Nuova pioggia
“Crimson rain” è la mia nuova canzone. Non troppo spesso scrivo canzoni, ma questa è nata naturalmente, fra i silenzi delle virgole di due mie recenti poesie, che ho deciso di tradurre in inglese, per ascoltare il suono delle parole della lingua dei popoli del nord. Ho cercato termini che esprimessero al meglio il senso delle liriche e ho composto la musica con attenzione ad ogni singolo particolare. Stamani ho salvato il file acustico. Sono soddisfatto del risultato. Il brano è progressive. C’è un inciso di chitarra che ho pensato come tema conduttore dell'intera canzone. I suoni sono tutti ricchi. C’è una varietà di timbri davvero sorprendente. L'organismo è vasto, nella sua complessità e si articola in una serie notevole di elementi che ruotano tutti in perfetta armonia. La struttura consta di un'introduzione, la strofa 1, il chorus, la strofa 2, di nuovo il chorus e una coda. Mi trovo a mio agio, in mezzo a queste note. Le percepisco mie, nettare di una lunga sperimentazione, sia nei contenuti, che nella forma. Ho deciso di affidare al vento il testo della prima strofa e il chorus. Lo trovate qui. I miei testi narrano di una possibilità di realizzazione umana. Quella che io mi immagino essere la più sublime: la nascita del vero Sé, in relazione armoniosa con il mondo. "Crimson rain" è un brano strumentale rock sperimentale, con tante contaminazioni diverse, per il quale ho scritto anche le melodie del canto, in attesa che qualche fine cesellatore della voce umana voglia cimentarsi lungo il sentiero di queste note. Come dicevo, la composizione nasce da due liriche, "Lentamente" e "Pioggia cremisi". Mi sono sforzato di trovare una manciata di note che caratterizzassero la musica, al fine di renderla immediatamente riconoscibile. In questo processo, parte preponderante è stata occupata dalla lezione dei Pink Floyd. Poi ho composto una Introduzione, con effetti. Di seguito, davanti al testo in inglese, ho cominciato a pensare alla struttura ritmica ed armonica che potesse accogliere le parole. Mi è venuto in mente un ritornello, il Chorus, di anglosassone matrice, per il quale ho scelto i versi delle poesie che più mi sembravano idonei a lanciare un messaggio universale. Ho scritto la coda del brano e di seguito ho cesellato la musica con poche aggiunte, piccole transizioni da una parte all'altra della composizione. Il risultato lo potete ascoltare, entrando in questa pagina. Le mie note sono liete. Il sapore conclusivo che questa canzone mi lascia in bocca è quello di un bel momento musicale. C'è tutta la mia ricerca dentro. La sperimentazione costante ed attenta. Il mio stile. Le dissonanze cui tendo per esprimere il senso di movimento armonico che desidero ottenere. Pioggia cremisi è una potente percezione visiva del mio mondo onirico. Credo importante rappresentare. Sublimare. Scandagliare. Il silenzio, che avvolge i momenti in cui mi appresto a comporre, è carminio. Vivo nella densità. Nel piccolo. Nelle virgole e nelle pause di partiture che mi descrivono appieno. Sono stato felice di tradurre il testo in inglese, una lingua che amo fin dai tempi del liceo. La canzone "Crimson rain" è tutta mia, dalla prima all'ultima nota e questo mi riempie di gioia. Un giorno, forse, le persone, che hanno rifiutato il male, si incontreranno liete e banchetteranno... Io vivo per quel giorno di luce...
Buon vento, Marineros!