Scintillio
Dopo giorni intensi a comporre musica, finalmente stamani, eseguiti gli ultimi ritocchi, ho dato alla luce il mio nuovo lavoro, "Monolith", che narra una storia particolare: quella dell'incontro di due anime. È un concept album, ossia verte intorno alla narrazione di un evento, che io tratto nelle partiture. Ci sono un lui e una lei, chiamati ad essere dei monoliti. Il loro è un incontro d'amore. Entrambi esuli, ma pieni di voglia di sperimentare quali possano essere le possibilità di gioire con la persona che si è scelta. "Monolith" nasce dalle viscere del mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", ne è virgulto in tutti i sensi. I due esseri umani si incontrano nell'infinita tenerezza, cui ho dedicato un brano e si ascoltano. Si scoprono con stupore. Si toccano. Decidono di provare a stare insieme in armonia, sebbene le difficoltà siano dietro l'angolo. Vivono istanti di rivelazione sulle loro identità, che mai gli erano apparse così nitide. Crescono insieme, si evolvono nell'ambito del loro rapporto ed insieme tentano di essere un monolite, là, solo, nell'infinita distesa dell'esistenza, argenteo, liscio e levigato... Ho molto riflettuto sulla natura delle relazioni e credo ci sia bisogno di grande chiarezza. In questi brani, c'è una ricerca sul suono. Ho mescolato tanti diversi elementi, per ottenere un risultato capace di rappresentare al meglio tutte le tendenze della mia scrittura musicale. "Monolith" trae ispirazione dai miei concetti, le mie idee e quella grande voglia di poter esprimere il mondo interno, che sento veritiero. Ho scavato. Mi sono posto in ascolto. Queste che sentite, entrando in questa pagina, sono le manifestazioni acustiche che intendo portare con me nella Nuova Era di Luce, una dimora stabile per l'umanità. Finito di correggere il romanzo, sono stati tanti gli spunti che mi sono balenati in mente. Lentamente, essi hanno preso corpo in musica da comporre. C'è il mio sentiero dentro "Monolith", come è inevitabile che sia. Ci sono le esperienze che mi hanno consacrato uomo. C'è quella incrollabile speranza che il genere umano possa essere un incanto. Ho usato tante tecniche diverse, per creare queste composizioni. Ho unito elementi apparentemente molto diversi, per costituire una nuova armonia. Il disco è meditativo. C'è la giusta lentezza per ascoltare e pensare, gioire e riflettere. È un lavoro che mi ha procurato grandi emozioni, scritto appena sveglio, nel silenzio della mia piccola casa. Ho inteso raccontare l'incontro di due persone che si cercavano già, prima del loro primo sguardo, perché sentivano l'esigenza di andare oltre le relazioni tossiche, che inquinano l'habitat umano. C'è la descrizione della Musa, la donna senza la quale il suo uomo non ha alcuna intenzione di stare. Le composizioni descrivono i passi lenti ma sicuri che conducono i due protagonisti verso la realizzazione delle loro più alte tensioni della psiche. All'inizio, avevo deciso di comporre dieci pezzi, poi, stamani, ho concluso un brano, con la sensazione di qualcosa di definitivo, che mi ha condotto, nel pomeriggio, a decidere che il disco avrebbe avuto solo sei tracce, perché il percorso, così, è completo, non necessita di aggiunte. Il brano "Monolith" si divide in due parti: una iniziale ed una finale. Nel fare questo, ho pensato a grandi capolavori della musica degli anni '70. "A child is born" descrive la tensione della nascita, che non intendo meramente come il venire alla luce dal grembo materno, quanto il poter nascere ogni volta che la parte più profonda di noi ci comunica che necessita di un cambiamento drastico, per essere felice. "Warrior in the path" è il ritratto di un guerriero lungo il suo sentiero. È lui che cerca risposte. Non si accontenta. Vuole vedere le cose in modo sempre più cristallino... "Endless tenderness" è l'infinita tenerezza delle carezze di due superstiti; la loro meraviglia di scoprirsi amati, stimati, appoggiati. "She, the muse" è la fotografia della donna, che, con tatto e delicatezza, diviene la fonte di ispirazione del suo compagno. Ci sono tutte le tematiche del mio romanzo, sebbene sublimate in suoni. La possibilità di stare bene esiste. È qui: occorre afferrarla, con le scelte adeguate e quella capacità di ascolto di noi stessi che dovrebbe essere il faro della nostra giornata. Spero che questa musica possa comunicare qualcosa. Buon vento, Marineros!