Tutte le volte che sono morto. Tutte le volte che ho sperato. Tutte le volte che un destino avverso mi toglieva il respiro. Tutte le volte che non ho indietreggiato. Tutte le volte che non mi sono addormentato. Tutte le volte che cercavo. Tutte le volte che ho disperato. Tutte le volte che ho invocato il tuo nome. Tutte le volte che sono naufragato. Tutte le volte che mi hai cicatrizzato le ferite. Tutte le volte che ho pianto al buio. Tutte le volte che mi sono trascinato. Tutte le volte che ho rischiato. Tutte le volte che ho gioito. Tutte le volte che mi hai abbracciato. Tutte le volte che mi sono rialzato. Tutte le volte che sono rimasto in silenzio. Tutte le volte che avrei avuto qualcosa da dire. Tutte le volte che mi dilaniavo. Tutte le volte che ho sussurrato parole. Tutte le volte che mi sono illuso. Tutte le volte che non mi hai abbandonato. Tutte le volte che ho visto tutto con chiarezza. Tutte le volte che mi hai tenuto per mano. Tutte le volte che avrei voluto essere. Tutte le volte che un dolore mi straziava. Tutte le volte che sei venuta a prendermi. Tutte le volte che il caos si manifestava. Tutte le volte che non riuscivo ad essere me. Tutte le volte che sei stata sul mio petto. Tutte le volte che mi hai sorriso benevola. Tutte le volte che si rinnova il nostro Amore. Tutte quelle volte sono in me ed appartengono al mio Io inviolabile… Vetusta Nursia L’aria fresca del mattino lo avvolgeva, di ritorno da un meraviglioso viaggio, nel quale si era riallineato con l’Universo. Osservò i fiori dell’iris, sorridendo per la loro Bellezza. Chiuse gli occhi e immaginò la sua compagna nuda, sul letto di una camera d’albergo nella sua terra, l’Umbria. Lei aveva fatto la doccia mentre lui l’aveva aspettata nudo sul letto, dopo essersi lavato. Lei lo raggiunse con la sua maglia bianca, e si mise sopra di lui, a cavalcioni. Lui le sorrise sussurrandole quanto lei fosse bella e lei gli sorrise. Fecero l’amore e fu tutto bellissimo, ogni singolo gesto dettato da passione struggente, come lui aveva desiderato. Dopo 15 anni, il loro amore era cresciuto, la reciproca compenetrazione era totalizzante, i loro due respiri vivevano all’unisono. Due cuori che battono come uno solo. Erano tornati da un soggiorno splendido, alla riscoperta degli altopiani umbri, nei quali avevano toccato con mano la gioia. La felicità di sentirsi parte di un tutto. Il giubilo con cui sperare di far parte di una Umanità finalmente lieta dopo tante prove. Lei era stata contenta con tutte le fibre del suo corpo. Lui aveva osservato la Bellezza della Natura immortalando qualche scorcio con diverse fotografie. Avevano mangiato un panino davanti alla maestà di Castelluccio di Norcia, dopo aver parlato a lungo con una ragazza del posto che gli aveva spiegato accuratamente il fenomeno della fioritura dell’altopiano. Non gli mancava nulla. Al sole e al vento, belli, puliti, fra le mani amorevoli di Madre Natura che li aveva accolti con letizia. Il cielo era mutevole. Sembrava di stare in una Highland scozzese. Le ombre si allungavano a dismisura sopra le colline e la montagna, creando sfumature cromatiche davvero maestose. Tutto era verde, intorno a loro e la montagna, solenne e silenziosa, aveva ancora tracce di neve, che si protraevano candide verso la valle. L’uomo era lieto. Ancora non sapeva che quella sarebbe stata l’ennesima conferma del suo rapporto con lei, che viveva di Bellezza, come una vera e propria Musa. Tutto era euritmia in lei, ogni cosa stava diventando eutimia in lui. Stavano vivendo un’altra delle loro consacrazioni, in un prodigio che si stava sviluppando da 15 anni, senza soluzione di continuità. Nel vento il messaggio che si diffondeva in tutto l’altopiano, con cui Madre Natura sussurrava speranza, contro gli abomini degli alienati disumani. Tutto in lei era armonia, lui la sentiva cantare e sorrideva di quel suo timbro caldo e rotondo da contralto. Il Sole li baciava, recando quel calore disarmante che