La requie dopo l'impegno
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole, come state? Quest'oggi desidero ringraziare, come prima cosa, tutti coloro che visitano questo spazio virtuale. Avete superato, nel tempo, tutte le mie più rosee previsioni e sono davvero contento che questo sito web, curato con amore e dedizione, possa giungere alle persone. Ieri ho portato alla luce una nuova antologia musicale. Nel corso della giornata, avevo fatto molto e, alla fine, ho raggiunto l'obiettivo della nascita delle mie nuove composizioni, che potete trovare qui, disponibili per lo streaming. È stato un lavoro affascinante, che mi ha permesso di scandagliare con attenzione le istanze del mio mondo interno. I brani sono nati da un termine, "Verginità", che ha generato una poesia che ho scritto in due sessioni distinte, sul medesimo tema. L'antologia, infatti si intitola: "È la tua continua verginità", che mi è sembrato un titolo perfetto per rappresentare ciò che avevo in mente e nel cuore. La verginità non è un mero dato fisiologico, che perdiamo una volta nella vita per poi non esserci più. Si può tornare vergini. Si può essere di nuovo una terra inesplorata. Questo volevo comunicare. Se si può rinascere, si può anche tornare ad essere vergini, nella testa, nell'anima, nella psiche e riscoprire la gioia di una carezza ricevuta dalla prima mano che ci ama dopo aver attraversato la tempesta. Ho curato questa antologia con attenzione al segno. Giorni fa, ho scritto quindi questa poesia incentrata sul concetto di verginità e ieri ho deciso che ne avrei fatto un file musicale con voce ed accompagnamento. In precedenza, avevo ascoltato un bel concerto de "L'Arte della fuga" di J. S. Bach, e, con mia sorpresa, avevo ascoltato un intervento orale durante la parte finale dell'esecuzione, da parte di un prelato. Mi colpii l'aggettivo "supremo", pensando all'istante in cui il grande compositore tedesco si trovò di fronte agli ultimi frangenti della propria esistenza. Da quella suggestione attorno al termine "supremo" è nata un'altra poesia, frutto di una esperienza vissuta domenica scorsa con la mia compagna, vicino ad un ponte romano dell'epoca di Tiberio, sontuosa costruzione architettonica. Mi sono ritrovato in una atmosfera davvero molto gradevole con la mia Compagna che risplendeva in tutta la sua bellezza ontica. Siamo stati in armonia con tutto ciò che ci circondava: persone, ambiente, acqua, prato. Sembrava che lì, in quel chilometro quadrato, l'Umanità avesse raggiunto una consapevolezza nuova, non distruttiva e potesse vivere bene un pomeriggio di grande Bellezza. Questa mia sensazione è confluita in una poesia che ho intitolato "Supremo", da cui è derivata una musica a commento, per la realizzazione di un lavoro fatto di voce narrante e suoni. Questa antologia acustica nasce da due parole, dunque: "verginità" e "supremo". Sul termine "supremo", ieri, su Facebook, ho scritto questo breve pensiero:
Domenica, accanto al ponte di Tiberio, in compagnia della mia Musa, in perfetta fusione con le persone intorno a noi ed immersi nella Bellezza della Natura, ho pensato: "Allora un'altra vita è possibile! La gente qui con noi sta bene, si sta divertendo, si sta riposando ed è tutto perfetto!". Sono un grande estimatore del Genere umano, sono curioso, voglio vedere dove porti questa strada che abbiamo intrapreso. Io confido nell'intelligenza delle persone, sempre. Non riesco a rassegnarmi all'idea che la volgarità stupida possa dominare il mondo. L'ho scritto in "Musa - Pensieri di un artista", il mio Romanzo. Non accetto che ci sia una grande prigione per tutti. Non ricevo le richieste di un mondo assurdo, votato allo sterminio di ogni forma di intelligenza. Accanto al ponte di Tiberio, domenica, noi eravamo una famiglia, un piccolo manipolo di persone della grande tribù umana. Questo senso di appartenenza ho provato ad immortalare con i versi della poesia "Supremo", ultima traccia dell'antologia "È la tua continua verginità", una storia tutta italiana, nei termini e nei suoni. Nonostante il sistema, si può stare bene. Si può gioire. Si può essere nel flusso del tempo in armonia con la vita che scorre, appena un metro fuori dalla sanguinaria gabbia di pensiero del potere imperante. Ciò intendo comunicare, con i brani di questa raccolta. Ci sono suoni profondi, in queste composizioni, frequenze gravi su cui si installano melodie intense. Sono in ricerca. Come sempre, da quando ho deciso di provare a vivere una esistenza bella. Questi suoni mi appartengono in toto. Sono lieto di poter presentare queste musiche a chi vorrà ascoltarle. Ho riflettuto a lungo sul poco, sull'essenziale, su ciò che è necessario per vivere e, alla fine, sono giunto alla conclusione che ci serva davvero un numero esiguo di cose. Tutto il resto è pubblicità del sistema. Io mi trovo nel mio studiolo, nell'essenziale, senza