TANNHAUSER - I PIONIERI DELLA NUOVA ERA DI LUCE
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My lady's breast - Portrait of an invisible

4/30/2022

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“My lady’s breast - Portrait of an invisible” si sta configurando come il brano musicale centrale della colonna sonora che sto curando. È da questo brano che prende corpo il titolo dell’omonimo film di cui sto curando anche la sceneggiatura. “My lady’s breast - Portrait of an invisible”, “Il seno della mia compagna - Ritratto di un invisibile” vuole essere la storia di un diverso che finalmente trova la sua identità precipua nel rapporto con la propria donna, il suo posto nel mondo e genera un rapporto non distruttivo con la realtà che lo circonda. Di questo brano posso dire che il suo titolo è l’abbraccio con l’alterità carica di significato e significazioni, per cui il protagonista rimane un invisibile ai più, ma non ai propri occhi e a quelli di chi lo ama. Il sottotitolo della partitura è “The day”, “Il giorno”, quel momento di rivelazione che l’uomo, una volta scoperti i suoi Sé buoni, non tornerà più indietro. L’indicazione metronomica è questa: “Larghetto, con vera passione. L’attimo della rivelazione del proprio vero Sé, in rapporto con l’altro”. Questo pezzo ha circa un anno di vita. Ho iniziato a comporlo a Maggio 2021. Ero in casa, ho ascoltato Chopin e mi ha punto vaghezza di provare un accordo particolare, con cui iniziare nuova musica: la sesta napoletana.

Ho provato quell’agglomerato accordale, mi è piaciuto, poi mi è venuto in mente di tenere una nota fissa alla melodia e questo è stato il primo nocciolo della stesura. Questo è davvero l’origine di ogni mio nuovo sforzo, da quando ho pubblicato il mio romanzo, “Musa - Pensieri di un artista”, dopo un grande impegno durante la Pandemia, che ci ha modificato tutti drasticamente. Successivamente, nel corso dei giorni, ho mantenuto la nota fissa alla melodia, accompagnandola con 4 diversi agglomerati accordali. Avevo una struttura, da cui è nata la musica. 

Giorni fa, riascoltando il brano, mi è venuto in mente di aggiungere altri 4 accordi alla successione e l’ho fatto. 

​Ero felice perché quella successione, così come era stata pensata, mi dava grandi vibrazioni di gioia e mi ha reso orgoglioso del mio lavoro. “My lady’s breast - Portrait of an invisible” potrebbe diventare il progetto di una vita, trascorsa alla ricerca del bello e del virtuoso. Questo pezzo rappresenta l’incontro fra due identità, una maschile ed una femminile, che si apprezzano sempre di più nella conoscenza reciproca e diventano una coppia che intende vivere bene, nella dignità. Nello stupore di fronte ad un frutto del melo. Di fronte allo sconfinato oceano. Ho terminato di correggere “Musa - Pensieri di un artista” all’inizio del 2019, poi ho pubblicato il romanzo e mi sono subito messo a scrivere una sceneggiatura che ora, dopo vari rimaneggiamenti, è giunta ad una dimensione complessiva significativa, di cui il tema esistenziale di “My Lady’s breast - Portrait of an invisibile” è centrale, essenziale, dirimente. Questo pezzo nasce da una sesta napoletana. Si sviluppa con una nota unica alla melodia e agglomerati accordali diversi a sostenerla. Ne ho curato già altre due versioni, con il criterio del “Tema con variazioni”, oggi ne presento la struttura base. Questo è il cuore della mia creatività, la radice dalla quale gemmerà un nuovo albero. Sono contento. Ascoltando il pezzo, ho avuto la forte sensazione di essere lungo la mia strada, nel mio sentiero, attraverso la mia anima. Il lavoro è fortemente psicoanalitico e verte intorno alla possibilità che finalmente, dopo aver attraversato il deserto, un uomo possa dirsi lieto, appagato, sinceramente felice. Questo brano intende essere un inno alla vita, quella esistenza che noi ci sforziamo di comprendere e che, alla fine, è sentire la letizia di un abbraccio affettuoso di un amico, della propria compagna, di una madre. A tratti, lungo il percorso della mia produzione, io ho avvertito gioia nel riascoltare delle musiche mie: questa che presento oggi è quella che mi rappresenta di più, in assoluto e ne sono certo. Sono lieto. Ho individuato e isolato il cuore nevralgico di tutto questo lavoro, che è iniziato prima della Pandemia e continua a stupirmi con la sua profondità di messaggio e una forma che ritengo originale. Sono contento perché già sento che queste note diventeranno il tema ricorrente dell’opera. Spero di far bene. In fondo, io volevo solo vivere e dedicarmi alle mie passioni e ci sto riuscendo. Stiamo vivendo un’epoca infernale, sono molti gli interrogativi sul presente e sul futuro. Lascio a chi verrà l’opportunità di decidere quanto possa la mia opera essere esponente di quella Nuova Era di Luce che tutti attendiamo fiduciosi. 

