Buonasera, Viandanti! Sono tornato da poco nella ridente campagna bolognese, dopo un piacevole soggiorno in Umbria. Come state? Mi auguro che la vita vi arrida. Sono stato a Terni, dove sono nato e ho avuto modo di riflettere sul luogo dove la mia vita è cominciata. Scrivo: "È iniziato tutto qui. Questa casa è piena di ricordi di suoni, voci, parole. Le esclamazioni di mio padre, la gioia che comunicava nel vedere suo figlio. Sono trascorsi più di quarant’anni e questa dimora sembra avere strati di emozioni attaccati ai muri. Sono davvero colpito dalla rimembranza. Salendo le scale, mi sembra ancora di sentire la voce di mia madre accogliermi in casa, mentre io avanzavo in cucina per depositare la spesa fatta sul tavolo. Questa casa è il nettare del vissuto di una famiglia, delle sue speranze, delle sua paure, di come ha cercato di vivere al meglio delle proprie possibilità. Ed ora che sono solo, in questo appartamento, mentre la mia musica si diffonde dalla scrivania su cui trascorsi attimi infiniti di scrittura e rielaborazione del mio primo racconto, mi sento bene, attraversato dalla consapevolezza di una vita che scorre e si rinnova. Ho dovuto fare tante cose, in questi ultimi 6 mesi. L’esistenza di mia madre si è trasformata radicalmente, io ho dovuto assumermi delle responsabilità giuridiche ed umane. Il mio ritornello va. La composizione mi accompagna. La musica è in me. Vivo scampoli di riflessione, che mi giungono a tratti, mentre faccio le cose più disparate. Vorrei fissarli, scriverli, ma durano il tempo di un battito di ciglia, per lasciarmi fra le mani delle mie conclusioni. Ho visto gente perdersi, in questi anni. Altri raccogliere i frutti amari di una condotta illogica e frustrante. Io sono oltre... Non mi interessano le psico-patologie altrui... So di dover rimanere forte e stabile nel mio cammino. Pian piano, a pezzi, il mosaico si è disvelato: chi non ha operato le giuste scelte, per la costruzione sana della propria identità, si è inevitabilmente perso. O si sta perdendo. O sta trovando nuovi artifizi per non affrontare l’unico cammino che esista: quello verso la gioia collettiva della tribù umana. Un tempo ero io quello particolare. Ora cadono a pezzi le loro vite, ma cercano inesorabilmente di fingere che tutto sia ok. Io non li giudico, ma quando anni fa, io ero alla ricerca del vero bene, loro temporeggiavano, e quando hanno cominciato a ricercare, io ero già altrove con la mia nascente identità di artista. In questi giorni, ho scritto molto. Musica, perlopiù. Come dicevo, i pensieri erano leggeri e scomparivano dietro di me in un attimo. Ho composto una nuova raccolta di brani musicali. Inoltre, ho inaugurato una canzone. Ultimamente mi attrae l’idea della voce umana sopra alle mie armonie. Vedrò che uso farne. Sono giunto alla conclusione della mia vacanza umbra, lieto, pieno di colori e sapori, calmo. La mia vita è anche qui, fra queste colline, dacché è qui che sono nato, dove ora si trovano i membri della mia famiglia, cui sono legato da profondo amore. Il tempo è trascorso fra una faccenda e l’altra. Le cose da fare sono sempre molte. Le valuto in una scala di priorità: ciò che è importante ed essenziale subito, il resto più tardi. Credo di aver imparato a muovermi. Sono diventato uomo. Mi tengo nettamente alla larga da tutto ciò che non compete al mio sentiero. Non voglio interferenze. Non permetto a nessuno di distogliermi. In Emilia, mi attende la mia compagna, che è Musa, che è la donna cui penso quando cucino uno stufato nuovo per cena... Io non ho mai resistito al cambiamento. Io mi sono trasformato perché altrimenti sarei morto tanti anni fa... Poi è arrivata lei, la donna più intelligente e simpatica del mondo, e ha deciso di scegliermi come suo compagno e da lì è iniziata una nuova storia, costellata di vittorie significative. Non ho mai inteso far del male a nessuno, anche quando il male si è abbattuto su di me e avrei avuto il diritto di odiare il mondo. La mia vita è cominciata 10 anni fa. Tutto quello che c’è stato prima ha rappresentato la gestazione. Sono un uomo buono. Sento il dolore degli altri, so quanto questa Umanità aspiri a qualcosa di diverso per i propri figli. Questo regno del male non potrà durare in eterno. Ci sarà la Rivoluzione. Occorre capire quando e con chi". Domani, di sicuro, avrò modo di elaborare il vissuto di questo mio viaggio alla ricerca della Bellezza. Buon vento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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