Sentiti ringraziamenti
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole!
La foto che vedete è stata scattata dalla mia Musa un lontano giorno a Mantova ed ancora oggi la trovo di una Bellezza sconvolgente. Oggi voglio ringraziare voi naviganti della rete, che entrate in questo sito web, "Tannhauser - Un mondo di suoni e parole", perché queste pagine ricevono costantemente visite ed io sento premiato il lavoro alla ricerca di contenuti originali che possano giungere alle persone. Quindi grazie dal profondo del cuore! Stamani, ho completato gli ultimi processi per la realizzazione di un brano musicale, che sento già parte di una nuova antologia, di cui ho deciso il titolo. L'opera, che spero ne scaturisca, intende avere un respiro universale, descrivendo, con i suoni, ciò che io considero fondamentale: l'unione degli animi, in tutti gli ambiti: da quello amoroso, a quello sociale, politico ed antropologico. Molti hanno parlato, per ciò che concerne la nostra collettività, di atomizzazione: siamo tutti sperduti e soli, mentre io ritengo che sia necessario quanto l'ossigeno riscoprire il valore del "Noi". Noi, tribù umana. Noi, che abbiamo scritto la Nona di Beethoven, creato i mosaici di Ravenna, mandato il primo uomo sulla Luna. Il Genere umano è grande, solo che il sistema imperante, voluto dai più irrisolti della specie, mortifica le più naturali propensioni della Psiche, uccidendo le potenzialità degli individui. Occorre ribaltare tutto. Rovesciare il tavolo. Riscrivere le priorità. Per questo oggi ho concluso la mia musica sull'unione degli animi. Nella Nuova Era di Luce, ci sarà bisogno di Arte nuova. Io sono pronto. Non vedo l'ora. Questa epoca oscura deve volgere al termine, per far posto a una società materna ed accogliente, grazie alla quale vivere in pace ed armonia. Hanno reso pornografico qualsiasi tipo di intrattenimento. La Musica è stata svilita. Il dizionario violentato, attribuendo significati perversi a parole che, prima dell'avvento del Neoliberismo, avevano tutt'altra natura. Stanno finendo di uccidere il Pianeta. Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo invertire la rotta. Dobbiamo ricominciare a sentirci parte di una grande famiglia che vuole muoversi verso la Luce. Gli storici ricorderanno questo inizio Millennio come fondamentalismo finanziario che tutto devasta. Non c'è intelligenza. Non c'è empatia. Le persone vengono lasciate morire. Tutto in nome del dio denaro, che sarebbe uno strumento, invece è stato eletto scopo ultimo dell'esistenza. A questo progetto criminale, occorre opporsi. Siamo tanti. Li sbaraglieremmo in pochi giorni, se partisse un'onda mondiale di rivolta pacifica ma costante, determinata nelle sue ragioni e salda, nella sua progettualità. Urge riscoprire l'unione degli animi, che non è cosa da poco... Ci hanno insegnato che i processi finanziari sono irreversibili. Dogmi. Assiomi assoluti. Niente di più falso. Tutto è reversibile, in vita, fuorché la morte. I popolo potrebbero cantare la loro melodia più soave, oggi, per iniziare un percorso nuovo, all'insegna del rispetto della natura umana, che desidera stare bene e realizzarsi compiutamente. Leggo spesso Facebook, lo considero il mio osservatorio sociale. Seguo tante pagine. A parte pochi che hanno le idee chiare, c'è una morìa davvero allucinante. Si parla spesso di ansia. Preoccupazioni. Senso di inadeguatezza. Hanno tolto quasi tutto alle persone e la loro tendenza è quella di finire il lavoro e creare una Umanità schiava che lavori quasi gratis, come è già successo in Grecia, con quella che è stata definita "Generazione 400 euro". I giovani non hanno alcun riferimento. Pensano a vivacchiare. I 50enni sono ormai