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"Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant".
P. C. Tacito

"Dove fanno il deserto, lo chiamano pace"

​È la malvagità che genera lo stigma. 
Una madre assassina, che non comprende, uccide i suoi figli più luminosi, giudicandoli per sempre in modo negativo ed estromettendoli dalla comunità.
Un mondo orribile, dedito al male, divora le persone.
Fiori belli e fragili, che sono un prodigio del Genere umano, non vengono aiutati a brillare. 
Derisi ed umiliati, subiscono una condanna definitiva: la società li relega ai margini, e in alcuni momenti si dimentica di loro, mentre in altri li perseguita.
Giudicati folli, sequestrati e martoriati nello spirito e nel corpo, saranno già morti per la collettività, che li penserà come anomalie da combattere, il vero nemico.
Un mondo di ipocriti e indifferenti avanza minaccioso.
Una perfidia invidiosa che odia la Bellezza, nelle sue infinite sfumature e combinazioni, e che si nutre del lutto e dello strazio che produce nei figli amorevoli dell’Umanità, ignari, in un primo tempo, del loro destino di diversi, ora è imperante. 
Come una madre crudele, la società uccide i suoi membri più belli, condannandoli alla morte ontica, dacché esige che essi soffrano, per non farli affermare, in quanto essi possono rappresentare un modo diverso di vivere, che non è concesso, nell’era della menzogna globale.
Coloro, che hanno subito lo stigma, sanno di poter vivere al di fuori delle coordinate del sistema, lieti e giocosi, fattivi e creativi, in una dimensione di Bellezza ed armonia. 
Se non impazzisce di dolore, chi subisce lo stigma, presa coscienza del proprio status, sa di poter vivere da dissidente, proiettato in una armonia rivoluzionaria, contro cui il potere ha deciso di confliggere, dacché non ci deve essere musica nell’esistenza di chi ha subito il giudizio infernale di essere considerato un diverso. 
Lo Stato non ti vuole felice. Ha bisogno di un esercito di sudditi tristi, isolati, sperduti, che non comunichino fra loro, ma sopravvivano quel tanto che basti per produrre ricchezza per chi comanda e poi muoiano. 
Lo stigma può essere fatale e chi sopravvive è assai pericoloso per il sistema, perché può rappresentare un modo diverso di vivere lontano dai lustrini del successo di cartapesta, dal dominio dei politici e dalle visioni religiose di chi spera in Dio, generando una maniera di stare al mondo atea, bella, creativa di chi non ha intenzione di disturbare il sonno dei dormienti. 
I diversi conducono una esistenza segreta, clandestina, e non intendono vendere nulla a nessuno. Questa Umanità è molto indietro, come i meloni dell’anno prossimo. 
Forse non si sveglierà mai, oppure si sveglierà quando arriveranno le bombe atomiche. 
Forse moriremo tutti stupidi, come siamo ora. 
Chi ha subito lo stigma, e non è morto, sa di poter vivere in armonia col mondo, quel mondo che non lo vuole, ma che lui non odia, perché un Lucente è chiamato a non odiare nessuno. 
Sono passati anni e ancora penso le stesse cose. Di nuovo mi trovo a vergare queste lettere, ma con maggior vigore, dacché siamo sotto attacco, ora, perché ci troviamo in un regime dove lo stigma è uno strumento nelle mani del potere, usato abitualmente: “No mask”, “No Green pass”, “No vax”, “Pro Putin” sono tutti esempi di stigma, per connotare il diverso che non si è piegato ai dettami del potere e che quindi va eliminato. 
Il caso più lampante si verifica quando danno del folle a qualcuno. A quel punto, quel qualcuno, da un punto di vista sociale, è morto. 
Chi subisce lo stigma è chiamato ad essere un dissidente che viva nella Nuova Era di Luce, per diventare faro dell’Umanità. Sarà deriso. Accerchiato. Annullato dal potere, ma non da se stesso. Per la sua identità di uomo, egli si ama ed ama. 
Chi ha subito lo stigma, è diverso e non può più comportarsi come la massa. Non è invidioso, aiuta gli altri, tiene in considerazione l’alterità in tutte le sue sfaccettature e non giudica nessuno. Egli è davvero un Risvegliato. 
Questo secolo è iniziato con una durezza senza confini. Non è facile vivere. Non è facile mantenere dritto il timone. Molti si sono già persi, altri si perderanno. 
Lo stigma può colpire chiunque: se non fai quello che ti è richiesto dal sistema, esso ti punirà. 
Sono trascorsi tanti anni, ero ragazzo e vivevo come potevo. Non mi sarei mai immaginato che i miei peggiori incubi divenissero realtà, come dall’inizio di questo terzo Millennio. Voglio ricordare a tutti che prima della Pandemia ci trovavamo quasi nella totalità a riconoscere quanto questo sistema di cose fosse marcio. Ora solo fedeli soldati del regime. Tutti ubbidienti, tutti rassegnati, tutti conformi. Due anni di schizodemia hanno forgiato un popolo di servi, ossequiosi burattini che seguono le regole ed i comportamenti propinati in Tv, il vero strumento del male. 
Ora è proibito dissentire. C’è lo stigma in agguato, ed anche in seno alle famiglie, chi non si allinea col governo, viene tacciato di dissidenza, venendo escluso. 
Io sono sempre stato escluso, in tempi, dove tutto ciò non era presente neanche lontanamente, sebbene la vena autoritaria e punitiva dello Stato fosse quanto mai rilevante. 
Lo stigma ha colpito me, la mia compagna, ma siamo ancora vivi, in una condizione che ci permette di apprezzare le gemme nuove di un albero. Possono colpirci ancora. In ogni istante, nel frangente nel quale meno ce lo aspettiamo. Resistenza. Occorre avere ben chiara quale sia la propria immagine di esseri umani dotati di senso critico ed empatia. 
Chi è colpito dallo stigma può vacillare, ma non è giusto perisca. Tutto quello che dice il sistema, tramite i suoi aulici megafoni, è immondizia. Non starebbe bene neanche a fare il letame per i campi, perché è sterile e velenoso. Cosa fare? Il contrario di quello che dice il Tg. Sempre. Boicottarli. Non farli entrare nel tuo mondo, dacché, con le sinuose armi di distrazione di massa, possono farti credere qualsiasi cosa, anche che sia necessario vendere tua madre. 
Chi ha subito lo stigma, ed è sopravvissuto, sa di poter condurre una vita lieta, con i suoi simili, pronto a partecipare ad ogni manifestazione di intelligenza umana, che non voglia distruggere, ma edificare. Un mondo assassino uccide. Sta a noi fuggire e costruire un microcosmo fatto di Bellezza e noi possiamo farlo, in cucina, stasera, preparando da mangiare mentre ascoltiamo una Radio amica. 
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Riso

