La cosa giusta
Buon pomeriggio, Viandanti e Ricercatori del Sole!
Ieri ero nel silenzio della mia casa e mi sono deciso a fare una faccenda domestica necessaria. In quel momento ho pensato di essere nella condizione di fare una cosa giusta, che non si poteva procrastinare e sono stato soddisfatto del mio operato. Oggi ho ricevuto i pagamenti del mio Romanzo, pochi soldi davvero, ma con un grande significato simbolico. Qualcuno ha letto. Qualcuno, magari, ha apprezzato. Io sono riconoscente nei confronti delle persone che hanno scelto, fra tante, la mia opera, "Musa - Pensieri di un artista". Quindi un sentito ringraziamento a tutti coloro che visitano queste pagine. Vi do appuntamento qui, fra queste righe, con la speranza di saper dire qualcosa di giusto, di sano, di creativo, contrapponendomi al grande esercito di messaggi negativi e alienanti che provengono da più parti. Lavoro nel poco, da lungo tempo. Non faccio la gara con nessuno. Non ho rivali, perché non aderisco a nessuna competizione. Questo sito è per pochi, per coloro i quali si sono stancati di commentare il politico di turno che dice l'ennesima bestialità. Proprio in questi giorni, alcuni stanno macchiando la memoria di persone dal fulgido esempio, che hanno reso grande una nazione come la nostra. Il male avanza e lo fa cancellando i simboli, di modo che tutto sia grigio, amorfo, privo di profumo. Dobbiamo ribellarci. Qui è in ballo cosa noi vogliamo per le generazioni future. Per i nostri nipoti. Per chi verrà al mondo con il diritto di sognare una vita meravigliosa. Ieri ho concluso il primo Movimento di una nuova Sinfonia, la numero 23 e sono stato lieto del risultato, dacché in quelle note avverto una novità. Sono un uomo fortunato dacché amato da una Ninfetta scintillante, che mi rende felice da 12 anni. La composizione, cui sto lavorando, reca il titolo "Female glitter", "Scintillio femminile", perché è all'universo femminile che devo la mia rinascita. Non so dove sarei senza la mia Compagna. Siamo il frutto di quello che viviamo. Circostanze, situazioni, relazioni possono fare la differenza fra un uomo felice e realizzato e uno condannato all'inferno. Sta a noi decidere, però, dacché, nonostante possiamo essere circondati da negatività, la direzione complessiva dei nostri passi la determiniamo sempre noi. Sono trascorsi anni da quando decisi di cambiare città, per avvicinarmi a quella Donna che mi stava rivoluzionando l'esistenza e sono felice dei miei progressi. Non tornerei indietro. Non lo si può fare mai. Non ho nostalgia dei duri giorni di battaglia, quando ogni cosa dovevo conquistarla col sudore. Oggi mi dedico alle mie cose, con amore. Viviamo in un'epoca nella quale la gente è confusa e persa. Molti, non sapendolo, operano il male, senza la minima coscienza di quanto siano deleteri. Per questo, occorre suonare con maggior vigore. Fare Arte. Sognare un mondo migliore e disegnarlo, con una matita splendida e tanti colori scintillanti. Sto componendo Musica. Ho concluso il primo Movimento di questa nuova Sinfonia, che ho intitolato "Scintillio femminile", perché conoscere la Donna che mi ha scelto mi ha salvato la vita dalla distruzione. Un'opera sistematica di demolizione che un fato avverso operava nei miei giorni, devastando ogni sprazzo di Bellezza e uccidendo la mia speranza. Il guaio non è quell'un per cento di persone che pianificano il male. Il guaio sono i tanti individui che ancora non se ne sono resi conto e navigano a vista per la realizzazione dei propri egoistici bisogni. Occorre imparare a danzare e cantare sopra questa realtà che alcuni uomini hanno creato, con il beneplacito di altri, che sono correi e complici. Molti non si rendono ancora conto di nulla. Vivono in uno stato di sonno della mente. Non si rendono nemmeno conto della posta in palio, che è la stessa vita umana sul Pianeta Terra. Poi ci sono quelli che stanno riemergendo da una lunga notte della ragione e non si capacitano del disastro. Mi piace pensare che, se sei giunto in queste righe, tu abbia una visione possibile di vita altra che non sia il perpetrarsi del dominio dell'uomo sull'uomo, della schiavitù e dell'umiliazione. Il tempo corre. Siamo vicini al D-day: il giorno in cui si decideranno le sorti della tribù umana. I segnali da diversi fronti sono aberranti. La gente sceglie ancora i propri aguzzini. Senza passione. Senza convinzione. Senza partecipazione. Solo perché così sembra di fare il male minore, quando invece si giustifica il male, in tutte le sue polimorfe ramificazioni. Il mio libro ha venduto poco. Non ho fatto una gran pubblicità, non ho fatto una presentazione, non ho martellato sui miei spazi virtuali. Un po' mi dispiace, perché penso che "Musa - Pensieri di un artista" sia una bella opera e meriti di essere letta, ma questo è. Inutile dire che non ho ricevuto aiuto da nessuno. Ho fatto tutto con le mie forze. Non ho chiesto favori. Poi leggo in rete di personaggi alquanto discutibili che hanno, a livello artistico, una visibilità enorme, quasi allucinante e mi dico che questo è il segno dei tempi. Io rimango nella mia nicchia. Loro fuori ad imperversare, trasmettendo messaggi poveri in