però soffrire di quella eterna bulimia che fa tendere alcuni alla bramosia incontrollata di avere sempre di più. Domenica ero in una città bellissima, accanato a quel ponte romano, con la mia Musa, una bottiglia d'acqua, il prato e i riflessi del sole sulla superficie del canale. Non era necessario altro, per stare bene. Ci stanno raccontando, dalla fine della seconda guerra mondiale, una grande frottola: quella del successo e del raggiungimento di posizioni sociali invidiabili. Tutto falso. Tutto per la ricchezza del sistema, che ci vuole schiavi. Come scrivo in "Musa - Pensieri di un artista", i miei protagonisti sono invisibili ai più, perché non rimpinguano le casse del sistema finanziario... E così ti scopri libero nel mondo. Non devi nulla a nessuno e non ti interessa l'opinione degli altri, la tua tanto temuta reputazione la affidi a chi vorrà parlare di te, in un modo o nell'altro, ma procedi. Hai saggiato la bontà del tuo sentiero, ne sei fiero, non lo vorresti cambiare con quello di nessun altro. Sto riascoltando i miei suoni, come spesso faccio il giorno dopo la nascita di un'opera e devo dire di essere davvero orgoglioso. C'è un largo uso del pianoforte, nelle composizioni, cui affido il mio senso di marcia verso la Luce. Sono accadute tante cose nella mia vita, negli ultimi 12 mesi. Mi sono trasformato con l'evoluzione degli eventi, sapendo quanto fosse inutile e doloroso resistere al cambiamento. Mi sono modulato. Ho acquisito una nuova armonia in me. Sono cresciuto. In tutto questo tempo, la mia Compagna mi è stata accanto ed ha interpretato le mie istanze con grande intelligenza. Sono davvero molto riconoscente alla mia Musa, che, con i suoi gesti, è sempre stata una fonte di ispirazione per le mie opere. Siamo diventati i nostri segni. Le nostre parole. Il modo simpatico con cui ci salutiamo. Io sono un creativo e vivo dentro un'opera d'Arte: il rapporto sano con la mia Donna. Sembra difficile da dire, ma è proprio così. Le azioni sono divenute segni, dopo essere state processate dalla mente e dalle viscere, e sono tornate alla superficie della psiche come laterizi di una nuova costruzione d'amore, che ha permeato tutta la vita, donandole un colore vergine, in uno slancio artistico sorretto dalla bontà del rapporto. Delle parole della mia Musa mi innamorai e parole, erette sulla base della verità, siamo diventati, io e lei. Questa antologia, "È la tua continua verginità", è totalmente autobiografica: sono suoni che narrano la storia di due persone che desiderano rendere la propria vita un'opera d'Arte. Nella trasparenza. Nella veridicità. Nell'abbraccio che tutto sana. Non c'è spazio qui per le menzogne. Per i ricatti. Per le relazioni di potere, che uccidono sempre qualcuno. Qui c'è qualcuno che si è raccontato la verità, senza le tossicità dei legami malsani, camminando con coraggio verso l'essenziale. Spogliandomi da un numero consistente di relazioni mefitiche, ho poi scoperto quanto si possa star bene davanti ad un piatto di pasta fatto con amore, sentendo il notiziario, e seguendo la rotta dei propri pensieri. In quella condizione, poi la vita ci reca dei doni, ma non prima. Prima bisogna iniziare a guarire, perché viviamo tutti nell'epoca del grande inganno, che ci porta lontano dalla rivelazione della nostra più autentica identità di individui capaci di sognare e creare. Questo sito web intende propugnare un nobile ideale: la guarigione dal mali psichici del terzo Millennio. Ogni singola parola scritta, o suono in un brano musicale, che condivido, è un vettore direttore verso la sanità, che tutti ci meritiamo, oggi più che mai. Io non sono uno studioso, ma posso testimoniare, con la mia esperienza di vita, che dalla tempesta si esce, e ci si può muovere verso la Bellezza di una esistenza appagante. Io voglio dire, sommessamente, che la vita merita il nostro impegno verso la verità ed il candore, la verginità e l'Amore supremo verso chi ci ha scelto. Desidero comunicare quanto sia bella la giornata di una persona che, fuggendo il pericolo del grande inganno, si gode una tazza di tè, magari anche da solo, in letizia. Siamo tutti chiamati a diventare ciò che siamo, avrebbe detto Nietzsche. Siamo tutti diretti verso la Luce. Siamo tutti creature che desiderano una vita costellata di gioie e soddisfazioni. Dobbiamo solo andare a prenderci questa opportunità, afferrarla, farla nostra e marciare verso la Bellezza, che ci aspetta, magari proprio dietro l'angolo. Chi può saperlo? C'è un mondo da rifondare. C'è tanto da fare. C'è una storia da scrivere, per il futuro di questa grande tribù umana. C'è bisogno di te, Viandante, che sorridi ad un bambino lungo il viale e sai quanto possa essere bella una canzone alla radio. Io ci sarò e spero di conoscere tanta altra gente che, come me, pensa che questo Pianeta si meriti il meglio.
¡Buen viento, Marineros!