La maestà dei passi
In più di quarant'anni, ho camminato tanto. Non sempre ho avuto chiaro il senso della destinazione finale, ma da un certo punto in poi, ho avvertito nitidamente che i mie passi mi stessero portando verso un luogo preciso dell'anima. Mi sono fidato delle mie intuizioni. Ho marciato anche da solo. Alla fine, mi sono rimaste vicine ben poche persone, ma, evidentemente, così doveva essere. Oggi scrivo con una novità: mi mancano da correggere i due capitoli finali del romanzo, poi mi riposerò qualche giorno per iniziare la fatidica ricerca di un editore coraggioso. Il mio lavoro è andato avanti con lena, negli ultimi mesi. Creo e questo mi piace. Il componimento è bello. Una prosa veritiera, ardimentosa, leale specchio di chi non vorrà arrendersi all'avanzare della stupidità. C'è un mondo intero da rifondare, nelle relazioni, nel concetto stesso di vita umana, nelle decisioni da prendere per salvare un pianeta cui abbiamo chiesto davvero troppo. Stamani, correggendo, ho avuto la netta sensazione che la mia creatura letteraria fosse pronta per camminare da sola nello spazio che saprà afferrare. Sono davvero soddisfatto. Non avrei saputo scrivere in un altro modo. Accanto allo sforzo letterario, poi, ho composto tanta Musica, cui dovrò dare una destinazione. Le mie ore sono intense. Cerco di comunicare la linfa che sento scorrere nelle mie giornate, alla ricerca di un segno nuovo, sempre. Non ho scritto una parola in cui non credessi. Non ho mai ceduto alla lusinga della ripetizione. Non ho pensato all'effetto delle frasi sul lettore, perché trovo ingiusto modificare una architettura per piacere a qualcuno. Ciò non rappresenta la mia concezione di Arte, che, in primis, è pura espressione di libertà. "Musa - Pensieri di un artista" è stato scritto e corretto in un anno e mezzo di duro impegno. Non so cosa farò, quando fra due giorni, avrò riletto l'ultimo periodo della prosa. Qualcosa di sicuro inventerò. Il romanzo è nato per gioco, quando la mia compagna mi ha suggerito di scrivere una storia nuova all'insegna della leggerezza e di uno stile per me nuovo. Doveva essere un racconto breve, ma, giorno dopo giorno, sentivo crescere in me l'esigenza di comunicare un mondo, dentro alla vicenda di un uomo che sogna un'epoca mai vista, sulla faccia della Terra. Pian piano, le tematiche si sono sommate le une alle altre, la Poetica si è sviluppata con un senso austero del rispetto dei segni d'Arte e quel mondo ha preso corpo. L'opera è fortemente psicoanalitica, come detto più volte. È la narrazione dei percorsi mentali di un creativo. Sono altresì convinto che ogni forma d'Arte sia totalmente autobiografica, dacché descrive gli slanci di un essere umano, i quali sono indissolubilmente legati alle precise ed inimitabili esperienze di chi le ha vissute. Sarebbe stolto, per me, narrare la meraviglia dei marciapiedi di New York, senza esserci mai stato. L'Arte è il libro della vita creativa di quell'individuo che è tale perché ha vissuto determinate vicende, lui, unico ed irripetibile. In un mondo dove tutti competono, io mi esprimo. Mi lascio sedurre da uno scampolo di note per clarinetto alto. Provo alla tastiera una manciata di accordi nuovi, che mi dicano qualcosa. È nata così tutta la mia produzione. Il romanzo, "Musa - Pensieri di un artista" consta di una prefazione, una storia che si snoda in centinaia di pagine, una postfazione ed un manifesto finale. Ho amato la mia scrittura, in una lunga marcia, da quando giocavo con le costruzioni sotto al tavolo della cucina di casa dei miei ad ora, momento in cui assaporo un buon caffè dopo aver chiuso la correzione di un capitolo. Credo che il mio tempo sia questo. Non ne vorrei un altro. Sono vigile. Attento. Pronto. So quanto la vita possa rivoltare le carte in tavola da un momento all'altro. Così, in equilibrio, affronto la mia quotidianità, tendendo a parole e suoni che mi lascino esprimere. Non conosco destino migliore per me. Non ne sogno uno diverso, a dire il vero. Il componimento proietta il lettore verso un mondo di luce, dopo l'analisi accurata di quella tenebra che avvince tutto, da quando è iniziato il nuovo millennio. L'opera è quanto mai attuale, contemporanea, spingendo il protagonista a interrogarsi sugli scenari futuri di un sistema di vita che lui ritiene quanto mai idiota. La sua è una ricerca di forme di intelligenza umana che siano stufe dell'incessante propaganda del capitale. "Musa - Pensieri di un artista" è una possibilità. L'opportunità che le parole veicolino corretti pensieri, per strutturare identità libere, non più schiave. Questo mi sentivo di scrivere. Rileggendo, ho ripercorso quei temi che sono cardine della mia esistenza, senza cui non saprei davvero dove sarei... Nella prosa, chi mi segue lo sa bene, c'è una grande storia d'Amore, quella fra il protagonista e la sua Musa. Una dinamica fatta di rispetto ed ascolto, tenerezza e passione, forza e volontà di resistere alle intemperie della vita, insieme, mano nella mano. Questo libro distilla ciò che ho maturato negli ultimi dieci anni della mia vita, da quando, nel 2008, un editore onesto pubblicò il mio primo racconto, comunicandomi quanto esso si rivolgesse alla sempre più esigua schiera di lettori attenti. Sono nel mio flusso. Sono davanti all'esistenza, in piedi, con un sorriso. Guardo gli alberi e mi meraviglio. C'è un grande dono per chi sa rialzarsi, dopo le cadute. Questa Umanità ha tutto il diritto di vivere serena e crescere i propri figli e nipoti. Buon vento, Marineros!