povere forme, ma graditi al sistema, che li incensa e te li fa ritrovare in ogni dove, mentre navighi. Questo modo di concepire l'Arte è profondamente sbagliato, primo perché molto spesso di artistico non c'è nulla, secondo perché così si uccide la creatività. Rimarrò lungo il mio sentiero, con pochi, anzi quasi nessuno, come è da decenni. Sarò lieto di accogliere qualcuno che mi voglia dire che nelle mie parole o nelle mie note ha sentito qualcosa di bello. È l'Arte, signori, con le sue leggi ed il suo codice. È che chi fa davvero qualcosa di bello non si può preoccupare se viene accolto oppure no. L'Arte riempie di gioia chi la crea e non c'è realizzazione maggiore di questa. Il mio libro ha riscosso poco successo, me ne farò una ragione. L'ho scritto in due anni lunghissimi di elaborazione, con la gioia nel cuore. L'ho scritto perché sentivo di doverlo scrivere e, alla fine, l'ho trovato splendido, qualcosa che, se mi venisse presentato, io comprerei. È la cifra di questi tempi arcigni. Non esiste più la diffusione della vera Arte. Chi crea lo fa molto spesso nel segreto della propria casa. Ad imperversare pseudo prodotti ad uso e consumo della masse ignare del proprio destino di gregge. È tutto difficile, ma non per questo bisogna mollare. Anzi, come diceva Bernstein, è necessario vivere l'arte con maggiore dedizione ed amore. Io sono un artista. Ho impiegato 34 anni della mia vita per comprenderlo. Da allora, in quel tiepido Aprile del 2008, sono accadute tante cose. In primis, ho scoperto l'Amore che tutto sana. Poi, ho realizzato di volerlo cantare, nel mio codice, seguendo i miei passi, in una esplorazione creativa che mi ha accompagnato fedele fino ad ora. Quest'epoca è riuscita ad umiliare ogni singolo sfavillio umano. Non ci deve essere Bellezza. Non ci deve essere speranza. Non ci deve essere Amore. I surrogati di quest'ultimo sono infiniti. Tutto, purché non sia vero, autentico, reale. Viviamo in una condizione anestetizzata, con pezzi di gomma che hanno preso il posto degli esseri umani. Il male avanza e non dorme mai. Si è organizzato nelle membra di uomini che tramano nelle tenebre. Quasi tutta l'Umanità è dormiente. Ci sono pochi risvegliati che combattono ogni giorno. Sembra tutto spacciato, ma forse così non è. Tre anni fa cominciai a scrivere "Musa - Pensieri di un artista", il titolo mi venne in mente quasi subito. Scrissi tutti i giorni, una pagina al giorno era il mio obiettivo e raggiunsi in due anni le quasi mille pagine. Ero molto felice alla fine. L'opera di labor limae fu lunga ed attenta. Poi mi dedicai alla pubblicazione. Trovai difficoltà sia per la pubblicazione con Apple che con quella su Amazon, ma, alla fine, vinsi. Il mio Romanzo era online. Lo comunicai ai conoscenti. Credo che questo gesto non abbia sortito alcun effetto, ma tant'è. Dovevo rendere nota la nascita di un'opera e si comincia sempre dalle persone che si conoscono. Io non ho chiesto nulla a nessuno. Non ho detto mai: "Compralo!" e quei pochi che lo hanno fatto, hanno maturato l'intenzione da soli, perché mi conoscono e sanno che ho fatto della creatività la mia ragione di vita. Mi trovo qui, dopo mesi dalla pubblicazione, a commentare un inizio. Forse qualcuno leggerà "Musa - Pensieri di un artista" vicino al fuoco, la sera, con un buona tazza di tè a portata di mano. Non ho mai fatto Arte per gli astanti, però questa esperienza mi ha insegnato che la gente non è pronta per le opere dell'ingegno. Anche coloro che si definiscono miei amici non sanno nulla di quello che faccio, non se ne preoccupano, mi leggono una volta al mese su Facebook e da lì traggono la loro idea. Amico è amico. Non conoscente. Io di amici non ne ho. È il mio sentiero che mi ha condotto a questa realtà esistenziale. Io sono solo. Marcio lungo la mia via. Sono gentile, ma non ospito nessuno a casa mia... Ed alla fine ho scoperto di essere sempre stato un lupo solitario... Posso provare la soddisfazione di sapere di non aver chiesto favori a nessuno. Non sono nella massa. Devo tutto alla mia forza. All'Amore di mio figlio, mia madre e la mia Musa. Per il resto, sono pari con tutti. "Musa - Pensieri di un artista" narra la vicenda di due superstiti, che si incontrano ed amano, fuori dai radar del sistema che li aveva già condannati ad una esistenza priva di possibilità e speranza. Se io dovessi scrivere per l'impatto che le mie opere hanno sul pubblico, dovrei smettere all'istante. Il mio pubblico è davvero piccolo, come la dimensione nella quale molto spesso scrivo. Non pubblico opere per riempire le spiagge estive. Pubblico perché ho il desiderio di esprimermi, in una lingua universale che narri delle istanze dell'uomo che merita la Bellezza. Questa epoca così sciocca finirà. Giungerà la Nuova Era di Luce che canto in "Musa - Pensieri di un artista". Torneranno i bambini a giocare nei cortili dei palazzi. Il male sarà solo un brutto ricordo. L'Umanità celebrerà la sua Bellezza. Non ci saranno più diritti calpestati. Io vivo per questa speranza, perché sarebbe davvero un grande errore lasciare nelle mani sbagliate le sorti della tribù umana. Possa la Bellezza essere in voi...
¡Buen viento, Marineros!