4/11/2022

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Riso

Lui riusciva a farla ridere,
e,
in quei momenti,
si percepiva virile, 
come non mai.
In un istante,
lui la guardava in faccia.
Il suo bel viso di Ninfa lo ammaliava.
Erano due superstiti,
fuggiti inorriditi da una grande guerra.
Si erano ritrovati in una infinita tenerezza,
grazie alla quale un abbraccio non doveva mancare mai.


Lei sapeva divertirlo,
giocando con il suo spirito di bambina.
Lui si perdeva in lei,
nei suoi baci,
nelle sue carezze,
e non l’avrebbe mai tradita.
Fuori, un mondo assurdo si espandeva nella sua psicosi,
ma loro continuavano a sorridere,
certi che avrebbero difeso il proprio regno dagli assalti dei nemici.
Una Nuova Era di Luce attendeva fiduciosa i suoi figli.
Era nella mente di chiunque volesse tornare alla Bellezza,
contro un mondo di pornografia dell’anima.


I governanti stano devastando il vivere comune,
con progetti che,
nel tempo,
diventavano sempre più criminali.
Le persone erano smarrite.
C’era sempre una nota dissonante,
in quello che si affermava,
nelle stanze del potere.
Alcuni ne afferravano il senso,
altri continuavano a dormire.
Un nuovo Sole era prossimo.
Un nuovo modo di vivere insieme.


