Come l'acqua
Due persone entrano in contatto. Proprio come nei film, magari ad una è caduto il mazzo delle chiavi in terra e l'altra glielo raccoglie. Oppure hanno un amico comune in una chat, commentano, poi si conoscono. Magari vanno in palestra insieme e, dopo tanti sguardi, una delle due si fa avanti offrendo un tè verde. Sono pressoché infinite le coincidenze attraverso le quali due individui si presentano la prima volta. Può nascere il piacere di comunicare. Il battito cardiaco accelerato la prima volta che i due si raggiungono, dopo essersi dati un appuntamento. Gli iniziali discorsi che contribuiscono a far comprendere se l'altro sia interessante per noi. Abbia qualcosa di bello da dire. Da dare. Possa essere il nostro partner, con quel respiro di eternità che, in una fase primordiale del rapporto, è il motore primo di ogni iniziativa. Il tempo sarà poi il miglior consigliere. Dalle esperienze vissute, dal modo in cui si difenderà quella storia d'amore, nascerà un bambino: la relazione fra noi ed il nostro compagno. È un bimbo che va nutrito. Amato. Incoraggiato. Camminerà lieto. Scoprirà il mondo e noi saremo felici di aver scelto quella persona, fra tante. Vivo la mia storia d'amore dall'Aprile 2008. Il rapporto mi ha trasformato: non sono più il trentaquattrenne che incontrò colei che sarebbe diventata la mia Musa, undici anni fa. Cerco di guardarmi con oggettività e mi sento proprio diverso. Come l'acqua, lo scambio umano con la donna che mi ha scelto, mi ha modellato. Considero questo un prodigio, che mi conferma l'essenzialità del Tu dialogico, dotato di intelligenza e simpatia, capace di mostrarci la nostra vera immagine, leggerci e darci la giusta fiducia atta a cambiare ciò che non vogliamo più nella nostra vita, in noi stessi, nei nostri comportamenti e pensieri. Alla fine, lo scambio ci esorta a diventare ciò che siamo, conoscerci in profondità e poter essere felici, carichi di quella gioia di appartenere alla grande tribù del Genere umano. In molti ambiti della mia esistenza, la presenza della mia compagna è stata un vero balsamo. Crescendo poi insieme, il passato, prima di lei, si è allontanato, sbiadito e, all'orecchio, le dissonanze di una vita precedente sono diventate più accettabili, meno allarmanti e seguendo il flusso di una ricerca di benessere di coppia, in definitiva, ogni cosa ha preso un posto, assunto un ruolo, avuto un senso. Il frammento che ascoltate, entrando in questa pagina, è frutto del lavoro mattutino cui mi dedico con tutte le mie energie. Sto componendo. Il progetto si intitola "Tu ed io", dacché, in questo momento storico, trovo indispensabile tornare a narrare la validità delle relazioni umane. Possiamo chattare con un islandese, ma abbiamo difficoltà ad ospitare un amico in carne ed ossa per un caffè. È un'epoca strana. Occorre viverla, avendo ben precisa la visione di un futuro migliore, sotto tutti i punti di vista. La presenza attiva della persona che amo la riscontro particolarmente nel mio modo di scrivere parole e comporre musica. Ho altri percorsi interni. Un altro modo di concepire una concatenazione di segni. Più coraggio nell'esplorare. Spero che questo testo possa vibrare. Magari qualcuno lo troverà buono per sé. Io me lo auguro vivamente. Affido i miei segni al grande padre delle acque.
Buen viento, Marineros!