Sono sempre stato attratto dal colore dell'argento. È il colore di molti flauti traversi moderni. È una realtà cromatica intimamente elegante. Ieri stavo scrivendo un brano musicale intitolato “Silver”, “Argento” e sono stato colpito dalla scelta di alcuni timbri. La composizione, così come si è plasmata, ha forza e un certo stile, che la rende particolare. Ci sono parti moderne e unità che si rifanno al mondo tardo romantico. Ad un certo punto ci sono gli ottoni, vigorosi, struggenti. Dalla musica emerge un grande amore per la vita, quello che mi sento scorrere nelle vene da quando sono rinato, dieci anni fa. “Silver” reca con sé un portamento enigmatico, perché ogni essere umano è un codice, che va interpretato. Sono grato alla vita. La mia Arte non è altro che trasformazione. Mi sento nella condizione di sperimentare. Sono trascorsi gli anni e il mio mondo si è arricchito. Frequento sempre meno persone, ma questo lo considero parte del mio disegno di artista che non può sopportare l’oscena rappresentazione dell’idiozia becera. Un giorno, tutto questo male che opprime il genere umano, semplicemente, non esisterà più… Queste sono le cose che intendo trasmettere con le mie composizioni, in segnali sempre più nitidi. Nella mattinata, ho poi avuto modo di occuparmi di un nuovo brano, intitolato “Signals”, “Segnali”, cui ho dedicato le mie dissonanze preferite, suscitando, nel tessuto musicale, un'atmosfera di tensione che non si stempera fino alla fine. Le nuove composizioni fanno parte di un progetto coraggioso, che è virgulto delle recenti conquiste che ho vissuto. Ve ne parlerò al mio ritorno dall’Umbria. Ancora una volta, comunque, parole generano suoni e manifestazioni acustiche partoriscono lemmi. Non riuscirei a fare a meno di questa corrispondenza biunivoca. La mia giornata vibra in questa modalità. Il tempo è denso. Le ore ardono nella costante ricerca di segni d’arte originali, che siano me. Non mi stanco di esperire. Sento che sto progredendo. Prima di dieci anni fa, non mi sarei mai immaginato traguardi come questi. È lo stupore della vita, che germoglia… Ora sono nel silenzio. C’è un grande dono per chi non molla e cerca un modo di vivere degno. Buon vento, Marineros!
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RoytanSono in ricerca. Non conta quanto sia forte la tempesta. Conta la speranza di farcela con le proprie risorse. Archivi
Luglio 2019
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