tanto era mancato in due anni di Schizodemia, con cui i governanti avevano scisso le menti dei più. Forse c’era una Possibilità. Forse non tutto era andato perso. Forse l’Umanità avrebbe innalzato al cosmo il suo canto più sentito e sublime, rivendicando la propria innata Bellezza, nel desiderio ancestrale di Libertà, che non si può comprare al mercato. C’era un’aria che leniva le sofferenze di un popolo che aveva patito le restrizioni insane di due anni di governi assurdi. Lui aveva preso il sole ed in quel momento il suo incarnato era rosso. Lei aveva mangiato un dolcetto della zona. Vetusta Nursia, l’antica Norcia, era incantevole, nel suo verde bottiglia delle colline intorno. Avevano comprato del buon pane umbro e prodotti tipici locali. Non si stancavano mai di prendersi per mano e scherzare. Lui amava prendersi in giro e lei rideva con gusto. Lui l’ascoltava nelle sue disamine, sempre analitiche e profonde, improntate allo spirito della Verità e giustizia per tutti. Era per questi motivi che lui l’amava sconfinatamente e intendeva non deluderla mai. Lui immaginava già come sarebbero stati da anziani, con la loro casa, il giardino e tante opere dell’ingegno da leggere ed ascoltare, nelle ore liete della sera. I due comunicavano tanto, con le parole, gli atti, i sorrisi, i giochi che facevano per sentirsi ancora bambini spensierati. Erano stati due anni duri, per ogni persona che avesse un retto sentire. Due anni in cui si era rischiato di perdere tutto, compreso l’equilibrio psichico. Lui aveva sempre in mente lei, anche quando erano distanti fisicamente. Lei era il suo faro nella tempesta. Il suo approdo felice, la sua oasi. Lei era forte come una quercia, mentre lui aveva imparato ad essere tetragono, grazie a ciò che lei gli comunicava. Lei si sentiva diversa e lo erano entrambi. Non asserviti ad un progetto criminale di dominio delle persone. Lontano dalle mode. Refrattari ad ogni richiamo maliardo del sistema. Lei gli mise una mano sulla gamba, mentre guidava e fischiettava un motivo alla radio. Lui comprese che quello fosse il momento più bello della sua vita. Lei non lo deludeva mai. Si può essere felici con una pandemia e una guerra? Sì. Lo si può essere se nel proprio giardino interno non si lasciano entrare messaggi di morte. Si rimisero in viaggio, alla ricerca di un buon olio d’oliva umbro e lui giurò a se stesso di rimembrare come era stato travolgente fare l’amore con lei e sentirla sussurrare parole di puro desiderio…
Questo lettore utilizza i cookie in conformità con la nostra politica sui cookie. Potremmo raccogliere dati sull'utilizzo a fini di analisi. È tua responsabilità rivelarlo ai visitatori di qualsiasi sito in cui incorpori il lettore.
Il primo Movimento, reca il sottotitolo “The day”, “Il giorno”. L’indicazione metronomica è “Larghetto, con vera passione. L’attimo della rivelazione del proprio vero Sé, in rapporto con l’altro”. “My lady’s breast - Portrait of an invisible” è un adagio struggente, col quale io intendo proclamare il mio canto all’Universo, dopo aver scoperto, negli ultimi 15 anni, l’amore, che tutto risignifica. Il titolo è una definizione che è maturata negli anni e ci sono molto affezionato. Un giorno, non ci sarà più il nuovo ordine mondiale. Le persone fischietteranno in bicicletta e gli invisibili saranno lieti, nell’amore, nell’amicizia, nella possibilità di far bene insieme a tutti coloro che vorranno una Nuova Era di Luce. Il secondo Movimento reca il sottotitolo “Dopo la guerra, non si è più uguali” e l’indicazione metronomica è “Con forte spirito, drammatico”. Per tutti quelli che sono stati al fronte di una guerra terribile in cui un nemico assai forte aveva l’intenzione di ucciderli. Dopo il conflitto bellico, per salvarsi occorre giungere ad un nuovo stato del proprio Sé, rivelandosi nuovi, in grado di percepirsi diversi da come si era prima, senza mai tornare indietro. Per questo non si è più uguali. Una guerra lurida insidia il