Il risultato finale
Buongiorno, Marineros!
Oggi condivido con voi una bella esperienza, quella di aver concluso ieri mattina la correzione del mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista". Ieri, in serata, avrei voluto scrivere qualcosa, ma ho preferito assaporare la gioia, che mi ha portato, stamani, a scrivere il brano musicale che ascoltate, entrando in questa pagina. Mi sono svegliato riposato, ho preparato il caffè ed ho iniziato a pensare alla musica che potesse rappresentare al meglio il mio stato d'animo. Da ieri pomeriggio, però, avevo un aggettivo in testa: "Prezioso", dacché sento il mio lavoro valere molto, per l'evoluzione psichica della persona che sono diventata negli ultimi dieci anni, in una progressione che ha contemplato alcune vittorie importanti, direi essenziali. Orbene, il romanzo è concluso. Un ciclo si chiude e se ne apre uno nuovo, nel quale dovrò trovare un editore. Non ho fretta. So di aver scritto qualcosa di degno. Non mi abbandonano le sensazioni che ho provato meno di 24 ore fa, quando ho letto l'ultimo periodo del 34° Capitolo, per poi avventurarmi nella correzione della Postfazione e del "Manifesto della Nuova Era di Luce", corrente letteraria e musicale aperta alle eventuali adesioni di chi vorrà reputarla buona ed interessante. Ho, di tanto in tanto, informato il lettore degli sviluppi della nuova prosa, perché ritenevo importante farlo. Il mio posto nel mondo l'ho trovato dieci anni fa, quando un editore coraggioso pubblicò il mio primo racconto. Da allora, non avendo scritto sotto pseudonimo, ho maturato la convinzione che dovessi esistere, come artista, con un nome e cognome, pubblico, perché trovavo inadatto, per me, nascondermi. Poco fa, ho terminato la composizione di questo brano musicale, in una struttura a me cara: A - B - A - B. Una parte iniziale di archi, che cede il passo a un piccolo ensemble, per poi riproporre tutto dall'inizio alla fine. Dicevo di sentire prezioso il mio lavoro. Lo è di sicuro, per me. I miei cari mi sono stati molto vicini, in questo anno e mezzo di stesura. Hanno seguito le fasi della scrittura insieme a me ed è per loro, alla fine, che io creo. "Musa - Pensieri di un artista" mi ha completamente assorbito, generando in me il desiderio di scrivere musica da accompagnare alle parole. Sono stato quasi sempre costante. Ogni giorno componevo la mia pagina. Ne è scaturito un componimento vasto, che oggi porto alla luce. È il primo romanzo della Nuova era di Luce, corrente di pensiero artistico che nacque, nella mia mente, dopo aver tanto parlato con una mia carissima Amica, nel 2008. Nel romanzo, c'è una forte energia, legata a tutte le persone importanti che mi hanno reso l'uomo che sono, indicandomi la via per vivere con dignità. Nuova Era di Luce non è un'utopia, ma un serio progetto di vita. Chiunque si collochi, al di fuori di questo sistema di potere avvilente, ne può far parte, se lo ritiene opportuno. C'è necessità di messaggi buoni, positivi. Ho ricercato da sempre. Mi sono sempre addentrato nella profondità. Ora sento di avere le risorse per vivere bene e creare segni d'Arte originali, da consegnare al vento, su una scogliera verde, con l'oceano che canta la sua melodia. "Musa - Pensieri di un artista" è venuto alla luce. Ha inspirato per la prima volta l'ossigeno di un mondo nel quale potrà camminare certo della sua identità di opera d'Arte degna. Il lavoro complessivo sulle parole è stato lungo, attento, ma mai difficoltoso. Nondimeno, ieri mattina, letta l'ultima frase del Manifesto e salvato il file per l'ultima volta, ho avvertito una sorta di fatica mentale. È stato un vero parto. I lemmi mi hanno lasciato un buon sapore in bocca. Leggere della voglia di un uomo di riuscire a vivere bene mi ha commosso, pensando che, anni fa, quel personaggio non sarei mai riuscito a descriverlo, dacché avevo la necessità di vivere alcune vittorie, prima. C'è tutto lo sviluppo della mia visione, nel romanzo. Le tematiche, che