Buon pomeriggio, Viandanti! Come state trascorrendo queste ore? Oggi ho toccato la tesina della Maturità di mio figlio, che ha concluso il ciclo delle superiori il 7 Luglio 2018. L'ho sfiorata con tatto. L'ho aperta casualmente per leggere le intestazioni ed ho sorriso. Durante la mattinata, invece, avevo composto musica, per un progetto che si sta rivelando il primo del 2019. Come scrivevo in un altro post, mi sto concentrando sul valore fondante dell'infanzia, come motore primo dell'essere umano. Ognuno ha i suoi ricordi di quel periodo. Io ne ho alcuni ed altri li ho ricostruiti con la narrazione che, a diverse riprese, mi sta facendo mia madre. Ho parlato tempo fa di Arte con un amico, il quale mi diceva che dentro ogni opera c'è un mondo. Quando Richard Wright suonava la tastiera, dai tasti del suo strumento nasceva un mondo, che era destinato ad avere una valenza universale. Stessa cosa per il sax di Charlie Parker, quando dal respiro vitale del grande artista prendeva forma un mondo che, semplicemente, prima di allora, non era mai esistito e si propagava sull'onda sonora della sua musica jazz. La vera Arte ha un mondo dentro che vuole giungere a tutti. Quando fui in una fase embrionale del mio pensiero creativo, spesso mi chiedevo se la gente avrebbe apprezzato le mie opere. Allora cercavo conferme. Spedivo i lavori agli amici. Poi, scrivendo, ho maturato una mia consapevolezza. Non ho più chiesto pareri a nessuno. Se giungono dei feed-back, essi sono ben accetti, altrimenti va bene comunque, anche se si lavora in perfetta solitudine proiettando il proprio mondo nel cosmo. Bach era solo, in Turingia... Qualcuno apprezzerà sempre ciò che scrivi, altri no, ma questo è perfettamente normale, è inerente al senso estetico che ognuno ha, a ciò che va ricercando in un elaborato, a quali esperienze di arte egli abbia fatto. C'è qualcuno cui non piace Eddie Vedder, che io considero un artista sublime. Ci sono persone a cui "2001: Odissea nello spazio" non ha detto nulla, ma non per questo i creativi debbono arrestarsi. Io sono profondamente convinto del fatto che non si faccia arte per il plauso degli astanti, me lo ripeto da anni. Si crea, dalla materia inerte, per una ancestrale esigenza di espressione. Mi auguro di avere qualcosa da dire. Spero di trovare gli strumenti per dirlo. Dovrò vivere esperienze, però. Nutrirmi di vita, che tocchi qualche corda interna capace di brillare in una vibrazione emotiva in grado di diventare pensiero, dopo essere stata immagine. Senza eventi della psiche non ci può essere arte, almeno per me. Alle volte basta osservare una tazzina di caffè, per vivere un'esperienza da scrivere. L'occhio deve essere pulito, altrimenti non c'è introiezione di alcunché. Occorre poi silenzio. Far scendere il vissuto nel proprio mondo interno, liberandolo dalla zavorra del caos infernale che c'è fuori e che ci impedisce di ascoltarci con meticolosa attenzione... Quando il sistema decide una cosa aberrante, tu canta. Scrivi una lettera ad un amico, invitandolo a mangiare a casa tua. Manda un messaggio pieno d'amore alla tua compagna... Telefona a tuo figlio. È in atto un cruciale scontro fra chi semina il male e chi vuole vivere in armonia su un'isola greca. Occorre schierarsi. Non si può più temporeggiare. Forse questo mondo, così come lo conosciamo, finirà e ne nascerà un altro pieno di bagliori. Per quell'epoca urge riscrivere la lingua con cui esprimiamo il nostro universo affettivo, le nostre speranze, la nostra visione... Sogno che giovani madri possano ninnare i propri pargoli al ritmo dell'Inno alla gioia di Beethoven, libere, in un pianeta risanato, guidato da vera intelligenza. Tutto quello che stiamo vivendo di brutto è legato a qualche sorta di patologia psichiatrica, su larga scala. Urge debellarla! I cattivoni che regnano sulle sorti di sette miliardi di persone sono un quadro patologico a sé, come ha detto Vittorino Andreoli, noto psichiatra, in una intervista. L'Umanità non ha fatto ancora i conti, in modo definitivo, con chi umano non vuole essere, cagionando l'infelicità altrui... Quanto lavoro c'è da fare! Sarebbe bello cominciarlo in questo 2019! Da domani mattina... Otto secoli di capitale e siam messi così. Non immagino le condizioni di vita umana per il suo primo millennio... Facciamo arte per esprimerci, dinamica essenziale per l'essere umano. Facciamo arte per provare a trovare una luce nell'oscurità. Facciamo arte perché senza, il mondo sarebbe uno sconfinato codice binario per uomini macchina che spostano capitali lungo ogni latitudine costantemente, nell'arco delle 24 ore di un giorno. Facciamo arte perché il mondo non può essere affidato solo a chi esercita il potere per la vuota brama di potere... In questi primi giorni del 2019 ho avuto modo di riflettere e sono giunto ad alcune conclusioni. Gran parte dell'Umanità si merita il sogno e non è vero che è malata: è stata indotta ad ammalarsi. Così annaspa. Cerca, come può, una soluzione ai propri problemi. Gioca d'azzardo alle 7 di mattina perché crede che se vince qualche soldo può stare bene. Molte persone sono state obbligate a diventare tossiche, vittime delle più disparate dipendenze. Non è stato loro fornito un valido aiuto. Abbandonati, hanno provato ad arrangiarsi. L'intervento della sana Psicoterapia comincerebbe a delineare una soluzione per un sacco di persone, che, dal 2007, anno dell'esplosione dei mutui subprime statunitensi, hanno visto brutalmente forze esterne alla propria volontà espropriarli di tutto, perdere la casa, non avere i soldi per le bollette o la cena del proprio figlio. Miracoli del Neoliberismo... Le persone non sono cattive. Vogliamo tutti un abbraccio da una persona cara. Il bacio di un amico. La gente è solo disorientata: non sa cosa l'aspetterà il mese prossimo, sul piano della realtà e brancola nel buio. Per tutti questi motivi è quanto mai essenziale la narrazione. Fissare dei momenti. Trovare un bel sinonimo quando si scrive una lettera ad un caro... Io vi auguro che il vostro 2019 sia un anno di luce. C'è un grande premio per chi non teme di stare in silenzio, si muove con una placida lentezza fra le mura del proprio castello e sperimenta la gioia di sentirsi una persona, con visione certa, mano ferma e un inaffondabile ottimismo, che lo rende consapevole di quanto questa Umanità sia degna di un futuro radioso... Buen viento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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