benessere dei figli più belli dell’Umanità, lo stigma tenta di annichilirli, ed è un prodigio tornare a casa sani e salvi. Parlavo giorni fa con la mia Compagna ed è venuta fuori la parola “Fronte”, che ha ispirato queste note. Il terzo Movimento reca il sottotitolo “La fuga dopo l’ostracismo e il Sé”. L’indicazione metronomica è “Mosso, agitato, come una lotta intrapsichica”. Per tutti quelli che sono fuggiti dopo aver subito lo stigma, sono cresciuti e hanno raggiunto la piena realizzazione della propria identità. È una odissea. “Odyssey” è anche un profumo che mi piace molto, quindi lego questi pensieri ad una precipua percezione olfattiva. Ora molte persone sono vittime di ostracismo, specie negli ultimi due anni e questo mi addolora, sebbene io ritenga che, dopo questo periodo nefasto, giungerà la luce che squarcerà le tenebre e le persone saranno considerate tutte cittadini del mondo, senza più distinzioni. Il quarto Movimento reca il sottotitolo “Il trionfo della bambina”. L’indicazione metronomica è “Andantino, solenne, come l’atto eroico della lotta contro chi ti vuole uccidere”. È con le parole che la bambina risponde all’orco, contrapponendo, alla cieca furia psicotica del mostro, il proprio raziocinio e il senso profondo della Verità, che non teme, non indietreggia e non si lascia scalfire. In questo momento, è necessario mantenere la calma. Ghiaccio e sangue freddo, per affrontare le sfide del futuro. “L’orco e la bambina” è una musica sulla dicotomia fra il nuovo ordine mondiale e l’Umanità, vista come una bambina innocente. Non possono vincere loro. Il Genere umano non si merita di diventare schiavo per i prossimi secoli. Se vincerà il Transumanesimo, noi saremo condannati a vita. I nostri figli saranno servi e non ci sarà più alcuna speranza per nessuno. Questa Sinfonia è parte integrante di una colonna sonora, che sto scrivendo dall’Aprile 2019, dopo aver pubblicato il mio primo romanzo “Musa - Pensieri di un artista”, da cui ho tratto ispirazione per l’opera che sto elaborando. Sono accadute molte cose da allora. La mia Compagna ha affrontato il lutto della morte di sua madre, è scoppiata la Pandemia, che si è rivelata una Schizodemia, in quanto ha scisso le menti dei popoli occidentali ed ora siamo in guerra, nel modo più lurido immaginabile. Se mi guardo indietro, non so davvero come abbia fatto a resistere. Nel primo lockdown ero solo, perché non potevo incontrare la mia Compagna che si trovava in un altro comune. Ci hanno fatto soffrire. Nessuno è più uguale a come era nel 2018. Hanno veramente esagerato, dacché sono dei sadici, che vogliono uccidere i fiori belli dell’Umanità, condannandola ad una vita di stenti. Questa Sinfonia intende essere un monito alle future generazioni, acciocché lo schifo che si è perpetrato in questi anni non accada mai più. Forse la fuga non è poi una ipotesi da scartare, sebbene mi torni in mente un verso di una canzone dei Pearl Jam che recita: “Escape is never the safest path”, "La fuga non è mai il sentiero più sicuro". Nonostante tutto sono fiducioso, perché credo nel Genere umano e nelle sue inaspettate riserve di energia positiva, che riemergono dagli strati più profondi dell’individuo proprio quando esso sembra arrancare ed arrendersi. Il Transumanesimo non scherza: stanno tentando di alterare la struttura portante della persona, rendendola più simile ad un automa che ad un essere umano. Stanno giocando con Madre Natura, ma le regole che stanno alla base della Genetica non si possono modificare. Io confido nell’intelligenza delle persone, sebbene molte siano ancora dormienti. Quando è iniziata questa avventura letteraria e musicale era l’Aprile 2019, come dicevo prima e non era successo ancora niente di tutto quello che avrebbe ucciso le menti della gente di lì in poi. Nel romanzo, descrivo dettagliatamente anche tutto quello che fa il sistema, ma mai mi sarei potuto immaginare una baraonda del genere. Un ribaltamento della realtà. Una