Il tempo che scorre come un grande fiume
Buongiorno, Viandanti!
Come state?
Stamani rifletto sul valore del mio tempo, che mi ha accompagnato in modo dolce e delicato negli ultimi 11 anni. Non ha avuto fretta. È rimasto nella giusta scansione e mi ha tenuto per mano. Sapeva, meglio di me, che sarei giunto a scrivere qualcosa di degno e mi ha sorriso per ogni singolo istante in cui mi immergevo nei miei segni. Il grande padre delle acque si muove verso il mare, con calma, seguendo un percorso creato in intere ere geologiche. Il mio tempo è stato denso. Dal 2008 ad oggi, ho vissuto piccole e grandi rivoluzioni. Ho provato a dare il meglio di me, continuando a salire, lungo il tratturo che speravo conducesse alla vetta. Mi sono spogliato. Ho lasciato andare ciò che non era per me. Ho salutato quello che non mi apparteneva. Sono rimasto solo, all'inizio, ma, alla fine, ho considerato di essere sempre stato un solitario. Ho fatto ciò che era buono per me, dedicando il mio tempo alla costruzione di un nuovo tempio, tutto mio, nel quale far brillare quella realtà che mi rappresentava al meglio. Non ho avuto fretta, proprio come il mio tempo. Mi sono goduto i progressivi approdi, cui la mia anima tendeva. Ho disegnato un mondo nuovo, per me e chi volesse entrare. Il sentiero mi ha portato qui, fra le braccia di una grande gioia: aver partorito "Musa - Pensieri di un artista", nell'Aprile 2019, un romanzo pronto a camminare per le vie del mondo. Chi segue queste pagine, sa che la nuova prosa è frutto di 2 anni di duro lavoro, introspezione serrata e creazione di un codice letterario con la propria fisionomia. Mi lascio alle spalle molto. Persone, costrutti, dinamiche e un mondo che, poi, ho scoperto non essere per me. La vita è una sola e non posso rincorrerla per diventare ciò che non è nelle mie corde. Ho realizzato di essere un artista più di 10 anni fa, quando, una notte, su una pagina di un block notes, scrissi un periodo tutto mio, che non apparteneva a nessun altro. Da quella notte, decisi che quella sarebbe stata la mia missione, la mia passione, la mia ragione di vita. Durante il corso dell'esistenza, ci viene data l'opportunità di seguire quello che ci fa stare bene e noi dobbiamo afferrare quella possibilità, perché, alla fine, conta solo quello che ci rende felici. Ho scritto tanto, in parole e suoni. Mi sono guardato dentro con il massimo della onestà. Non ho accettato versioni mediocri di me stesso e mi sono allontanato da quasi tutti. Sono rimasto solo con la mia compagna, mio figlio, mia madre e qualche conoscenza virtuale, ma non posso far entrare, nel mio mondo, qualcuno che lo lordi, sebbene io sia aperto a nuove amicizie. Il tempo scorre, la mia mente ha partorito musica e letteratura. Ho un senso. Un posto. Una visione. Il tempo e le scelte giuste per me hanno modellato un piccolo cosmo, all'interno del quale posso respirare aria buona. Se ci sarà da combattere, combatterò. Se si tratterà di difendere il mio piccolo nucleo, proverò a fare il meglio che io potrò. Ho scoperto, infine, che la vita ha una sua logica semplice: devi essere pronto per tutto, eretto di fronte alle avversità e continuare a sperare che il male, un giorno, si dilegui, all'improvviso, proprio come è giunto. Vi auguro ore liete...
Buen viento, Marineros!