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Oggi scrivo per comunicare l'uscita del mio nuovo album su Bandcamp, un sito specializzato in musica. Trovate la mia opera qui Sono fiero del mio operato. Ho impiegato tutta la vita per giungere a queste note... Un percorso durato più di 40 anni. Una speranza di saper costruire, che non mi ha mai abbandonato. Come scrivevo ieri, "Monolith" è un concept album, ovvero verte intorno ad un concetto, una narrazione, una storia. Mi sono sempre augurato di poter giungere a questa condizione di sostanza formale. Ho sempre sentito che i contenuti, che esprimevo, avrebbero potuto essere condivisi da tante persone alla ricerca di qualcosa di nuovo e diverso. Sto creando da dieci anni, da quando ho scritto il mio primo racconto, che mi è stato poi pubblicato da Simonelli editore. Sono nel mio flusso. Vivo all'interno del mio codice. Rimango vigile. Capto. Oggi è un bel giorno perché la mia musica non è più solo nel mio studiolo, ma là fuori, nel mondo, dove è giusto che sia. Ho mangiato sale per anni, per giungere alla condizione di saper comporre suoni in partitura. Non mi sono mai arreso, nemmeno quando lo sforzo dell'intelletto è stato massimo e sembrava strapparmi le carni. Ho resistito. Non è stato facile scrivere, per me. Oltre dieci anni fa, ero giunto alla condizione di fagocitare tanti contenuti di rara bellezza, ma non riuscivo ancora a metterli in connessione, per fare di me un creativo. Poi, una notte, scrissi, su un block-notes, una frase, mosso dall'ispirazione: "Mi chiamo Itzhack ed ero un bambino normale. Sono figlio delle risa di un Dio dissidente venduto allo stato". Quello fu il primo La della mia creatività. Nel 2008 pubblicai il racconto. Subito dopo la vita cominciò ad arridermi. Fino ai giorni nostri, quando lotto affinché ogni lettera, ogni nota, sia al posto giusto nelle mie creazioni. È stato scosceso il sentiero, come una rigogliosa salita su per le pendici di una collina umbra... Ora posso ammirare il panorama, la visione del tutto, come intendono i greci. Sono nella condizione di ascoltare la mia creatività, che è giunta ad una maturazione notevole, proprio grazie alla composizione di "Monolith", che è la summa, il compendio di tutto quello che io desidero comunicare con la mia musica. Non intendo mollare. Ho trascorso una vita a comprendere quale dovesse essere il mio ruolo nel mondo ed ora lo conosco: sopra una rupe, dall'alto di una collina, ad osservare le dinamiche del cosmo, fatto di uomini, donne e bambini. "Monolith" è il primo album della Nuova Era di Luce, che canto nel mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", con vigore ed attenzione. C'è bisogno di suoni nuovi. Parole gentili eppure forti. Nuove architetture di pensiero. Non mi stancherò mai di pensare che un mondo altro sia possibile. "Monolith" appartiene a quella dimensione innovativa del concetto stesso di Psiche. Narra una storia di vittoria. Invita l'individuo a diventare un monolite. Ci saranno tempeste, ma la consapevolezza di voler star bene non dovrà abbandonare gli esseri umani. Tutto questo è "Monolith", il disco che avrei voluto scrivere da sempre... Non arrendetevi mai. C'è così tanta Bellezza in giro per il pianeta... Come detto, trovate "Monolith" qui Buon vento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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