I due continuavano a fare lunghe passeggiate,
a confrontarsi,
ad amarsi con ogni fibra del proprio essere.
La loro comunicazione era trasparente,
non c’erano filtri o mistificazioni.
C’era solo la loro verità di persone,
che si erano scelte,
per la vita.
Era lecito anche il silenzio,
Per pensarsi meglio.
Avevano il bene più prezioso:
l’Amore che tutto risignifica…
​
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Pionieri della nuova era di luce

4/8/2022

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​Pionieri della Nuova Era di Luce


1. “Genesi della Luce”


2. “Profondo stato della mente”


3. Scherzo. “Ariete”


4. “Indietro o avanti”




L’Umanità è indietro, un giorno qualcuno ci spiegherà bene come sia stato possibile che nel 2022, con in mano la tecnologia più avanzata di ogni epoca, fossimo così medievali. Non si tratta di attribuire colpe: è un dato di fatto, sebbene sia urgente comprendere le responsabilità dello scempio che è sotto i nostri occhi. Questo non è un tribunale, non si cerca di giungere ad una sentenza, che, inevitabilmente, nel corso del tempo, ci sarà, per definire i tratti di coloro che hanno reso la massa totalmente immatura, incapace di vivere se non in una spirale fra shopping e doveri, vacanze e mutui, che l’hanno trasformata in un bambino di cinque anni, dedito alla soddisfazione dei propri bisogni primari, fortemente influenzabile, posto nella condizione di aver bisogno di un papà Stato che gli dica cosa deve fare e perennemente alla ricerca di una forma di piacere ancestrale e subitanea. Forse la colpa non è di nessuno, a pensarci bene, o forse è di tutti quelli che non hanno protestato mentre si compiva un crimine contro un nostro fratello. La verità è che siamo stati tutti menefreghisti: non è successo a me, quindi pazienza, non ci posso fare nulla, mi dispiace; poi si è aggiunto un sano “se l’è andata a cercare”, come nel caso delle donne vittime di stupro, e con questa dilagante sanità mentale abbiamo toccato il fondo, non imparando mai ad essere uomini. Oggi sono entrato in un sito, facce allegre e baldanzose per commentare chissà quali capolavori di musica contemporanea. Mi è venuto il mal di stomaco. Ho avuto una reazione di forte repulsione. Non tollero più le immagini di un successo venduto alle masse come il sogno americano. La qualità latita. Il saper fare è diventato merce rara. Ci stiamo accontentando di mangiare spazzatura con la bocca ed immondizia con gli occhi dell’anima. Sono rimasto nel sito, per fare alcune cose mie e poi sono fuggito. Lustrini, gioielli, orologi da urlo, fisici scultorei, il trionfo dello Zio Sam. Io, invece, mi emoziono davanti ad una foto del bel viso di Sviatoslav Richter, in bianco e nero… Oggi ho chiuso un nuovo lavoro musicale: “Pionieri della Nuova Era di Luce”, che si articola in quattro Movimenti e sono stato soddisfatto di me stesso, vorrei continuare a creare cose belle, se la creatività sarà dalla mia parte. Ecco i Movimenti:


1. “Genesi della Luce”


Questo Movimento iniziale si apre con un tutti orchestrale, cui segue una sospensione. Ho pensato a quanto la Genesi della Luce sia in ogni persona nata. Tutti abbiamo fatto esperienza della Luce, sempre, anche quando andiamo in giro per la città e notiamo i fiori di una aiuola illuminati dal Sole. Il brano intende essere lieto, a tratti gaio e riflettere un’atmosfera di festa. Ritorna il tema iniziale, con forza, determinando un clima di distensione. Ci sono diversi interventi delle percussioni. Tutta l’orchestra si muove verso la Luce. Non è stato facile dipingere la Luce con i suoni, ma la tensione complessiva della musica, che è allegria, mi fa ritenere di aver ritratto bene il mio soggetto. La Nuova Era di Luce è già nelle persone che intendono vivere bene, non far male a nessuno e partecipare alla gioia collettiva della tribù umana. Questo voglio dire. 


