L’uomo moderno vive due tensioni in antitesi, all’insegna dell’atto bellico, che è in grado di portarlo sulla via dell’autodistruzione. La prima spinta è centripeta, verso l’interno ed è rappresentata dall’insieme dei conflitti con il proprio Sé, che è altro dall’Io, e vuole condurre l’essere umano verso la piena realizzazione della Persona, troppo spesso osteggiato dall’egocentrismo narcisistico. La seconda tendenza, anch’essa simbolo di guerra, è verso l’esterno, una forza centrifuga, contro il mondo circostante, che, di continuo, mina la possibilità dell’individuo di essere se stesso. Intrappolato all’interno di queste due tensioni, l’individuo non vive. Suo compito sarà sciogliere queste due spinte in atti d’amore verso se stesso e gli altri, divenendo una creatura di luce. Vivo un rapporto d’amore totalizzante con una Donna meravigliosa da 15 anni e sono in grado di dire che l’amore sana. Guarisce. Interpreta e rielabora e ritengo che non ci sia, per una Persona, un destino migliore. Giorni fa, ho consegnato al grande padre delle acque un Poema sinfonico, “Heal me from the darkness of the world’s mind”. È una composizione in 4 Movimenti, che mi ha assorbito per 5 mesi e in cui sono confluite le esperienze di un’estate all’insegna della Bellezza. È una musica nella quale credo. Mi comunica grandi vibrazioni di guarigione, per un mondo che è in severo scompenso e non da oggi. La violenza impera indisturbata. L’egoismo la fa da padrone. La perversione è sotto gli occhi di tutti. Questo sistema capitalistico è giunto al capolinea. Le sue chimere cantano da sempre la stessa litania. Le sue malie rapiscono uomini che vogliono credere nel mito personale del successo a scapito di una moltitudine che soffre. C’è bisogno di Arte nuova, che sia il La per una Nuova Era di Luce. Urge una consapevolezza vergine di uomini e donne, che trasmetta un messaggio rivoluzionario, quello della fusione fra Io e Sé, dell’Individuazione, dell’armonia fra le parti e la consonanza fra il soggetto e l’oggetto. C’è da rifondare un mondo, che è allo sfascio. L’uomo deve superare i propri conflitti, che vengono così abilmente nutriti dal sistema che ci vuole schiavi delle pulsioni più becere. Le spinte contraddittorie che il sistema allatta sono dissociative e mortifere. Questo mondo è governato da un manipolo di individui dediti alla distruzione. Ascoltarli significa morire. Scegliere la schiavitù e, pian piano, arrendersi ad un destino che ci vede perdenti. “Heal me from the darkness of the world’s mind” è la mia risposta a tutto questo disastro caotico. Questo Poema sinfonico è dedicato a tutti gli uomini di scienza, che hanno sempre squarciato il velo delle tenebre per irradiare la luce. In particolare, ho rivolto un pensiero al Dottor De Donno, un martire, che è stato ucciso dal pensiero dominante. Nella primissima stesura di questa composizione, nell’indicazione metronomica, appare la parola “Individuazione”. Ho lavorato molto attorno a questo concetto. L’Io si avvicina al Sé, i due insiemi si fondono, la Persona si individua ed è salva. “Heal me from the darkness of the world’s mind” è un atto rivoluzionario contro le nefandezze del mondo. L’Umanità merita di cantare la sua melodia più soave, nessuno ce lo può impedire. Nel Poema sinfonico, convivono 2 realtà sonore: temi di guerra, lotta e temi d’amore, fusione estatica e totalizzante con l’altro, che diviene il centro dei pensieri e dei sentimenti. L’arte deve essere rivoluzionaria, altrimenti arte non è. Sono lungo il mio sentiero, da 15 anni, da quando la mia Compagna decise di essermi affianco e mi scelse. “Heal me from the darkness of the world’s mind” è un atto d’amore verso il Genere umano. Calore. Affetto. È per tutti quelli che ancora combattono le distorsioni di un sistema votato al genocidio, perché di questo si tratta: stanno sterminando il nostro pensiero, impoverendo il nostro linguaggio, la nostra abilità nel creare pensieri che ci rappresentino, la nostra capacità di fare arte. I nostri atti di generosità. La dolcezza con la quale ci rivolgiamo ad un bambino che gioca allegro. Questo mondo va riformato. Riformulato. Rifondato. Ho molto riflettuto, negli ultimi 15 anni. Mi sono preso il tempo