Buongiorno, Viandanti! Come è stato il vostro risveglio? Stamani, sto riflettendo sulle speranze che ognuno di noi ha, quando sta per cominciare un nuovo anno. Come vi immaginate il vostro 2019? Io, a dire il vero, ancora non me lo so raffigurare, ma ho una certezza: proverò in tutti i modi a stare bene ed essere felice. Stavo leggendo, in questi giorni, alcuni pensieri in rete e devo dire che mi hanno fatto bene, dacché rispecchiano quello che penso da tempo, ossia l'opportunità, operate le adeguate scelte, di poter essere lieti. In fondo non è così difficile. Ci vuole coraggio, sì, ma, alla fine, c'è un premio. Ad esempio, è fondamentale evitare di circondarsi di persone che ci succhiano l'energia vitale, coloro che sono dediti alle lamentele, gli invidiosi, i negativi in genere. Meglio stare da soli, davvero. Ad un certo punto, si scopre che la propria condizione di isolamento non è poi così male. Non si può stare con gli altri per bisogno. Occorre costruirsi, per poi condividere la propria completezza. Usati questi accorgimenti, la vita inizia ad arriderci. A me è successo. Ho eliminato tutte le relazioni tossiche. Sono diventato invisibile. Ho dedicato tutta la mia intelligenza alla trasformazione dei mie rapporti in elementi di luce. Ora raccolgo i frutti del mio lavoro. In questo 2019, mi auguro che le persone della mia vita evolvano sempre di più verso quel traguardo di creature luminose di cui ho tanto scritto nel mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", che sto perfezionando, come forma, per renderlo un ebook piacevole da leggere. Occorre resistere alle mareggiate e recuperare, dopo un po', la propria forma originale, proprio nel significato del termine "resilienza" che è stato fortemente indagato negli ultimi tempi, da un punto di vista psicologico. Urge smetterla di avere paura di stare soli! Cosa ci può capitare di male se ci allontaniamo dalle consuete frequentazioni? Nulla. Magari trascorreremo pomeriggi a sentire la radio e sorseggiare un buon tè... Magari avremo tempo per riflettere... Magari conosceremo qualcuno che ha qualcosa di nuovo da dirci... I percorsi verso la sanità sono molti, ma tutti hanno in comune questa prerogativa: occorre volersi bene, sempre, in ogni istante e porsi in ascolto della propria interiorità, che non ci è nemica, ma madre amorevole. Occorre conoscersi. Accettarsi nella propria finitudine. Risvegliarsi. La mia vita, come dico da tempo, è cominciata dieci anni fa, dopo un lungo percorso di accettazione. Mi sono messo a servizio di me stesso, e ho incontrato l'amore della mia vita, con cui affronto l'esistenza da dieci anni e mezzo. Io posso testimoniare che ci si riesce. Che non è vero che si è destinati a soffrire. Certo, bisogna lavorare duramente su se stessi, l'identità non scende dal camino come i doni di Babbo Natale! Io auguro a tutti che il 2019 sia l'anno della consacrazione dei vostri Sé buoni interni... Buen viento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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