2. “Profondo stato della mente”


Questo è il brano che ho concluso stamani. Avevo in mente la chiusura della stesura da giorni, ci pensavo, mi dicevo che l’avrei dovuta comporre, ma ero preso dagli altri Movimenti. Stamani, di ritorno da un giro in città, mi sono messo all’opera. Questo Movimento, all’inizio, si sarebbe dovuto chiamare “Deep state”, come descrizione di uno stato profondo di benessere, ma poi ho preferito la locuzione “Profondo stato della mente”. Oggi ho lavorato circa un’ora sul pezzo. Poche pennellate, non troppi accordi, qualche combinazione ritmica, e poi mi sono sentito appagato. È un profondo stato della mente, quello della sorveglianza e vigilanza. Dell’amore e del rispetto. Del desiderio di non delegare a nessuno il compito di rendere bella la propria vita, perché noi sappiamo cosa è giusto per noi, sempre, se ci ascoltiamo. 


3. Scherzo. “Ariete”


Alle volte, per vivere dignitosamente, quello che occorre è il coraggio testardo di un ariete, che non indietreggia, non si lascia intimidire. Ho composto questo Movimento il 4 Aprile, giorno del compleanno di mio padre, che mi ha sempre detto: “Male non fare, paura non avere”. Questo pezzo è dedicato a lui e a come ha fatto sempre il suo meglio per chi amava. Mio padre questa società nella quale viviamo non la riconoscerebbe, isolandosene.


4. “Indietro o avanti”


E veniamo al quarto Movimento. La collettività è indietro, ha l’età psicologica di un bambino cui dire cosa fare e cosa non fare. Non ci siamo risvegliati, neanche dopo due anni di Pandemia. Gli striscioni “Andrà tutto bene” si sono rivelati una infausta profezia: non è andato tutto bene, la società è morta, il vivere comune è stato inquinato, le persone sono disorientate. Ora paghiamo le conseguenze. Non si può rimanere immobili, non è previsto dalle leggi della Natura, una realtà o progredisce o regredisce, e questo è tutto ciò che dovrebbe occupare il centro delle nostre riflessioni di qui in poi. Cosa vogliamo essere? La Nuova Era di Luce ci aspetta, se solo lo vogliamo oppure possiamo continuare a involvere, consegnare questo pianeta alle tenebre e marcire per il resto della nostra vita in una gabbia da schiavi, controllati in tutto quello che facciamo e tristi, senza più sogni da realizzare. Io non voglio questo né per me, né per i miei cari e lotterò affinché ciò non accada. 


