato a diventare ciò che io volevo essere fin da bambino, per abbracciarmi in una rossa giornata in un campo di covoni dorati dalla luce poderosa della canicola. Ti sei sdraiata vicino a me, sulla vetta di un monte, la cui erba era trafitta da un vento impetuoso. Le mie vittorie sono sempre state anche le tue. In amore, è così. Non mi hai mai lasciato in balia delle onde. Sei stata cauta e paziente. Forte e lungimirante. Calma, nella tua infinita passione. Non ho altro viso in mente se non il tuo. Mi hai conquistato con la tua intelligenza. Ho spalancato la bocca in fragorose risate dopo le tue esilaranti storie. Vieni a cena da me e provo sempre a preparare qualcosa di buono, perché vederti soddisfatta di una bruschetta mi riempie di gioia. Non abbiamo mai pensato di lasciarci. Diamo all'altro lo stesso significato e valore. Siamo l'unione di due persone che non si sono arrese, continuando a sperare, anche nel momento di massima tensione della loro vita. Ci rammarica la stupidità, che, per noi, essenzialmente, consiste nel gettare alle ortiche l'unico vero tesoro che un individuo abbia: il tempo. Ci siamo conosciuti 11 anni fa e da allora tutto è cambiato. Siamo diventati persone. Ci siamo ritrovati nudi senza più la paura di essere pugnalati. Siamo nati di nuovo. Sono l'uomo che desideravo essere. Sei la Donna che sei sempre stata, ma più leggera e consapevole. Siamo due opere e l'inchiostro per continuare a scrivere le due nostre storie è ancora lì, accanto alle nostre pergamene. Ho scritto e composto tanto, in questi anni, da quella notte in cui vergai l'incipit di un racconto che mi avrebbe cambiato la vita, facendo luce sul mio mondo reale. Mi hai ascoltato tanto con lo stupore di una bambina che si lascia sedurre da una nuova narrazione. Ora riesco davvero a farti ridere. Sono entrato nella semplicità, grazie a te. Non voglio che la malvagità entri nella nostra casa. I nostri occhi hanno intercettato il male ed ora bramano la visione della Bontà, che è sempre bella, che è sempre vera. Gli uomini amano complicarsi la vita in ogni modo, noi desideriamo solo una casa a due passi dal mare, è il nostro sogno e ci impegneremo per realizzarlo. Ci siamo spogliati di una serie di sovrastrutture aberranti, abbiamo eliminato tutte le relazioni tossiche che non erano per noi, abbiamo continuato a marciare, lieti, solitari, appagati. Il mondo prenderà comunque un verso. Con noi o senza di noi. La realtà è in continua ed inesorabile trasformazione, magari un giorno qualcuno vedrà la nascita di una Nuova Era di Luce, chi lo sa? Magari domani... Ma se si raccontasse alle persone che è nel silenzio che ci si riconnette con il proprio mondo interno? Lontano dai clacson, fuori dal gregge, nella requie di una casa che si trasformerà in piccolo Eden? Se dicessimo che è digiunando da certi appetiti malsani che il cervello comincia a creare immagini di speranza e salvezza? Se comunicassimo che la vera ricerca, in grado di condurre alla beatitudine, è preparare una cena dopo decenni insieme come fosse la prima volta, emozionati all'idea di brindare insieme con un vino scelto con cura? La vita deve essere semplice e leggera, in assoluto. È totalmente inutile vivere avendo sulle spalle il fardello della pesantezza, dacché, comunque, le sfide giungeranno e ci saranno epoche in cui confrontarsi con la complessità diverrà obbligatorio. Meglio volare come una farfalla. Questo mi hai insegnato, non con vane parole, ma con l'esempio. Per lunghi periodi, non vuoi che le brutte notizie dal mondo entrino nella tua mente. Ti informi, ma senza ammalarti di pessimismo. Sei la persona più sana che io abbia mai conosciuto. Sei tanti colori. Porpora è la tonalità dei tuoi baci. Noi due vorremmo solo che le persone fossero felici. Consapevoli della gioia di far parte di una gloriosa tribù. Forse un giorno il mondo sarà un posto migliore, grazie alla presenza di donne come te. Non ti ho mai amata come oggi. Sei il capolavoro supremo, che, con piedini di Ninfetta, mi raggiunge e mi abbraccia. Grazie... Questo messaggio lo affido al grande Padre delle acque e forse qualcuno lo leggerà con il desiderio di fare bene nella sua vita...
¡Buen viento, Marineros!