Non mi hai mai giudicato. Sei stata sempre al mio fianco, fiera del tuo amore. Nei frangenti più dolorosi, hai camminato con la speranza che la tenebra si sarebbe dileguata. La tua grazia ti ha sorretto, incrollabile. Oggi mi doni la più sublime delle verità: la nostra vita è bella. Il tempo trascorre con letizia, fra parole e suoni. La mente crea. Il corpo danza. La voce canta. Non potrei desiderare gioia più grande. Sei l'approdo. La conclusione di una ricerca e l'inizio di una nuova. La tensione verso l'infinito, che, a volte, è proprio a due passi di distanza. Decidesti di scommettere su di me. Come lo scultore, hai visto l'opera finita dentro un ammasso uniforme di materia. Ora sono tuo. Prendimi la mano. Marciamo insieme per sentieri di luce. Non ti ho mai giudicata. Sono rimasto lì dov'ero, insieme a te. Vivevo l'amore più grande della mia esistenza e ne ero consapevole sempre di più. Nelle tempeste, ho resistito come ho potuto, senza mai metterti in discussione. Ho stretto i denti, sperando in un domani migliore. La mia vitalità, mai doma, mi ha tenuto in linea di galleggiamento, quando tutto sembrava parlare la lingua del male. Stamani accolgo, dopo attenta riflessione, la coscienza tanto bramata: la nostra esistenza è continua ricerca e noi faremo in modo che essa non si estingua. Gli attimi si susseguono candidi, nella successione delle cose da vivere. L'anima avverte il desiderio di forgiare nuove forme, con contenuti originali. Le mie membra anelano a te. I suoni della mia bocca si mescolano col nettare del tuo nome. Sono un uomo lieto. Ho attraversato l'inferno prima di starti accanto. Sei la Musa. Il termine cui tendere con costanza e l'incipit di una nuova Sinfonia. A tratti, mi sembra di non poter essere più felice. Ho deciso, un secolo fa, che tu saresti stata la mia compagna. Mi sono perso nel tuo sguardo lirico, dentro quelle tue piccole mani che sanno di buono. Ogni giorno, ho ritenuto che saresti stata la donna che avevi sempre sognato, e, passo dopo passo, ti sei trasformata in una creatura scintillante. Ti ho vista nei segni che lasciavi dietro di te, come fiori di loto. Ora sei mia. Afferrami. Muoviamoci nella direzione di un mondo altro, che è già nelle nostre case. Chi ci leggerà, procederà verso di noi. Tanto tempo fa, se mi avessero detto che avrei vissuto un'epoca di gioia, non ci avrei creduto. Poi sei arrivata tu, in quel lido ameno, dopo la tempesta e mi hai tratto in salvo... Noi siamo le nostre prime volte, come dici sempre tu. Sei la carezza più dolce. Il bacio più profumato. Il sorriso più conturbante. Ci si salva nel rapporto. Amore risveglia Psiche...
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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