per ascoltare i miei pensieri. Questo Poema sinfonico, “Heal me from the darkness of the world’s mind”, rappresenta il climax della mia produzione artistica. Ho affinato la mia ricerca musicale. I miei pensieri prendono sempre posto nella partitura. L’esplorazione armonica è ardita. I ritmi si susseguono con fluidità. In “Heal me from the darkness of the world’s mind”, c’è l’orchestra, il coro e strumenti elettronici. È l’organico più grande per il quale io abbia mai composto. Magari un giorno questa musica arriverà ad un cuore che la sentirà propria. Fino a quel giorno, io continuerò a comporre. Sono soddisfatto delle scelte operate. Questa composizione mi rappresenta appieno. Questi suoni sono tutti miei. Ho sempre avuto la necessità di esprimermi, fin da bambino. Ora coloro i miei affreschi sonori. Dipingo tele armoniche. Compongo i miei mosaici ritmici. Io non so quando questo sistema collasserà. La fine è vicina. Allora sarà necessario che le persone di buona volontà collaborino insieme per la genesi di una Nuova Era di Luce, di là da venire, che rappresenterà la definitiva consacrazione della Psiche dell’uomo e delle sue legittime istanze. Nel Poema sinfonico “Heal me from the darkness of the world’s mind” la lotta esiste e si propaga da ogni pentagramma. È una lotta per la vita, vibrazioni di guarigione si diffondono, la meta della libertà è più vicina. Nella Nuova Era di Luce ci sarà bisogno di arte nuova, capace di sgorgare dalle profondità più intime della Persona per diramarsi in tutte le direzioni come canto d’amore. La strada è ancora lunga. È necessario percorrerla con i propri piedi, in compagnia di chi ci ama. Sono grato alla vita, per i compagni di viaggio che ha posto accanto a me. Non ci sarò trionfo della Psiche nel mondo capitalistico. Non ci sarà la gioia collettiva di una tribù meravigliosa che, con il suo ingegno, innalza il proprio canto verso il firmamento. Questo è un sistema dell’uomo contro l’uomo, non della Persona che abbraccia un’altra Persona. Questo non è un mondo d’amore, trionfa la violenza e la sopraffazione in ogni dove. Va ripensato ogni singolo aspetto della vita comunitaria. Fin quando ci sarà un uomo che si impadronisca della vita altrui, non ci sarà pace. La Psiche ha il suo alfabeto e la sua sintassi. Chi la distrugge, è nemico del popolo. “Heal me from the darkness of the world’s mind” vuole trasmettere amore, quella tensione verso l’infinito che matura nel cuore delle Persone dopo aver lottato per la propria individuazione, separandosi dal male e muovendo i propri passi verso la Bellezza. Non ci sarà riscatto dalla sofferenza dell’uomo nel sistema che l’ha prodotta e alimentata. Questo sistema capitalistico è alienante. Questo Poema sinfonico intende essere di rottura. Ciò che è stato, non c’è più, è andato, e, se lo vogliamo, non tornerà mai più. Ciò che è, dipende da noi, dalle nostre scelte e dai nostri atti d’amore. Ciò che sarà dipende dall’insieme delle scelte dei membri della tribù. L’uomo non può soffrire in eterno. Non è per lui quella condizione. L’Umanità merita la gioia. I bambini devono giocare spensierati. Una giovane donna ha il diritto di amare il proprio fidanzato. Un anziano deve poter gustarsi una zuppa in compagnia di una buona musica. Questi sono i pensieri che ho avuto durante la stesura di “Heal me from the darkness of the world’s mind”. Ci saranno nuove musiche rivoluzionarie. Nuovi affreschi. Nuovi dipinti. L’Umanità acclamerà la Bellezza che è insita nei propri gesti, nel cuore, nella mente di chi ha provato, senza stancarsi, a concepire un mondo senza più violenza. Io ci credo. Devo crederci per vivere una esistenza degna. “Heal me from the darkness of the world’s mind” è una atto di denuncia: la Psiche viene umiliata ed uccisa ogni giorno da forze malevole che lavorano tutte per lo stesso obiettivo, quello di rendere il Genere umano schiavo. Un giorno qualcuno leggerà queste righe, io lo so. Un giorno, tutta questa volgarità straripante finirà. Si riscoprirà il gesto d’affetto di un anziano verso il proprio nipote. Si canterà. Si giocherà nelle strade. Il grande mostro verrà posto nella condizione di non nuocere più a nessuno. Ai signori padroni del mondo, verrà spiegato