Sinfonia n. 10, "Acqua", in do diesis minore
Ho concluso la mia decima Sinfonia, intitolata "Acqua".
La potete ascoltare qui.
È stato un lavoro duro, iniziato questa estate, fra le curve di un Sole imperante.
Questa Sinfonia reca una dedica ad un amico che lotta sempre e non si arrende mai, la cui passione totalizzante è il mare e la vela, vivendo così in perfetta armonia con la sua barca.
I Movimenti della composizione sono quattro.
Li ho intitolati tutti all'insegna della presenza dell'Acqua, elemento per me taumaturgico e maieutico.
Ho posto in partitura l'ultima nota qualche ora fa e ho riascoltato il risultato.
Sono davvero felice.
La mia ricerca va avanti: concepisco nuovi agglomerati acustici in successione, la concezione del ritmo si arricchisce e scopro, in me, colori timbrici che non avevo mai esplorato.
Nella Sinfonia, come per altre precedenti, c'è il pianoforte, a volte come creatore di armonie che cedono il passo all'orchestra, altre come solista che dialoga con diverse famiglie di strumenti.
Il quadro d'insieme, che percepisco intimamente, è quello di una creatura artistica dai tratti vividi, ricchi e cangianti.
La Sinfonia n. 10, "Acqua", si inserisce perfettamente nella mia visione militante per la Nuova Era di Luce, epoca per la quale ci sarà bisogno di un risveglio delle Arti.
Nuovi suoni, dunque, per una vita migliore.
Questo organismo musicale è degno: camminerà da solo con le proprie gambe.
Ora lo consegno al web, fiducioso.
Buon vento, Marineros!