Onde
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Buon San Valentino a tutti coloro che sono innamorati della Vita!
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Non è mai facile, per me, scrivere parole sui suoni. Tuttavia, mi esorto a farlo per leggere un giorno quale pensiero mi abbia animato per indurmi a comporre musica. Stamani ho concluso il terzo Movimento della mia Sinfonia n. 18 e resto in attesa di una idea per cominciare il quarto e definitivo Movimento. Da quando è iniziato il 2019, rifletto spesso sulla valenza di quella relazione Io - Tu che è alla base della vita. Non sarei lo stesso se non avessi conosciuto tutte le persone che ho intercettato lungo il mio sentiero. Ognuna ha avuto un ruolo. Da dove nasce una Sinfonia? Me lo sono chiesto con attenzione. Questa composizione, che devo completare, nasce da un concetto: quello che mi esorta a pensare che i rapporti non distruttivi siano la chiave della salvezza, della guarigione, della bellezza. Ho preso tempo. Ho lasciato scendere in me questi insegnamenti. Poi mi sono messo alla tastiera. Ho suonato, scegliendo una gamma di suoni, una successione accordale, un ritmo. Ho riprovato il tutto, avvertendo che fosse ciò che intendevo comporre. Ho scritto la partitura. È nata "Vision", la prima unità della Sinfonia, perché è attraverso la visione che noi sentiamo se il contatto con l'altro potrà essere per noi. Ci gioverà. Ci potrà fare star bene. Ho lavorato duramente lungo quei pentagrammi, come sempre. Poi mi è venuta in mente una frase della mia compagna: "Noi siamo le nostre prime volte", che lei mi disse tanto tempo fa, con profonda consapevolezza. Ne è scaturito "We are our first times", il secondo Movimento, in cui, in un determinato punto, affido al sax una progressione ascendente, che mi è rimasta in mente. A quel punto, concluso il secondo Movimento, mi sono chiesto se fosse il caso di continuare a scrivere per il sax. Ho provato alla tastiera nuovi accordi, immaginandomi il sax scivolarci sopra, con grande raffinatezza. È nata "Passion", la terza unità. Dalla passione scaturisce la percezione della bellezza completa di un essere umano, che rende i suoi occhi scintillanti, le sue mani una narrazione e la sua intelligenza l'unica forza di cui si necessita per andare avanti. Il quarto Movimento è, pertanto, un cantico alla Bellezza, nella sua accezione più onnicomprensiva: corpo, psiche, spirito in una magistrale architettura umana, che rende l'individuo un capolavoro. Il quarto Movimento, "Beauty", è un vero Allegro, in senso stretto. Ritmo incalzante e progressioni rapide. L'ho composto con vero piacere, nel momento in cui, stamani, ho provato una successione accordale per archi che mi era venuta in mente ieri sera prima di addormentarmi. Questo Tempo si avvale di tutte le caratteristiche formali classiche e romantiche. Come dico spesso, non lo avrei saputo scrivere in un altro modo, oggi. Prima stavo lavando i piatti e mi sono mosso all'interno di una riflessione nuova: il tempo per l'artista. Se io oggi avessi sospeso la scrittura musicale per riprenderla poi domani, di sicuro avrei scritto altro. Forse non avrei scritto per nulla. Oppure sarei andato alla ricerca di nuove soluzioni. Ma dandomi questo tempo, il risultato non poteva che essere questo. I titoli dei Tempi dunque sono:
1. Vision
2. We are our first times
3. Passion
4. Beauty
Oggi ho comprato una rosa per il mio amore. È solo un piccolo gesto, ma la Bellezza che l'altro ci dona, va restituita. È una legge universale. Guai venirne meno. Le persone si vedono, intraprendono un cammino insieme che le porterà ad essere le loro prime volte, nascerà la passione e, alla fine, sapranno che sono l'una la Bellezza dell'altra. La Sinfonia n. 18 è un'ora e 9 minuti di musica. La degna durata di una Sinfonia, che, per essere tale, deve avvalersi anche di una dimensione formale conclusiva di una certa natura. "Symphony No. 18 - You and me" è un idillio fra l'uomo e la propria Musa, fra l'artista e la Bellezza, fra l'individuo e la Vita... Io sono nella condizione di poter dimostrare che il rapporto salva. Non c'è guarigione al di fuori della dinamica Io - Tu dialogico dotato di intelligenza e simpatia. Siamo le nostre relazioni. Siamo quello che mangiamo. Siamo quello che pensiamo e i gesti che compiamo. In tutto ciò, siamo, incontrovertibilmente, lo scambio con le persone che intercettiamo nella nostra giornata. Quel ciao pronunciato con affetto ad un conoscente che ci piace. La stretta di mano ad un anziano signore che ha vissuto per un periodo accanto a noi. Quel battito di cuore quando deve arrivare una persona che amiamo e per la quale abbiamo preparato un tiramisù. Noi siamo le nostre prime volte. Anche la prima volta nella quale abbiamo comprato un fiore per una zia, o portato una ciambellina per una mamma tornata un po' bambina. "Symphony No. 18 - You and me" intende narrare queste cose, nella speranza che le tenebre si diradino e torni la Luce che l'Umanità si merita da sempre. Tecnicamente, questa Sinfonia sarebbe totalmente tardo romantica, nella sua concezione melodica ed armonica, se non fosse per il terzo Movimento che trae ispirazione dalle pagine jazz. È la mia 18° Sinfonia e per 18 volte mi sono chiesto perché comporre in questa forma. Sento l'esigenza, di tanto in tanto, di affidare i miei pensieri musicali all'orchestra sinfonica, avendo in mente Beethoven e Mahler. Quando invece scrivo fondendo tanti stili, la mia testa va ad un unico, grande capolavoro ineguagliato: "The dark side of the Moon" dei Pink Floyd. Sono queste le tensioni verso cui il mio animo propende, lieto di verificare ogni volta sul campo cosa io sappia creare, con quale stile, vergando segni che modellano un contenuto che, nella mia testa, è sempre genuino. Non ho mai inteso emulare qualcuno, ma ho tanti Maestri. Seguo il mio flusso, per trovare la lega del mio suono. Mi auguro che il tempo mi dia modo di capire quale sia il mio messaggio al mondo, che sento arricchirsi ogni volta che mi trovo innanzi alla partitura vergine, attento, pronto a sublimare il mio vissuto in note musicali. Non accantonerò la convinzione che il rapporto umano possa sempre sanare le ferite e restituire alla persona una nuova immagine di sé, vincente e autorevole, lieta e serena, amorevole e coraggiosa. Spero che queste note possano dire qualcosa. Mi congedo dai miei scritti. Grazie ancora a chi vorrà ascoltare...
Buen viento, Marineros!