Bronzeo
Buongiorno, Viandanti e Ricercatori del Sole! Oggi comunico che, per una novità nella mia vita, ho deciso di comporre una successione di brani su alcuni colori che stanno influenzando questo mio scampolo finale di anno. L'antologia si chiamerà "Amber", "Ambra", ci sto lavorando da qualche giorno e sono curioso di ascoltare l'effetto conclusivo che avrà su di me e le persone che la sentiranno. La mia vita fluisce. Sono grato per ciò che ho, per cui ho lavorato duramente. Questa casa è stata costruita con fatica e conosco il valore di ogni singolo cucchiaino della cucina. Non potrei considerare banale questa dimora nemmeno se lo volessi. Essa è stata la realizzazione più importante negli ultimi undici anni, insieme all'amore sconfinato della mia Compagna. Per il resto, continuo a condurre la mia vita da solitario. Non ho molte relazioni. Leggo i miei amici solo su piattaforme digitali, perché sento che, se ci frequentassimo davvero, non ci piaceremmo più. L'esistenza ed il tempo mi hanno portato ad isolarmi. Non comprendo perché quella persona, che fino a qualche anno fa mi piaceva tanto, ora esponga adesioni a sistemi che per me sono osceni. Io e la gente abbiamo preso direzioni diverse. È raro che mi trovi d'accordo con qualcuno. Vivo, tuttavia, questa mia dimensione di solitudine con relativo agio. Non mi scompongo se mi ritrovo sempre in una minoranza che non può condizionare gli eventi, dato il numero esiguo. Non mi addoloro. Tutto andrà come deve andare. La realtà forse muterà. Forse avrò nuovi amici. Non mi hanno tanto deluso le persone, quanto i loro percorsi. Vent'anni fa erano tutti rivoluzionari, oggi sono diluiti, come un farmaco omeopatico. La nuova raccolta musicale sui colori mi sta incuriosendo. Non compongo con ferrea costanza, ma, ogni tanto, aggiungo qualche cellula, un po' qua e un po' là, come mi sento. Vengo fuori da un periodo intenso di scrittura, nel quale ho creato due Sinfonie in pochi giorni e avverto il bisogno di riposare la mente, dopo tutti quei suoni. Alla fine, posso dire che da soli non si sta male, una volta elette le persone che hanno tutto il diritto di stare nella nostra vita. C'è una serie di mistificazioni, ancora in atto, che ci vogliono far scongiurare l'ipotesi di stare per proprio conto. Poi, per una serie di motivi, ti ritrovi in compagnia di te stesso, e realizzi quanto si possa essere felici, anche nel poco, nell'essenziale, nel piccolo, davanti a una radio accesa, un piatto di lenticchie e un calice di vino. Io, questa esperienza, la feci molti ani fa, per la prima volta. Da allora, non cenare con qualcuno, non ha più costituito un problema. Dormire da solo è stata una gioia. Camminare per le strade con una musica in testa si è rivelato quanto mai costruttivo. Ci sono troppe malie con cui veniamo indotti a vivere la vita che altri vogliono per noi. Il tutto perché non rischiamo di uscire un metro fuori dalla nostra zona di comfort, dove ci attende la libertà sognata e la capacità creativa di edificare la nostra identità sana. Io non avrei potuto credere, alla narrazione ufficiale dell'esistenza del ragazzo ideale del terzo millennio, neanche se lo avessi voluto. Ho avuto la mia tempesta, che mi ha lasciato su una spiaggia solitaria a riflettere sul valore di ogni singolo gesto vitale. Ho visto la profondità. L'abisso. Col tempo, però, ho appreso l'arte di essere semplice e leggero. Di scendere sulla realtà delle cose, come una libellula su un fiore, senza macigni. DI amarmi, scegliendo le persone, abbandonando luoghi dell'anima dove soffrissi e liberando posto per chi volesse davvero stare nelle mie giornate. Questi concetti animano il mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista". Come ho scritto già, nell'ultimo periodo, ho composto due Sinfonie, legate dal medesimo impianto tonale: Re# minore. Potete trovare la mia Sinfonia n. 20 qui e la n. 21 qui. La Sinfonia n. 20 si intitola "Abii ut viderem", "Fuggii per vedere" e narra la storia di un superstite che, con grande chiarezza, scorge il suo destino chiamandolo per nome. La Sinfonia n. 21, invece reca il titolo "A tenebra ad lucem", "Dalla tenebra alla luce" e credo davvero possa rappresentare il percorso di tutti. Ognuno di noi ha avuto almeno una tempesta. La mia mi ha portato fra le braccia della Donna che amo con tutto me stesso. Sto lavorando ad un video con la musica della Sinfonia n. 21 e immagini dei miei ultimi undici anni. Sono soddisfatto del mio percorso. Non sono in grado di immaginarne uno diverso. Vorrei abbracciare le persone in difficoltà e dir loro che un giorno, presto, saranno felici, perché questa è la verità: se si vuole star bene, si può, ed ogni singolo passo del cammino sarà già gioia. Vi auguro buona giornata! Che la Bellezza possa essere in voi ed intorno a voi...
¡Buen viento, Marineros!