che è finita la loro epoca ed il mondo, per incanto, tornerà ad essere meraviglioso. Ci meritiamo la gioia. Ci meritiamo di star bene. Di individuarci e realizzarci. Basta col male. “Heal me from the darkness of the world’s mind” è un inno al Bene. Alla Bellezza. All’Amore che tutto risignifica ed interpreta. A quella Umanità che, sebbene sia in difficoltà, non si è mai stancata di sognare un domani migliore. Oggi è il giorno. Oggi. Oggi possiamo stare bene, oltre le insidie di un sistema carnefice. Il nostro presente conta. Mi sono individuato grazie all’Amore della mia Compagna, che mi ha sanato. Con infinita grazia, ha cicatrizzato le mie ferite. Con gioia, mi ha sempre tenuto accanto a sé, in un mondo fatto di carisma e tatto, devozione e baci. So che il sentiero che conduce all’Individuazione, all’inizio, può sembrare duro, ma, ad ogni passo, aumenta la gioia di essere sempre più lontani dal male e vicini alla propria vera Identità di Persona. L’individuo non è programmato per fare le cose da solo. Non si rivela a se stesso se non grazie allo specchio di acqua tersa nel quale l’Alterità lo invita a far riflettere la propria immagine. Si cresce nel rapporto. Ci si consacra nel rapporto con un altro dotato di intelligenza interpretativa e capacità d’analisi, che ci leggerà il nostro poema interno ad alta voce, sentendolo come la più grande opera d’arte mai concepita. È il trionfo dell’Amore. L’amore è sanità. Ricerca. Autenticazione. “Heal me from the darkness of the world’s mind” vuole trasmettere Bellezza e lo fa anche grazie ai Temi di lotta, che nel Poema sinfonico tornano in varie vesti e irradiano una luce poderosa che vuole giungere nella parte più intima dell’ascoltatore per contribuire alla gestazione di una Persona nuova. Stiamo vivendo da diverse epoche un periodo buio della Storia e non c’è mai limite allo schifo. Occorre ribellarsi. Io ci sono. La Nuova Era di Luce avrà la sua forma di arte nuova, capace di trasmettere concetti ed emozioni, pensieri e sentimenti. Non dobbiamo farci ingannare: questo non è affatto il migliore dei mondi possibili. Questo è un cesso, altro che mondo… Combattiamo con l’intelletto. Con la Ragione. Con il pensiero. Un giorno, forse non troppo lontano, trombe auliche annunceranno la Nuova Era di Luce. Le Persone saranno determinate a non volersi far del male. Il mondo sarà di nuovo un posto ospitale. I bambini non dovranno temere. Io resto fiducioso. Sempre. Ho la necessità di sperare. Non possono vincere loro. Non è giusto. “Heal me from the darkness of the world’s mind” si oppone, con rigore e determinazione, alle ingiustizie di un manipolo di criminali che governano il mondo, uccidendo la Psiche delle Persone. Un giorno, tutto questo sarà solo un doloroso ricordo perché le Persone avranno imparato ad amarsi e non ci sarà più un potere assassino. Un giorno il male sarà estinto. Un giorno, ci sarà la gioia della tribù degli uomini che si acclamerà come la più bella forma di comunità che abbia vissuto sul Pianeta Terra ed avrà ragione… Il mondo sarà di nuovo un luogo ospitale e pacifico, nel quale le Persone potranno cooperare in letizia per aiutarsi vicendevolmente. Non ci sarà bramosia di possesso. Nessuno cercherà di imporsi. Tutto sarà a misura d'uomo. L'utopia è necessaria, quando i tempi sono oscuri. Non si vive solo di pranzi e viaggi. Il mondo ha bisogno della tua Individuazione, della nostra ricerca di Identità sana. Io ci sarò. Tu? Non possiamo lasciare tutto nelle mani di individui luridi che ci vogliono schiavi di un sistema di cose assassino. No, non possiamo. Possiamo invece cominciare a costruire un mondo sano fatto di Persone che si impegnano a creare, invece di distruggere. Possiamo essere felici già da ora. Possiamo. Io lo so. Non permettiamo al pessimismo di devastarci. Non permettiamo ai medi di influire sul nostro umore. Non ascoltiamo i disfattisti, che lavorano per il sistema. Non perdiamoci d'animo.
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AutoreSono un ricercatore del Sole. Mi impegno affinché i miei pensieri siano vibrazioni di guarigione per tutti. Il Mondo merita un canto sublime. Archivi
Gennaio 2025
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