Come su di una vetta
Oggi sono in casa. Sono tornato dal cuore verde dell'Umbria da circa una settimana e ho composto un brano intitolato "Celeste", avendo modo di rileggere la Prefazione del mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", che ho trovato buona, anche se non ancora perfetta. La gestazione di "Musa" si è sviluppata nel corso di più di un anno, il componimento ha raggiunto una dimensione ragguardevole e sono soddisfatto. Ripenso a tutti gli sforzi per arrivare ad avere una penna linda, che non conosca volgarità ed ipocrisia. Ho sempre scritto quello che sentivo autentico, generando un processo che mi ha allontanato dalle menzogne, dalle sovrastrutture indotte da un sistema malsano, capaci di svilire ed ammorbare quella innata tensione al bello che ogni essere umano ha nella parte più profonda di sé. Chi ricerca la pulizia, viene premiato. Coloro i quali vivono nella luce, saranno felici. Come su di una vetta, con i miei cari, dopo aver camminato per sentieri fra i castagni e le felci, io sono. Come attorno ad un monastero umbro del milleduecento. Come lungo un pendio di un monte emiliano. Ogni giorno, accadono tante cose nel mondo. Le leggo da un display, pensando a quanto sia buona una marmellata piccante fatta da mani amorevoli. Mi giungono notizie dei miei amici. Le assaporo con gusto, essendo lieto delle loro gioie. Mi tengo lontano dai dispensatori di verità assolute, capaci di portare l'Umanità sull'orlo del baratro e farla precipitare nell'abisso. Sono in ascolto. Come lungo un tratturo, ove il mondo cessa e si ode solo il silenzio della Natura, interrotto dai campanacci degli animali in lontananza. Come su una radura, della quale assimilo la consistenza, respirando l'aria sottile della montagna di cui mi sento figlio. Sorseggio il mio caffè, nel ricordo. Non ho mai inteso insegnare nulla a nessuno. Non sono il tipo. Io ho scoperto un insieme piccolo di verità della mia esistenza che mi permettono di andare a dormire sereno dettando il metronomo con cui mi muovo nella mia giornata. Esperienze mi hanno arricchito. Non ero un uomo, dieci anni fa, lo sono diventato, per necessità e scelta. Sono quel che sono grazie ai rapporti fondamentali della mia esistenza. Non ci si salva da soli. È necessario il rapporto. Il confronto intelligente ed amorevole con qualcuno che creda in te, che ti reputi importante, che non voglia il potere di farti male. In "Musa - Pensieri di un artista", la tesi più importante di tutte è questa: ci si salva e si evolve nel rapporto. Ognuno di noi si merita una storia d'Amore che abbia il respiro dell'eternità. Tutti hanno diritto a quell'abbraccio che sia casa. Come di fronte ad un lago incantato, su cui si riflette l'immagine della montagna. Sono stato molto fortunato, in vita mia. Lo smog si è diradato, il veleno ha cessato di infondersi nell'aria ed è apparsa lei, in tutto il suo sfavillio. Non ho mai cessato di sperare che un giorno mi sarei trovato su una vetta con la mia Musa. Ora quel sogno è realtà. Ora posso vivere con la mia Arte. Ora posso dipingere gli occhi di chi mi ama, con parole e suoni. Il romanzo, a breve, sarà perfetto. Lo consegnerò agli editori, sorridendo per ogni no alla pubblicazione. Sono lungo il mio sentiero. So che è mio. Ci ho impiegato tutta una vita a saperlo. Buon vento, Marineros!