Caro diario,
Stanno succedendo tante cose. Si manifestano accadimenti importanti, eclatanti, nella loro portata ed altri piccoli, legati al quotidiano, ma comunque veri. “La realtà prima di tutto” diceva una mia cara amica e non vedo come darle torto, alla luce di ciò che vivo a 44 anni. Sto ascoltando una mia composizione, che forse mi porterà in un nuovo luogo, o mi farà rimanere saldo nel mio habitat. Tutte le persone del mio nucleo combattono. C’è sempre qualche problema da risolvere e, proprio per questo, occorre imparare a godere della bellezza della giornata fra un ostacolo e l’altro, nelle pause, mentre si assapora un buon tè. Tutto è precario e un po’ questo mi inquieta, ma dinamiche superiori alla mia volontà dettano legge. A noi non resta che provare a navigare nel modo più sicuro possibile, rimirando il fascino di onde e tramonti… Esiste un codice, nel nostro giardino interno. Una complessa architettura che vuole venire alla luce. Dobbiamo aiutarci a modulare la nostra armonia con essa. Operate le giuste scelte, amando nei gesti quell’antica voce, non possiamo far altro che sperare di star bene. Alle volte mi chiedo: “Sto facendo tutto bene?” e mi rispondo: “Mi sto sforzando di essere il meglio che posso”. Ognuno ha il diritto di tentare di essere ciò che è nelle sue possibilità, nessuno escluso. Io so di aver imparato ad amarla questa mia vita, che ho costruito dalle fondamenta all’ultimo particolare delle tegole del tetto. Ora sono curioso di vedere dove porterà questo sentiero intrapreso 10 anni e mezzo fa. Buon vento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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