verità disintegrata in mille rivoli da analizzare per avere un barlume di speranza nel cercare di capire come stiano davvero le cose. La Tv andrebbe buttata nella spazzatura. Ne trarrebbe beneficio la nostra salute psichica. “Pensavo piovesse, ma no che grandinasse” potremmo sintetizzare. Questa musica è per chi non ha mai accettato la versione ufficiale dei fatti, conscio dell’inganno del sistema, che non vuole farti star bene, mai. Devi morire depresso, angosciato, come una larva di uomo, così sarai addomesticato e ben controllabile. Questa Sinfonia è il contrario del Transumanesimo caldeggiato dal nuovo ordine mondiale, dacché inneggia alla Bellezza della Psiche dell’uomo, alla sua intelligenza, alle sue passioni e alla sua capacità creativa, che è, in primis, non nuocere. Si distrugge troppo, al giorno d’oggi. Urge la riconquista dell’atto creativo. Io non mi sarei mai potuto immaginare questo scempio, ma occorre accettarlo, perché la realtà fattuale viene prima di tutto. Questa composizione intende essere un monito, a non valicare un definito limite, dopo il quale si è nella condizione di ferire un nostro simile. Amiamoci. Rispettiamoci. Ascoltiamoci. Sono 3 anni che scrivo quest’opera e non avrei mai creduto che la realtà storica superasse di gran lunga quello che io avevo intuito dell’andazzo generale delle cose. Ho sempre saputo, fin da ragazzo, che i governanti del mondo fossero dei malfattori, ma non mi sarei mai aspettato che, nel 2022, sarebbero giunti a 30 secondi da una guerra nucleare. Scrivo quindi da un nuovo fronte, come tutti quelli che si trovano sulla Terra in questo momento. Quest’opera è fortemente contestualizzata nel presente, è drammaticamente contemporanea, ma non smette di trasmettere speranza. Alla fine, la bambina trionferà, io ne sono sicuro. L’orco è fortissimo, ma non conosce la verità, che splenderà su tutti i tetti delle case, perché, come diceva un tale, non possono ingannare tutti per sempre. Le persone, dopo le batoste, si stanno riprendendo, muovono i primi passi in una terra ignota, che li condurrà ad abbandonare le menzogne, per dirigersi verso una Nuova Era di Luce. Questa composizione è per tutti coloro che ricercano la verità e che non si rassegnano ad una condizione di schiavitù. È una Odissea ma ce la possiamo fare. È tutto in divenire, non hanno ancora vinto, sebbene sembri che ci stiano soggiogando ad una velocità supersonica. Io sostengo ancora la mia idea di una Nuova Era di Luce, che porti prosperità a tutti, nella quale l’uomo non noccia a suo fratello, nel pieno rispetto per l’alterità, che è il nostro specchio, grazie al quale ci riconosciamo esseri umani dotati di atto creativo ed Amore, vivendo passioni sane ed esperienze totalizzanti, fieri della nostra tribù umana.
Architettura romanica Il fuoco dell’immagine. Il calore delle tue mani. La grazia con cui ti muovi, certa e lieta. Il timbro della tua voce rotonda, che si espande in frequenze da contralto. Sei il colore. Il contorno di alcuni pensieri. Il motore della mia Psiche. Un giorno mi raggiungesti in macchina. Mi sorridesti, nella tua infinita tenerezza. Il primo abbraccio, che ti ha portato fin qui, dopo secoli insieme. Gli eventi ci hanno messo alla prova, ma siamo rimasti tetragoni. Siamo fuggiti: un mondo feroce non ci meritava. Abbiamo costruito un regno, nella nostra casa. Ora sei più bella che mai. Suono incantevole e melodia. Accordi i tuoi passi. Non hai mai creato brutte dissonanze. Sai essere Arte, nei piccoli atti del giorno. Hai sempre visto il bello, emozionandoti. Cogli il primo fiore del melo, con sguardo attento, sfiorandolo con delicatezza. Sei la mia architettura romanica in cima alla collina. Ora io ti vedo…
Questo player utilizza i cookie in conformità con la nostra Informativa sui cookie. Potremmo raccogliere dati relativi all'utilizzo per scopi analitici. È necessario informare gli utenti a questo riguardo in ogni sito in cui viene integrato il player.
