C'erano i girasoli, quella mattina, a Battiferro, in provincia di Terni, nella ridente Umbria rigogliosa. Ero con mio figlio, a passeggiare. A rivederlo ora, quel campo, sembra una visione, proprio mentre l'autunno avanza e i colori sbiadiscono in fretta. C'era un sole imponente, in quei giorni di festa, fra camminate, cene succulente e acqua nella quale immergersi lieti. Tutte queste cose è la mia Umbria, con i suoi castagni, le sue viti e quegli uliveti che mi danno l'impressione che tutto sia quiete, intorno a me. Tante le immagini. Molti i momenti da ricordare. Solo ora scrivo di quei girasoli, perché il ricordo ha viaggiato dentro di me ed è tornato alla mente. Stamani consegno al vento il brano musicale che state ascoltando, dopo essere entrati in questa pagina. Una foto di un campo, una musica ispirata ad essa e qualche parola a commentare... I miei suoni sono sempre andati di pari passo con le mie parole, cercando io spesso di trarre qualche spunto dalle immagini che la mia compagna molto spesso immortala, nelle nostre gite. Con questa composizione musicale sono ufficialmente nella nuova era della mia vita, essendo stato traghettato fin qui dalle migliori intenzioni. La musica è sperimentale: ospita strumenti classici e del rock, con una coda affidata agli archi. C'è un uso delle armonie che nasce dallo studio di antiche strutture, che ora vengono usate solo in alcuni ambiti, come quello jazzistico e l'avanguardia. Sento che il mio stile si stia maturando, come l'uva ad agosto... Percepisco quanto, quello che compongo, sia frutto delle mie esperienze. Ho qualcosa da dire e scelgo come, con quale forma esprimerlo. Oggi qui, nella ridente campagna bolognese, c'è il sole, che mi fa pensare a quei girasoli. Un arco temporale si è concluso, aprendo le porte ad un autunno di trasformazioni. Gli alberi del viale sono vivi, nei loro colori. La composizione "Girasoli" muove da un concetto di tonalità dilatato, nella parte orchestrale, mentre nella sezione rock è stabile attorno ai dettami del rock progressive. La coda degli archi la sento vicina al mondo delle composizione tardo ottocentesche, in primis nella tensione e poi nella scelta dei suoni. Farò tutto lentamente. Cercherò di vivere le mie giornate con letizia.
Buon vento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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