Soli
Soli.
Un mondo abietto regna.
Siamo noi che teniamo sulle spalle il peso di essere uomini.
È una guerra senza fine.
Ci hanno reso invisibili.
Atomi, marciamo.
Sono ovunque.
Li puoi notare dai comportamenti.
Non potranno fare niente di buono.
Avanzano irrisolti e patogeni.
Il sistema li nutre.
Si mostrano fieri nella loro smodata cupidigia.
Non esiste più senso della collettività.
Solo il denaro conta.
Vivono per riprodurre ricchezza in una curva senza fine.
Credono che il Pianeta li assisterà per sempre.
Hanno rapporti improntati ad atteggiamenti duali.
Sono falsi e ne sono consapevoli.
Generano morte, nel loro costante specchiarsi e trovarsi i più belli dell’universo.
Seminano odio e distruzione.
Quando non c’è più nulla di cui cibare la loro anima buia, lasciano il campo.
Locuste fameliche.
Esigono ricevere.
Non sanno donare.
Suscita stupore la loro stoltezza.
Non sono neanche persone.
Uomini - macchina che suggono dal seno mefitico di un sistema voluto per la sottomissione.
L’Io bellico sta trionfando, Amico mio.
Vince a mani basse in tutti i territori.
Non v’è dimensione nella quale non si possa avvertire la sua presenza deleteria.
Capi consci di creare il deserto e adepti inconsapevoli che devastano con quell’allegria nel cuore,
che li rende un pericolo estremo.
Hanno gettato le famiglie in mezzo ad una strada.
Uccidendo la psiche, si sono eletti padroni di un popolo senza identità.
La loro religione è il possesso.
Il loro destino quello di diventare sovrani del nulla.
Allora che fare?
Noi sappiamo ancora sorridere ad un bambino che ci saluta.
Conosciamo il valore di un fiore di campo.
Ci emozioniamo davanti ad un tramonto.
Rimarremo saldi, nella nostra Umanità bella.
Porremo dei memoriali del nostro passaggio,
in attesa di un risveglio delle menti.
Lavoreremo per l’unione di chi sa ancora.
Coloro che non si sono piegati, vedranno una nuova aurora.
È una lotta impari,
che va comunque affrontata.
La prima rivoluzione è in noi e dobbiamo avere coraggio…