amareggiati. Gli anziani tengono in piedi la baracca con i loro risparmi, ma tutto si sta estinguendo. Si raccolgono le briciole. Questo è un preciso piano di sottomissione, occorre dirlo. Non è frutto del caso o della sciagurata crisi che è partita dagli Stati Uniti con la bolla speculativa immobiliare dei mutui Sub prime, nel 2007... Ci vogliono così: poveri e sottomessi, ma dobbiamo comprare tanto, tutti i loro prodotti, non si sa bene con quali soldi! A questa psicosi devastante, bisognerà ribellarsi, prima o poi, non si potrà vivere per sempre soggiogati. Stanchi. Infelici. Come dice Guzzi, qui, l'Io bellico andrà fermato, si procederà verso una nuova Prosperità, intesa in tutti i sensi, il problema è: quando? Quando cominceremo a dire di No? Quando scenderemo in piazza tutti abbracciati, sulle note dell'Inno alla Gioia di Beethoven? Quando gli insegneremo che essere uomini e donne significa gioire? Siamo governati da individui che hanno scelto il potere fine a se stesso, e, come disse Andreoli, queste persone costituiscono una patologia psichiatrica a sé. È ora di controllarli. Monitorarli. Farli scendere dal piedistallo con grazia e dire loro: "Avete avuto il vostro tempo!". L'unione degli animi vuole essere tutto ciò. Percepiamo differenze fra noi, ma abbiamo tutti un alfabeto inconscio costituito dagli stessi segni. Siamo tutti figli della Bellezza. Siamo fatti di stelle. Siamo dei ricercatori del buono, del bello e del vero. Non si può negare la nostra natura. È difficile mantenere la calma e la serenità quando non hai i soldi per fare la spesa. Negli ultimi tempi, si è verificato uno slittamento dei piani della realtà intrapsichica, è sparita la normalità, sostituita dalla nevrosi e da lì a pochi passi la psicosi. La gente non ha scelto di stare male, la gente è stata indotta a perdere tutti i propri riferimenti nella realtà contingente e si è ammalata. Questo sistema carnefice, oltre a volerti povero, ti abbandona se stai male e ti scopri solo come un cane, come insegna l'esperienza di molte persone che si sono suicidate, qui in Italia, come in Grecia, come altrove. Il capitalismo sta mostrando il suo volto più disumano, da quando è stato liberato, come una belva assetata di sangue umano, a tutte le latitudini. Questo non è un incidente. Questa è una attenta pianificazione sociale ed economica che abbraccia tutte le sfere della vita umana. L'unione degli animi, invece, è la prospettiva inversa. È il ritorno alla Bellezza. Potremmo tutti vivere bene, lavorare, avere il giusto per campare, con tempo per dedicarci alle nostre passioni. L'Io bellico non vincerà. Lo asserisce Guzzi, con profonda consapevolezza. Questo è soltanto l'ennesimo round fra Bene e Male, fra desideri di pace e spinte distruttive. Questo Neoliberismo è una guerra e ne ha tutte le caratteristiche. Si muore. Hanno comprato la Grecia con 4 soldi, come si spiega qui. Solo uno stolto potrebbe dire che questa Umanità si meriti questo sistema di cose. L'uomo è fatto di altro. Un caro amico ha detto che senza Arte si muore. Proviamo a chiederci perché quasi tutto quello che circola in radio e in televisione ha il tanfo di accozzaglia di suoni privi di senso. Proviamo a chiederci come mai le cantanti debbano sculettare. Proviamo a domandarci a chi giova tutto ciò. "Cui prodest?" avrebbero detto i latini. Giova a loro. Ci hanno ridotto a larve con basse tendenze, ci stanno dando da mangiare escrementi che chiamano Arte, ci stanno condannando. Non glielo possiamo lasciar fare. Un giorno, ci sarà una meravigliosa alba greca su tutto il mondo e dalla linea dell'orizzonte scorgeremo lo spazio vergine di un'epoca meravigliosa, con tutte le persone liete in un unico grande coro...
