Come
Come tutte le nostre prime volte.
L'ascesa di un monte.
La roccia nel fondale marino.
Il giallo di un covone di giugno.
Una terrazza che domina la visione del duomo.
Una corsa in bicicletta.
L'eterno silenzio di un uomo che ha modellato il mondo.
Il nostro pane.
La strada sotto ad un motore.
I respiri che si alimentano.
Il modo in cui sussurri.
I tuoi capelli al vento.
La grazia di un sorriso.
La notte per sognarti.
I greppi che si snodano.
Una chiesa affrescata.
Il suono delle campane.
Una terra ancora da esplorare.
La requie della campagna.
Un gallo che canta.
Un fiume ed i suoi sassi.
Una canoa.
Il sole che marchia i piedi.
Sandali che marciano.
Mani che si uniscono.
Il calore del tuo seno profumato.
Dimora.
Un bosco immacolato.
Il verde bottiglia di una collina.
Il simbolo del cammino di un uomo.
I segni di una filosofia.
Il tuo piede che mi cinge.
Il perpetuo movimento delle onde.
Un pino marittimo.
Il ritorno a casa la sera.
Le nostre verdure.
La canicola e le rare ombre.
Un albero solitario.
La gente intorno a noi, che si gode un giorno di festa.
Sentirsi finalmente parte.
Incoraggiare.
Una donna antica a contatto con un rivoluzionario.
Un contrafforte.
La pace per le vie di Assisi.
Il nostro sogno.
Ciottoli lungo i corsi d'acqua.
L'oro per i campi.
La pioggia di un temporale.
Un lago incantato sull'Appennino.
Le rocce sontuose.
Una croce arcana di quasi un secolo.
La sacralità dell'incedere sensuale dei tuoi movimenti.
Il suono rotondo del mare.
Le mie composizioni.
L'acqua con cui mi rinfresco.
Il mio caffè.
Il bicchiere che hai lasciato la sera prima sul tavolo.
Una nazione che si racconta da tremila anni.
Un dialetto che ti fa ridere.
L'ossigeno che entra nei polmoni.
Il rosso carminio di un tramonto.
La speranza di un'aurora.
Il coraggio di salire.
Un cavallo che si abbevera.
Le bottiglie nello zaino.
Un'insalata di riso.
La gioia di vederti mangiare qualcosa che ho preparato con amore.
Un ponte romano.
Le tante storie che avrà ascoltato.
L'eredità di una nazione figlia della culla della cultura.
L'orgoglio.
I tuoi occhi che hanno visto l'oceano.
L'estate in cui siamo diventati grandi.
Il tuo passo rapido lungo il sentiero.
Il profumo degli alberi.
I suoni che sono nati in viaggio e le partiture.
Il cielo a portata di mano.
Le fontanelle.
Un destino che si apre alla novità.
La consapevolezza di essere uomo.
Il diritto di appartenerti.
Il dovere di essere semplice e leggero.
Sentirti cantare.
La tua voce che mi dice: "Sono tua!".
Una bruschetta sul monte.
Lo sguardo con cui accarezzi mia madre.
Voi due che ridete.
La gioia.
I millenni trascorsi.
Venire da lontano.
Averti trovato sotto la maglietta di Betty Boop.
La costruzione essenziale del nostro nido.
Le lenzuola che sanno i nostri segreti.
La tua libertà.
Le parole che non avresti mai detto prima.
I tuoi insegnamenti.
La ricerca di un benessere mai definitivo.
La lotta contro la precarietà.
Modularsi con costanza.
Un battistero.
Pitture di mani sapienti.
Il marmo.
Un organo maestoso.
Corali dell'epoca gregoriana.
Il mio pensiero che va a Bach.
Il vento che sferza i volti in cima al Monte Cimone.
Noi nel verde di un prato amico.
Le membra stanche.
Il nostro sguardo felice che osserva l'infinità dell'orizzonte.
I morsi ad un panino meritato.
Tu che adagi il tuo viso sul mio petto.
La consapevolezza di non essere più solo.
Come ogni volta che mi baci e mi sento parte dell'Universo.