tratto, sono tutte profondamente connesse con la mia dimensione più intima di uomo in ascolto dei segnali di un rinascimento umanistico ed antropologico del mondo che cambi le cose. Il rispetto della Poetica, come la intendo, è stato massimo. Alla fine, sia le mie parole, che i miei suoni, si muovono tutti nella medesima direzione: lo scintillio dei laterizi con cui edificare nuove forme d'Arte, di cui l'essere umano ha un'inestinguibile sete. Sono qui, nel mio studiolo, in silenzio. Il brano "Prezioso" è terminato. Gusto l'effetto complessivo delle armonie che ho composto. Taccio, di fronte ai miei costrutti. Respiro delicatamente un'atmosfera nuova. Ho costruito un mondo dentro al romanzo. Esso è parte di me. Non me ne dimenticherò. Quando l'artista si trova di fronte ad una tela vergine, non sa bene né cosa dipingerà, né come sarà il risultato finale. Sarebbe strano se ne fosse cosciente, ma, terminato il lavoro, egli ha modellato un mondo nuovo, che, prima della sua opera, semplicemente, non esisteva. "Musa - Pensieri di un artista" intende essere un ponte fra diverse sensibilità e creatività, tutte alla ricerca della luce. È stato un lungo cammino, durato un anno e mezzo di pensiero intorno alle parole, rilettura, codificazione di una speranza che sento intimamente mia. Il messaggio universale del componimento è la possibilità di una vita diversa per tutti quelli che la desiderino. Nelle pieghe delle sue pagine, c'è il mio mondo, ciò che ho compreso, quello che non baratterei mai con null'altro... Trovo che anche le pause siano state proficue. Ci sono stati diversi periodi in cui non riuscivo a scrivere, per diverse ragioni, ma, sedendo ed ascoltando, ho ritrovato in me il desiderio di narrare, con una candida tensione ad una mole di riflessioni cristalline. Questo romanzo è viola, come la passione. È argenteo, come un flauto traverso. È niveo, come una montagna in inverno. Ringrazio fin d'ora tutti coloro i quali vorranno leggere queste righe. Buon vento, Marineros!
Oggi condivido con voi una bella esperienza, quella di aver concluso ieri mattina la correzione del mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista". Ieri, in serata, avrei voluto scrivere qualcosa, ma ho preferito assaporare la gioia, che mi ha portato, stamani, a scrivere il brano musicale che ascoltate, entrando in questa pagina. Mi sono svegliato riposato, ho preparato il caffè ed ho iniziato a pensare alla musica che potesse rappresentare al meglio il mio stato d'animo. Da ieri pomeriggio, però, avevo un aggettivo in testa: "Prezioso", dacché sento il mio lavoro valere molto, per l'evoluzione psichica della persona che sono diventata negli ultimi dieci anni, in una progressione che ha contemplato alcune vittorie importanti, direi essenziali. Orbene, il romanzo è concluso. Un ciclo si chiude e se ne apre uno nuovo, nel quale dovrò trovare un editore. Non ho fretta. So di aver scritto qualcosa di degno. Non mi abbandonano le sensazioni che ho provato meno di 24 ore fa, quando ho letto l'ultimo periodo del 34° Capitolo, per poi avventurarmi nella correzione della Postfazione e del "Manifesto della Nuova Era di Luce", corrente letteraria e musicale aperta alle eventuali adesioni di chi vorrà reputarla buona ed interessante. Ho, di tanto in tanto, informato il lettore degli sviluppi della nuova prosa, perché ritenevo importante farlo. Il mio posto nel mondo l'ho trovato dieci anni fa, quando un editore coraggioso pubblicò il mio primo racconto. Da allora, non avendo scritto sotto pseudonimo, ho maturato la convinzione che dovessi esistere, come artista, con un nome e cognome, pubblico, perché trovavo inadatto, per me, nascondermi. Poco fa, ho terminato la composizione di questo brano musicale, in una struttura a me cara: A - B - A - B. Una parte iniziale di archi, che cede il passo a un piccolo ensemble, per poi riproporre tutto dall'inizio alla fine. Dicevo di sentire prezioso il mio lavoro. Lo è di sicuro, per me. I miei