La foto che vedete è stata scattata dalla mia Musa un lontano giorno a Mantova ed ancora oggi la trovo di una Bellezza sconvolgente. Oggi voglio ringraziare voi naviganti della rete, che entrate in questo sito web, "Tannhauser - Un mondo di suoni e parole", perché queste pagine ricevono costantemente visite ed io sento premiato il lavoro alla ricerca di contenuti originali che possano giungere alle persone. Quindi grazie dal profondo del cuore! Stamani, ho completato gli ultimi processi per la realizzazione di un brano musicale, che sento già parte di una nuova antologia, di cui ho deciso il titolo. L'opera, che spero ne scaturisca, intende avere un respiro universale, descrivendo, con i suoni, ciò che io considero fondamentale: l'unione degli animi, in tutti gli ambiti: da quello amoroso, a quello sociale, politico ed antropologico. Molti hanno parlato, per ciò che concerne la nostra collettività, di atomizzazione: siamo tutti sperduti e soli, mentre io ritengo che sia necessario quanto l'ossigeno riscoprire il valore del "Noi". Noi, tribù umana. Noi, che abbiamo scritto la Nona di Beethoven, creato i mosaici di Ravenna, mandato il primo uomo sulla Luna. Il Genere umano è grande, solo che il sistema imperante, voluto dai più irrisolti della specie, mortifica le più naturali propensioni della Psiche, uccidendo le potenzialità degli individui. Occorre ribaltare tutto. Rovesciare il tavolo. Riscrivere le priorità. Per questo oggi ho concluso la mia musica sull'unione degli animi. Nella Nuova Era di Luce, ci sarà bisogno di Arte nuova. Io sono pronto. Non vedo l'ora. Questa epoca oscura deve volgere al termine, per far posto a una società materna ed accogliente, grazie alla quale vivere in pace ed armonia. Hanno reso pornografico qualsiasi tipo di intrattenimento. La Musica è stata svilita. Il dizionario violentato, attribuendo significati perversi a parole che, prima dell'avvento del Neoliberismo, avevano tutt'altra natura. Stanno finendo di uccidere il Pianeta. Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo invertire la rotta. Dobbiamo ricominciare a sentirci parte di una grande famiglia che vuole muoversi verso la Luce. Gli storici ricorderanno questo inizio Millennio come fondamentalismo finanziario che tutto devasta. Non c'è intelligenza. Non c'è empatia. Le persone vengono lasciate morire. Tutto in nome del dio denaro, che sarebbe uno strumento, invece è stato eletto scopo ultimo dell'esistenza. A questo progetto criminale, occorre opporsi. Siamo tanti. Li sbaraglieremmo in pochi giorni, se partisse un'onda mondiale di rivolta pacifica ma costante, determinata nelle sue ragioni e salda, nella sua progettualità. Urge riscoprire l'unione degli animi, che non è cosa da poco... Ci hanno insegnato che i processi finanziari sono irreversibili. Dogmi. Assiomi assoluti. Niente di più falso. Tutto è reversibile, in vita, fuorché la morte. I popolo potrebbero cantare la loro melodia più soave, oggi, per iniziare un percorso nuovo, all'insegna del rispetto della natura umana, che desidera stare bene e realizzarsi compiutamente. Leggo spesso Facebook, lo considero il mio osservatorio sociale. Seguo tante pagine. A parte pochi che hanno le idee chiare, c'è una morìa davvero allucinante. Si parla spesso di ansia. Preoccupazioni. Senso di inadeguatezza. Hanno tolto quasi tutto alle persone e la loro tendenza è quella di finire il lavoro e creare una Umanità schiava che lavori quasi gratis, come è già successo in Grecia, con quella che è stata definita "Generazione 400 euro". I giovani non hanno alcun riferimento. Pensano a vivacchiare. I 50enni sono ormai amareggiati. Gli anziani tengono in piedi la baracca con i