Della Nuova Era di Luce
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole! Come state? Oggi inauguro questa nuova sezione, "De nova luce", "La nuova luce", nella quale raccoglierò tutti i segnali di un mondo diverso di là da venire, con la speranza di poter aggiungere, anche io, il mio mattone nella costruzione di una Nuova Era di Luce cui il Genere umano ha pieno diritto. Sei mesi fa, ho pubblicato il romanzo in cui espongo la mia visione della "Nuova Era di Luce", concetto che merita il maiuscolo, insieme a "Felicità", "Gioia", "Amore" e "Psiche", parole spesso in bocca a molti, sebbene se ne stia perdendo il valore autentico. Con "Musa - Pensieri di un artista", creo il mio universo di riflessioni, narrando la storia d'amore di due superstiti, per poi codificare un messaggio universale, che abbraccia le persone verso la piena realizzazione della loro soggettività, nel rispetto di un afflato che potrebbe condurre gli individui ad essere fieramente parte della comunità umana. Compongo spesso musica, che scaturisce, a volte, dalle parole che penso. Dai ricordi. Magari da una foto. Con una dinamica simile, dai suoni, che scrivo in partitura, può nascere una frase, che scrivo con curiosità ed interesse, per poi rielaborarla. È questo il mio processo creativo, non ne conosco un altro e mi sento a mio agio così. Ora ho concluso una parte di una musica e spero, nei giorni prossimi, di poterla sviluppare ulteriormente. Potete ascoltarne un frammento, entrando in questa pagina. Mi sento di ringraziare tutti coloro che leggono queste pagine, perché è bello, per me, vedere che il messaggio che propugno in questo sito web ha nuovi destinatari, in una crescita lenta, ma significativa. Sono un uomo fortunato: la vita mi ha dato la possibilità di giocare le mie carte ad un nuovo tavolo, dopo le sconfitte della prima parte della mia vita. Vivo un Amore totalizzante. Sono un padre ed un figlio. Sono un ricercatore. Ora ho un viso che mi piace. Un corpo che mi rappresenta. Un passo che è finalmente il mio. La Nuova Era di Luce verrà. Si tratta di capire dopo quanto dolore il Genere umano si renderà conto di avere l'opportunità di cantare la sua melodia più sentita ed innalzare le braccia al cielo, ricevendo Amore e donando generosamente. Io credo che siamo ad un punto fondamentale: le persone stanno scegliendo cosa essere per dare un significato profondo a questo tempo che stiamo vivendo, forse verso una svolta epocale. Io attendo con trepidazione i miei fratelli. Quanti saremo? Io spero molti. Tanti ad opporsi alla volgarità. Alla supponenza. Ad un modo di concepire il mondo che è contro l'uomo. Ho rinnovato la struttura del sito web. Ora "Tannhauser - Un mondo di suoni e parole" ha 2 sezioni essenziali: "Humanae litterae", parte con parole, ed "Humanae litterae cum sonis", parte con parole e musica. Sto lavorando alla mia nuova Sinfonia, intitolata "A tenebra ad lucem", "Dalla tenebra alla luce", dacché ritengo che il percorso dell'uomo sia lo stesso per tutti, dalle insidie alla Bellezza, dalla sofferenza alla pace, dalla lotta alla realizzazione. Non contemplo altri percorsi. La foto che vedete in alto mostra un'abbazia in Umbria, l'abbazia di San Cassiano, su una collina di fronte a Narni, in provincia di Terni. Lì, tanti anni fa, dimorava un monaco benedettino che aveva studiato composizione musicale in Germania e mi ricordo che giungevo nell'abbazia in bicicletta, dopo un lungo sentiero, per suonare Bach con lui e fargli ascoltare le mie composizioni, che lui apprezzava. Era un uomo rigoroso, che conosceva il valore dell'Arte e mi trovavo bene in sua compagnia. Ho incontrato tante persone diverse che mi hanno insegnato il senso profondo di produrre due note una dopo l'altra, in una concezione della Musica che è rispetto totale dell'intenzione artistica di chi ha creato quei suoni. Ieri proprio sarebbe stato il compleanno di Vladimir Horowitz, uno della ristretta cerchia di persone che hanno spostato il limite delle umane possibilità un po' più in là, verso la perfezione tecnica ed interpretativa. Il pianoforte di Horowitz era, in una parola, scintillante. Mi ricordo quando morì, nel 1989, ero al conservatorio e lo dissi al mio professore di Flauto. Ci guardammo. Rimanemmo senza parole. Quelli come Horowitz sono un patrimonio dell'Umanità. Andrebbero preservati come i resti di una gloriosa civiltà di diversi millenni fa. Ieri la Deutsche Grammophon celebrava Horowitz, con uno splendido articolo, descrivendo minuziosamente la sua capacità interpretativa e il suo totale rigore tecnico. Ieri ho scritto queste parole, contrapposte a quelle cattive che girano sul web, troppo spesso:
Scegliamo, in ogni istante. Siamo liberi di buttare la nostra vita alle ortiche o di preparare un dolce salame per la cena con una persona cara. Dipende tutto da ciò che intendiamo fare. Io ho scelto di vivere e l'esistenza ha il proprio codice. Vorrei essere ricordato dai cari come una persona che sapeva amare... La Nuova Era di Luce è dentro di noi, diamola alla Luce! Quelli come Horowitz ci indicheranno la via... Sarà un viaggio meraviglioso!
¡Buen viento, Marineros!