My lady’s breast - Portrait of an invisible (Rimaneggiamento) “My lady’s breast - Portrait of an invisible” è il centro tematico, formale ed esistenziale dell’intera mia opera, nata nel 2008 ed ancora in itinere. È una musica sull’amore, il mio canto innalzato nella pace verso la mia Compagna, che mi ha risignificato, ed il cosmo, che, ogni mattina, appena sveglio, mi offre la possibilità di conoscerlo un po’ meglio. Il brano è stato scritto, nella sua prima bozza, un anno fa, ci ho lavorato duramente in quei giorni per poi considerarlo finito fino ad ora, quando, riascoltandolo, mi è venuta in mente una serie di modifiche da apportare, così ho deciso di rimaneggiarlo, senza snaturarne l’impianto effettivo. La partitura reca un sottotitolo: “The day”, “Il giorno”, quando inizi a vedere meglio e gli oggetti intorno a te hanno una forma definita, un contorno stabile e colori nitidi, perché forse, prima di allora, il nostro visus non era pienamente efficiente e funzionale. L’indicazione metronomica recita: “Larghetto, con passione. L’attimo della rivelazione del proprio Sé, in rapporto con l’altro”. È in corso, da sempre, una guerra intrapsichica, fra l’evoluzione e la regressione, la tensione verso l’infinito e l’arrocco in posizioni difensive di chiusura, la creazione e la devastazione. Sta a noi scegliere ed una volta operata la nostra decisione, se è quella che conduce alla Luce, è necessario mettersi in cammino lungo quello che poi diventerà il nostro sentiero, per sempre. Una strada splendida che conduce alla piena realizzazione di noi stessi, che non vorremo più essere distruttivi, per nessun motivo. Questa composizione è un canto: sono i suoni che sgorgano dal cuore di un uomo innamorato della sua Musa e della vita. Mi ricordo quel giorno di Maggio 2021, vivevamo con delle restrizioni odiose e in quelle ore stavo riflettendo sulla Bellezza di un accordo particolare, la sesta napoletana, in una Ballata di F. Chopin. D’improvviso, mi spostai in casa, raggiunsi la tastiera e suonai anche io una sesta napoletana, in una tonalità a me molto cara: Re diesis minore. Decisi, provando e riprovando, di aggiungere a quell’accordo una nota alla melodia, che creasse un effetto di dissonanza. Avevo davanti a me il nocciolo di “My lady’s breast - Portrait of an invisible”. Non ricordo quando scelsi il titolo dell’opera, ma anch’esso ha un precipuo significato per me. Il petto della persona che si ama è casa: non ne esiste una più stabile, su questa Terra, con salde fondamenta e splendidi laterizi che disegnano incredibili geometrie. Ritratto di un invisibile perché ci sono molte persone invisibili, che lottano in silenzio, ma quando scoprono l’amore, vengono percepiti e riconosciuti. Coccolati, sorretti ed aiutati a divenire ciò che erano chiamati ad essere fin dall’infanzia: Persone. Dopo aver ritenuto il pezzo concluso per mesi, l’altro giorno l’ho riascoltato e sono stato rapito dall’intuizione di voler aggiungere dei suoni alla successione principale di accordi e, dopo averci pensato un po’, mi sono deciso a farlo. In questo brano c’è un suono, che, nella parte iniziale e nelle riprese del tema, rimane fisso, mentre sotto di esso, le armonie cambiano con regolare cadenza ritmica. Ho lavorato su questo effetto, ho aggiunto altri piccoli interventi e condotto la musica a 9 minuti di durata. Ora mi sono fermato a riascoltare. Sento di aver fatto un bel lavoro. È l’origine di tutto questa musica. Lentamente, gli oggetti, dentro di me, si delineano. Metto a fuoco il mondo circostante. Mi ascolto e processo le informazioni in modo tale da avere una visione chiara. Sono lungo il mio sentiero, dal 2008, da quando una fanciulla mi ha sorriso donandomi il suo meraviglioso mondo. Lotterò per quello in cui credo, come questa musica, che vuole essere liberatoria. Non saprei fare diversamente. “My lady’s breast - Portrait of an invisible” è una composizione musicale militante, dacché combatte per un mondo migliore, di là da venire, in una Nuova Era di Luce. Voglio trasmettere una visione buona, con la mia Arte. Desidero comunicare quanto l’evoluzione sia possibile, per chiunque la voglia. Ora aleggiano su di noi tenebre ancestrali: spinte basse dell’uomo alla guerra, al dominio, all’umiliazione dell’avversario, con i diversi che vengono ostracizzati. Io, dal mio osservatorio, voglio dire no. Non è così che potremo vivere bene, in pace, allegria e benessere, ed attendo fiducioso, con pazienza, di conoscere persone che abbiano i miei stessi convincimenti e la mia medesima brama di un futuro migliore… Un sorriso a chi legge… |
AutoreIn questa era di menzogne, proiettate su scala mondiale, sono necessarie parole autentiche. Questo è il mo messaggio al mondo per una rivoluzione pacifica che ci conduca ad una Nuova Era di Luce. Archivi
Aprile 2023
Categorie |