Riflessioni su "Heart of maiden"
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole! Ho concluso una nuova antologia musicale, "Heart of maiden", "Cuore di giovane donna" e devo dire che il lavoro nel suo complesso mi rappresenta appieno. È una raccolta di 3 brani: "1. Sheaves of wheat", "2. Heart of maiden", "3. Pulsation", "1. Covoni di grano", "2. Cuore di giovane donna", "3. Pulsazione". Ieri, ho vissuto un momento particolare, quando ho realizzato di non avere più alcun suono da comporre. Prima l'ho compreso, poi ho riflettuto su come un artista debba anche concludere i suoi cicli creativi con consapevolezza. Ieri ho postato la mia ultima raccolta musicale, "Heart of maiden", "Cuore di ragazza", e stamani mi trovo a provare a scrivere parole sanguigne e veritiere sulla mia musica. Non è mai un processo facile da gestire, quello delle parole intorno ai suoni, ma io sento di doverlo fare per una mia chiarezza mentale e perché, magari un giorno, qualcuno leggerà queste parole, giudicandole buone. Posso dire che queste 3 composizioni nascono da una idea di pace, che dimora in me, in modo evidente, da un anno a questa parte, quando ho dovuto soccorrere mia madre in difficoltà e, assumendomi le responsabilità del caso, sono maturato, come individuo. Requie, dunque, ma anche desiderio di una vita appagante. Nelle 3 musiche c'è un qualcosa di antico e campestre, come la visione dei covoni in una distesa sterminata. Nelle progressive percezioni visive del bello che tutto riempie di sé, il mio cuore ha cessato di vivere nella fretta, i battiti si sono abbassati e mi sono ritrovato uomo. C'è una malinconia di fondo, nel vedere questo mondo sull'orlo del baratro, governato dagli insipienti, una voglia di ritorno alla natura, ad abbracciare il vento. In queste composizioni, c'è l'impronta forte della mia Musa, che mi ha sempre indicato la vera via verso la Pulcritudine. Suoni antichi si fondono insieme, in una ricerca che tende ad individuare la natura dei timbri nella sua profondità più espressiva. Questa antologia è la ricerca del candore del cuore di giovane Donna, perché ogni ragazza dovrebbe essere la Principessa di un Principe che la lasci adagiare sul suo petto raccontandole storie di vittoria. In fondo, l'alfabeto di cui siamo composti ha la sua chiarezza interpretativa e, trovato il Tu dialogico che sappia leggerci, il sentiero, verso la piena coscienza di ciò che siamo, non dista poi molto e ci può garantire gioie autentiche, momenti di pienezza confortante, istanti di contemplazione di ciò che nutre l'anima di tutti: la Bellezza. La foto che vedete in alto è stata scattata dalla mia Compagna. In un mondo che pare aver smarrito il senso del buono, compongo suoni sui covoni, nella loro geometria elementare e carica di un antico silenzio, che narra di mani sagge che vivevano con i cicli della Natura. In un mondo pornografico, io canto l'amore per un cuore di ragazza che intende conoscere solo il vero. In un mondo di palpitazioni continue, io fisso a 78 battiti per minuto il mio metronomo, come confermato dal mio medico e provo a muovermi in quel ritmo, che è adagio, in una lentezza che permette una marcia sicura e stabile, sulla superficie precaria delle cose. Voglio star bene, come persona, come artista, in una visione di una infinita aurora greca, quando vedevo i primi raggi di sole diffondersi dal Monte Athos verso il mare della Calcidica. Ho in me tanti ricordi. Sorrisi di persone che non ci sono più. Dialoghi profondi con anime che avevano a cuore il mio benessere. "Ma di cosa dobbiamo aver paura noi?" mi vien da chiedere. Se concentrati e con i piedi ben piantati per terra, supereremo le avversità, con calma, passo dopo passo. Il dovere dell'artista è non stancarsi di indicare una via nuova, sogno e visione, atto e costruzione di una realtà più giusta. Siamo tutti fatti della stessa sostanza. Uno schiaffo ci umilia, un abbraccio ci fa sentire a casa. È così, e sarà così, per sempre, perché siamo esseri umani. Titanici a volte, fragili altre, ma sempre capaci di scorgere un campo di girasoli bello e sfolgorante. Credo di aver fatto molto, in questi giorni. Con l'antologia "Heart of maiden" ho affidato al grande padre delle acque un ritratto sonoro, acquerelli musicali, nella dimensione del piccolo. Sono lieto. Il mio processo creativo si sviluppa ancora. Il mio Romanzo, "Musa - Pensieri di un artista" è lì per chi vorrà leggerlo. Ogni tanto, rimando il link per la lettura. Ho iniziato a vendere qualche copia, da quando, a fine Aprile, ho consegnato l'opera letteraria al web. Sono soddisfatto del mio operato, perché, in due anni di serrata attività sulla prosa, ho plasmato un mondo letterario che, semplicemente, prima non esisteva. La storia di Sean e Sinead, due superstiti, che hanno deciso di amarsi, in un mondo buio, senza speranza, è il paradigma di ciò che io sto vivendo da più di un decennio. Il Romanzo è fortemente psicoanalitico e verte intorno al concetto di "Possibilità". Una vita possibile. La Bellezza nei gesti. Il sorriso che ti dedica un caro quando lo abbracci. I miei due protagonisti li immagino dove li ho lasciati, nella Pulcritudine. Io, invece, sono in mezzo ai covoni. Nel cuore di una giovane Donna. Nel mio polso che segna un metronomo adagio, non più in preda alle palpitazioni dettate da un brutale sistema carnefice. Sono lungo il mio sentiero. Sono nei miei passi. La speranza di vedere un nuovo mondo mi accompagna incrollabile. L'Umanità ha il diritto inalienabile di scrivere il proprio futuro. Sbaragliare l'osceno. Camminare fiduciosa verso il suo avvenire. L'Arte dovrà essere maestra. Non ci sarà mondo buono senza Arte buona. Di questo sono assolutamente convinto.
¡Buen viento, Marineros!