loro risparmi, ma tutto si sta estinguendo. Si raccolgono le briciole. Questo è un preciso piano di sottomissione, occorre dirlo. Non è frutto del caso o della sciagurata crisi che è partita dagli Stati Uniti con la bolla speculativa immobiliare dei mutui Sub prime, nel 2007... Ci vogliono così: poveri e sottomessi, ma dobbiamo comprare tanto, tutti i loro prodotti, non si sa bene con quali soldi! A questa psicosi devastante, bisognerà ribellarsi, prima o poi, non si potrà vivere per sempre soggiogati. Stanchi. Infelici. Come dice Guzzi, qui, l'Io bellico andrà fermato, si procederà verso una nuova Prosperità, intesa in tutti i sensi, il problema è: quando? Quando cominceremo a dire di No? Quando scenderemo in piazza tutti abbracciati, sulle note dell'Inno alla Gioia di Beethoven? Quando gli insegneremo che essere uomini e donne significa gioire? Siamo governati da individui che hanno scelto il potere fine a se stesso, e, come disse Andreoli, queste persone costituiscono una patologia psichiatrica a sé. È ora di controllarli. Monitorarli. Farli scendere dal piedistallo con grazia e dire loro: "Avete avuto il vostro tempo!". L'unione degli animi vuole essere tutto ciò. Percepiamo differenze fra noi, ma abbiamo tutti un alfabeto inconscio costituito dagli stessi segni. Siamo tutti figli della Bellezza. Siamo fatti di stelle. Siamo dei ricercatori del buono, del bello e del vero. Non si può negare la nostra natura. È difficile mantenere la calma e la serenità quando non hai i soldi per fare la spesa. Negli ultimi tempi, si è verificato uno slittamento dei piani della realtà intrapsichica, è sparita la normalità, sostituita dalla nevrosi e da lì a pochi passi la psicosi. La gente non ha scelto di stare male, la gente è stata indotta a perdere tutti i propri riferimenti nella realtà contingente e si è ammalata. Questo sistema carnefice, oltre a volerti povero, ti abbandona se stai male e ti scopri solo come un cane, come insegna l'esperienza di molte persone che si sono suicidate, qui in Italia, come in Grecia, come altrove. Il capitalismo sta mostrando il suo volto più disumano, da quando è stato liberato, come una belva assetata di sangue umano, a tutte le latitudini. Questo non è un incidente. Questa è una attenta pianificazione sociale ed economica che abbraccia tutte le sfere della vita umana. L'unione degli animi, invece, è la prospettiva inversa. È il ritorno alla Bellezza. Potremmo tutti vivere bene, lavorare, avere il giusto per campare, con tempo per dedicarci alle nostre passioni. L'Io bellico non vincerà. Lo asserisce Guzzi, con profonda consapevolezza. Questo è soltanto l'ennesimo round fra Bene e Male, fra desideri di pace e spinte distruttive. Questo Neoliberismo è una guerra e ne ha tutte le caratteristiche. Si muore. Hanno comprato la Grecia con 4 soldi, come si spiega qui. Solo uno stolto potrebbe dire che questa Umanità si meriti questo sistema di cose. L'uomo è fatto di altro. Un caro amico ha detto che senza Arte si muore. Proviamo a chiederci perché quasi tutto quello che circola in radio e in televisione ha il tanfo di accozzaglia di suoni privi di senso. Proviamo a chiederci come mai le cantanti debbano sculettare. Proviamo a domandarci a chi giova tutto ciò. "Cui prodest?" avrebbero detto i latini. Giova a loro. Ci hanno ridotto a larve con basse tendenze, ci stanno dando da mangiare escrementi che chiamano Arte, ci stanno condannando. Non glielo possiamo lasciar fare. Un giorno, ci sarà una meravigliosa alba greca su tutto il mondo e dalla linea dell'orizzonte scorgeremo lo spazio vergine di un'epoca meravigliosa, con tutte le persone liete in un unico grande coro...
¡Buen viento, Marineros!