... E la luce si diffuse
Buon pomeriggio, Viandanti!
Dall'inizio del 2019, il progetto "Segnali di luce" si è arricchito di 3 lavori: l'antologia "Dolly", "Parola di bambino", che trovate qui, la Sinfonia n. 17, "Victory", "Vittoria", che trovate qui, e la Sinfonia n. 18, "You and me", "Tu ed io", che potete trovare qui. "Segnali di luce" si è così espanso. La ricerca continua. Sono tutti lavori con un loro concept interno: la nascita e l'infanzia, il percorso fino all'identità e l'essenzialità del rapporto. La musica ha la sua complessità, me ne rendo conto. Sto sperimentando da 11 anni ed ora vedo i frutti. Inoltre, sia in "Dolly" che nel terzo Movimento della Sinfonia n. 18, trovo una certa direzione acustica che mi spinge verso certe atmosfere rarefatte della musica Jazz. Ci ho riflettuto e sono giunto alla conclusione che, evidentemente, certe sonorità hanno assunto il ruolo di un traguardo cui tendevo da tempo immemore. Alla fine, rielaboro ora, nella mia musica, sono presenti tutti i compositori che ho studiato, i dischi che ho ascoltato e le partiture che ho suonato. Tutto quel materiale musicale, fuso insieme, ha portato alla realizzazione di una lega del suono. Per lunghi anni, dall'adolescenza fino all'età di 34 anni, ho assimilato, filtrato, assorbito una mole di informazioni musicali davvero imponente, ma raramente componevo. Doveva nascere qualcosa in me, legato ad una esperienza nuova di rigenerazione dell'essere, con la psiche gioiosa ed il corpo immerso in una danza armoniosa. Giunse dunque l'evento: conobbi la mia Musa e compagna. Cominciai a scrivere con costanza. All'inizio neanche pensai troppo a questa novità, ma col tempo riuscii a realizzare che era nata la mia creatività musicale, come vettore essenziale della mia espressione quotidiana. Nacquero anche parole mai pensate. La lega del suono si stava mescolando con la lega della parola, in un unum inscindibile. La mia è una storia di ricerca della Bellezza, che, conclusa la tempesta, sono stato in grado di scorgere negli occhi di una donna che aveva deciso di non uccidermi. Io l'ho afferrata quella opportunità. Ho sentito che era mia. Mi spettasse. Fosse l'inizio di un nuovo sentiero. Eccomi qui, dopo 11 anni, tanta strada fatta mano nella mano con la mia compagna, divenuta, nel tempo, sempre più l'emblema della Pulcritudine umana. Fonte costante di ispirazione. Scrivo per lei. Mi chiedo sempre cosa lei possa pensare di un mio suono, o di una mia frase. I suoi consigli sono stati preziosi e hanno rappresentato una forte spinta a migliorarmi. Poi il respiro abbraccia il mondo. Condivido le mie opere nel web, nella speranza che qualcuno le senta giuste e buone. Io vorrei tanto che un giorno prossimo, in una grande alba di luce, l'Umanità cominciasse a condurre la vita che ha sempre meritato, senza più schiavitù. La Nuova Era di Luce, che è, in primis, una realtà intrapsichica, può essere sperimentata qui, oggi, per camminare in un mondo nuovo, dacché si è nuovi dentro, pronti a difendersi dalle sollecitazioni meccaniche che potrebbero deformarci in qualsiasi momento, se non fossimo certi della nostra identità. Io soffro nel vedere la gente soffrire. Nondimeno, nel tempo, ho imparato ad osservare i fenomeni ad una giusta distanza, che mi permette di non collassare. La mia musica si è evoluta con le mie conquiste. Il progetto "Segnali di luce" racchiude tutti i miei sforzi per pensare un mondo diverso. In questo momento, sto controllando la crostata in forno, mentre ascolto la mia ultima Sinfonia. Sento che questa sia la mia dimensione. La trovo buona. Devo solo rimanere lungo il mio sentiero e stabilire, con una certa determinazione, cosa sia per me e cosa io debba lasciare andare, in quanto non inerente al mio cammino. Chi vorrà tenermi compagnia, sarà il benvenuto. Berremo lo stesso tè. Da quando sono nato, per i primi 3/4 della mia esistenza, ho sperato che la vita potesse essere bella. Nell'ultimo quarto del mio tempo, ho maturato la coscienza che la vita sia bella davvero. Non è più un auspicio, una proiezione benevola: è certezza, legata alle esperienze. La vita è bella. Punto. Sta a noi adoperarci per creare le condizioni ottimali per godere appieno e stare bene. La luce si sta diffondendo sempre di più. È ora di vivere!
Spero che le mie parole siano un buon nettare per chi vorrà leggerle.
Potete scrivermi qui.
Buen viento, Marineros!