Vergine
Paul Klee - Orpheus
La tua continua verginità
È la tua continua verginità che mi sconvolge.
Il modo sempre nuovo con cui mi porgi la mano.
Quando ti spogli, sei l’eterna ragazza che si dona al suo uomo.
Non ti ho mai visto due volte uguale.
Ti rinnovi ad ogni sorriso.
Il tuo abbraccio mi possiede con un messaggio diverso tutte le volte.
… E non hai paura.
… E sei sempre tu, in ogni veste.
… E brilli con la tua naturale bellezza di Donna nuda senza assilli.
Ogni tuo respiro mi conduce in una dimensione che,
prima dei tuoi baci,
Non conoscevo.
È la tua continua verginità che mi assale,
lasciandomi vagare nel tuo mondo interno fatto di fiori e colori.
Sono le tue mani,
così attente e premurose,
che mi insegnano la semplicità degli istanti insieme.
Ti rigeneri sempre.
Sai di saper operare prodigi.
Sei lontana da tutto,
consapevole di te,
certa del tuo destino di Musa.
Non ho mai temuto nulla,
al tuo fianco.
È la tua continua verginità che mi inebria.
Illibata, come una ragazza che ha scelto il suo compagno,
e si spoglia per lui, la prima volta.
Tu sei incontaminata,
come una foresta pluviale,
come un pianeta ancora sconosciuto.
Io sono davvero il tuo primo uomo.
Tu me lo comunichi,
nella tua infinita tenerezza,
che cede il passo ad una passione rossa,
un fuoco che non vuole estinguersi,
dentro i nostri occhi che si trovano.
È la tua continua verginità che mi sussurra parole sempre nuove.
Muovi il tuo corpo in una azione costante,
che ricerca il mio, in estasi.
Non ho mai pensato che una Donna potesse tornare ragazza,
con lo spirito di colei che non fu mai toccata da uomo alcuno.
Candida, sincera e nuda,
nel primo bacio,
che consegna una persona ad un’altra,
con la promessa di esserci per sempre.
È la tua continua verginità che mi ammalia.
Sei sempre stata una Dea,
ed oggi, pura, scegli di stare con me.