cari mi sono stati molto vicini, in questo anno e mezzo di stesura. Hanno seguito le fasi della scrittura insieme a me ed è per loro, alla fine, che io creo. "Musa - Pensieri di un artista" mi ha completamente assorbito, generando in me il desiderio di scrivere musica da accompagnare alle parole. Sono stato quasi sempre costante. Ogni giorno componevo la mia pagina. Ne è scaturito un componimento vasto, che oggi porto alla luce. È il primo romanzo della Nuova era di Luce, corrente di pensiero artistico che nacque, nella mia mente, dopo aver tanto parlato con una mia carissima Amica, nel 2008. Nel romanzo, c'è una forte energia, legata a tutte le persone importanti che mi hanno reso l'uomo che sono, indicandomi la via per vivere con dignità. Nuova Era di Luce non è un'utopia, ma un serio progetto di vita. Chiunque si collochi, al di fuori di questo sistema di potere avvilente, ne può far parte, se lo ritiene opportuno. C'è necessità di messaggi buoni, positivi. Ho ricercato da sempre. Mi sono sempre addentrato nella profondità. Ora sento di avere le risorse per vivere bene e creare segni d'Arte originali, da consegnare al vento, su una scogliera verde, con l'oceano che canta la sua melodia. "Musa - Pensieri di un artista" è venuto alla luce. Ha inspirato per la prima volta l'ossigeno di un mondo nel quale potrà camminare certo della sua identità di opera d'Arte degna. Il lavoro complessivo sulle parole è stato lungo, attento, ma mai difficoltoso. Nondimeno, ieri mattina, letta l'ultima frase del Manifesto e salvato il file per l'ultima volta, ho avvertito una sorta di fatica mentale. È stato un vero parto. I lemmi mi hanno lasciato un buon sapore in bocca. Leggere della voglia di un uomo di riuscire a vivere bene mi ha commosso, pensando che, anni fa, quel personaggio non sarei mai riuscito a descriverlo, dacché avevo la necessità di vivere alcune vittorie, prima. C'è tutto lo sviluppo della mia visione, nel romanzo. Le tematiche, che tratto, sono tutte profondamente connesse con la mia dimensione più intima di uomo in ascolto dei segnali di un rinascimento umanistico ed antropologico del mondo che cambi le cose. Il rispetto della Poetica, come la intendo, è stato massimo. Alla fine, sia le mie parole, che i miei suoni, si muovono tutti nella medesima direzione: lo scintillio dei laterizi con cui edificare nuove forme d'Arte, di cui l'essere umano ha un'inestinguibile sete. Sono qui, nel mio studiolo, in silenzio. Il brano "Prezioso" è terminato. Gusto l'effetto complessivo delle armonie che ho composto. Taccio, di fronte ai miei costrutti. Respiro delicatamente un'atmosfera nuova. Ho costruito un mondo dentro al romanzo. Esso è parte di me. Non me ne dimenticherò. Quando l'artista si trova di fronte ad una tela vergine, non sa bene né cosa dipingerà, né come sarà il risultato finale. Sarebbe strano se ne fosse cosciente, ma, terminato il lavoro, egli ha modellato un mondo nuovo, che, prima della sua opera, semplicemente, non esisteva. "Musa - Pensieri di un artista" intende essere un ponte fra diverse sensibilità e creatività, tutte alla ricerca della luce. È stato un lungo cammino, durato un anno e mezzo di pensiero intorno alle parole, rilettura, codificazione di una speranza che sento intimamente mia. Il messaggio universale del componimento è la possibilità di una vita diversa per tutti quelli che la desiderino. Nelle pieghe delle sue pagine, c'è il mio mondo, ciò che ho compreso, quello che non baratterei mai con null'altro... Trovo che anche le pause siano state proficue. Ci sono stati diversi periodi in cui non riuscivo a scrivere, per diverse ragioni, ma, sedendo ed ascoltando, ho ritrovato in me il desiderio di narrare, con una candida tensione ad una mole di riflessioni cristalline. Questo romanzo è viola, come la passione. È argenteo, come un flauto traverso. È niveo, come una montagna in inverno. Ringrazio fin d'ora tutti coloro i quali vorranno leggere queste righe. Buon vento, Marineros!