Gli artisti scorgono le cose in anticipo
Oggi riflettevo, dopo aver visto un bellissimo murales, sulla capacità dell'artista di intravedere una tematica ben prima che sia nota agli studiosi. L'Arte ha sempre fatto da apripista e ciò concerne la sua natura più intima di rappresentazione del reale trasfigurato in un codice, capace di indicare una via. Il murales, che ho visto in rete, ritrae una coppia, in cui entrambi i membri hanno la testa rappresentata da una pianta, che l'altro innaffia, in una azione mutua, piena d'amore. In effetti, come suggerisce l'artista autore di questo lavoro, in un rapporto, non c'è altro che la simmetrica azione di prendersi cura della mente dell'altro, considerata rigogliosa e ricca. L'immagine è molto potente. Se, in un rapporto umano, ognuno si occupasse del giardino della psiche altrui, non ci sarebbero proprio più problemi. Sta tutto in quell'azione. In quel processo d'amore che ci porta ad interessarci attivamente al benessere di chi abbiamo vicino. Stamani, ho avuto modo di pensare a questa capacità dell'Arte di vedere ciò che un giorno sarà oggetto di esame da parte degli addetti ai lavori e sono stato felice di essere giunto a questa conclusione, proprio poco dopo il momento in cui avevo finito di correggere la Prefazione e il primo Capitolo del mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista". Ho inaugurato proprio in questa domenica la seconda correzione nella fase di labor limae della mia prosa e devo dire di averla cominciata con entusiasmo. In questo incipiente processo di rilettura, la mia unica preoccupazione sarà la forma del componimento, dacché i contenuti sono tutti presenti, dalla copertina che ho realizzato con un mio lavoro di qualche mese fa, al "Manifesto della Nuova Era di Luce", posto in calce alla Postfazione, con il quale do avvio ad una nuova corrente letteraria e musicale, la Nuova Era di Luce, per l'appunto. Tutto il romanzo verte sulla Possibilità di Felicità individuale e gioia collettiva. In questa era oscura, è necessario come il pane saper sognare. L'Arte è un acquedotto: conduce all'essere umano un indispensabile tesoro con cui dissetarsi e star bene. In Italia, negli anni, abbiamo avuto politici che descrivevano l'arte come accessoria. Qui, invece, dal mio osservatorio, io voglio ribadire la centralità della creatività nella esistenza del genere umano. Non ci sarà un'epoca nuova, senza nuova Arte. Per un mondo differente, non sarà bastante scendere tutti amorevolmente in piazza, abbracciati, sorretti dagli stessi ideali e medesima visione del mondo, ma crescerà, sempre di più, il desiderio di innalzare alla bellezza, nuovi cantici, con tutte le Arti. Gli artisti hanno sempre visto prima degli altri. È ora di scorgere un cosmo vergine, fatto di verità, bontà e bellezza. Buona domenica... A presto, Marineros!