Conclusioni


“Andrà tutto bene” si leggeva dai balconi delle città italiane durante il confinamento. Abbiamo deciso di aver coraggio e ci siamo affidati fideisticamente a chi aveva in mano il potere di decidere delle nostre vite. Ci hanno tradito, su tutti i fronti, ora chi si è risvegliato dall’ipnosi lo può dire ad alta voce. Ci sono persone che non hanno ceduto al ricatto. Ci sono uomini e donne che ricercano la Luce. Ci sono io, con la mia compagna, sempre all’erta, vigili, pronti a captare nuovi segnali di liberazione, perché di questo si tratta, di liberazione da un male antico che si è impossessato del mondo e non vuole fare altro che distruggerlo. Dobbiamo opporci in un numero sempre più crescente di individui che non intendono rinunciare alla propria dimensione di essere umano creativo e capace di amare. Ci vogliono schiavi, ed è per questo che la mia musica sarà per sempre militante, in grado di combattere contro gli abomini. Le persone al governo si sono macchiate di crimini contro l’Umanità, i loro misfatti sono sotto gli occhi di chi vuol vedere. Io non dimenticherò, davvero. Ci hanno inondato di bugie, sempre più gravi, sempre più venefiche. È una pozione mortale quella inoculata nelle menti delle persone, che, dopo due anni di ipnosi, non sanno più distinguere il bene dal male e questo è un grosso problema. Noi siamo una minoranza, in senso assoluto. Non possiamo spostare l’ago della bilancia, ma pensiamo e ragioniamo e quello che sta accadendo è assai grave e mina le basi della convivenza civile, creando un vulnus nelle democrazie occidentali e alimentando l’unico grande virus che è in circolazione: il terrore. Un terrore che è nei discorsi. Nelle mascherine. In quella patologica propensione che ci fa identificare un nemico per poi proiettare su di lui tutta una serie di nostre parti irrisolte. Siamo in guerra, ma non da ora. È stato attaccato il nostro modo di vivere da tempi lontani, nei loro progetti dovremmo tutti diventare automi, sebbene una piccola minoranza non voglia. “Andrà tutto bene” è stato il motto di inizio Pandemia, capeggiava ovunque ed era un preciso intento del governo quello di farci stare buoni, chiusi in casa, lontani dai nostri affetti, come nel mio caso. Poi non è andato bene niente. Si sono impossessati delle nostre vite, hanno distrutto lo stato sociale, e la minoranza che si è accorta di tutto prima è stata irrisa, poi minacciata, infine condannata con lo stigma sociale del diverso, operazione conclusiva con cui il regime annienta i dissidenti, schiacciati dal peso della collettività belante che acclama le manovre del governo come buone ed indispensabili. La mia musica fa parte di una Rivoluzione, la Rivoluzione dei diversi, di coloro che hanno subito lo stigma, ma non hanno mai creduto ad una sola parola dei governanti. Tutto si è ribaltato. È tutto un mondo alla rovescia. Il bianco è nero ed il nero è bianco. Io faccio l’esatto contrario di ciò che dice il politicante di turno, perché so che quella è la strada della verità. “Andrà tutto bene” dicevano. Quando è iniziato il confinamento che era un Trattamento sanitario obbligatorio, con forti tratti di reclusione, io ho caldamente sperato che il mondo potesse diventare migliore. Ci ho creduto anche io nell’Andrà tutto bene, perché pensavo che le persone, recluse nelle loro case, avrebbero avuto modo non solo di fare pizza e pane, ma anche di riflettere e decidere quale miglior mondo possibile costruire. Invece, come era prevedibile intuire, la reclusione ha generato astinenza e l’astinenza ha nutrito le nostre spinte più laide, facendoci piombare in un mondo abietto e meschino, dove potenti giovanotti col Rolex, dalla loro imbarcazione a Miami, ci dicono come diventare uomini di successo, un successo che tocca a pochi e che, per il resto della popolazione, rimane un miraggio. Il risultato è una società di mostri, narcisisti patologici capaci di vendersi la madre, governanti acciecati dalla brama spasmodica di potere e dediti alla realizzazione di una Umanità piatta e schiava, morente. I risvegliati sono pochi, in termini percentuali. Cosa possono fare? Essenzialmente salvarsi, o poco più. I risvegliati, che sono dei Lucenti, possono già vivere qui nella Nuova Era di Luce, essi ne sono i pionieri, coloro che varcano il limite della prateria e si dirigono verso un mondo nuovo. Ho composto questa musica nella speranza che un giorno qualcuno la reputi buona, perché, come ho sempre detto, nella Nuova Era di Luce ci sarà bisogno di Arte nuova, non di quella dei Dj milionari che ci fanno vedere le loro belle fotografie dallo yacht. Tutto è diventato pornografia. Il gusto osceno ha toccato anche l’Arte, inquinandola irreversibilmente. Urge una Rifondazione. È necessario l’aiuto di tutti i volenterosi, ma prima l’Umanità si deve risvegliare dal lungo torpore, dalla infame ipnosi, con la quale stanno tentando una operazione di lobotomia su larga scala. Io non ci sto, ma sono solo uno. Sono in compagnia della mia Compagna che è una vera guerrigliera, ma, contandoci, scopriamo di essere poche unità su 100. Forse noi non vedremo l’alba della Nuova Era di Luce, ma qualche nostro nipote magari sì. Io ho visto gente degradare verso uno stato di larva. Persone attente ed intelligenti fino al giorno prima. Ho visto trionfare il Narcisismo, che è un male della mente assai pericoloso, per tutti coloro che entrano in contatto con il malato mentale e molti di questi criminali patologici sono alla guida delle nazioni. Non posso accettare oltre. Tutto ciò è irricevibile. Forse, per me, la migliore soluzione sarà dedicarmi strenuamente alle mie cose per isolarmi da un mondo assassino che non vuole la felicità delle Persone. Continuerò a spedire segnali da questa mia Nuova Era di Luce, in attesa di miei simili che vogliano condividere questo viaggio che, comunque, è sempre meraviglioso, nonostante il Draghistan…











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4° Movimento. "Indietro o avanti"

4/7/2022

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3° Movimento. scherzo. "Ariete"

4/6/2022

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​​Ariete

Questo brano è nato con una intuizione precisa, giorni fa, mentre ero in cucina e pensavo ad una successione di ottave, che ho scritto quasi subito, dopo averle analizzate. Era il 4 Aprile, giorno del compleanno di mio padre ed ho pensato al segno zodiacale dell’Ariete, ricordandomi come, anche oggi, occorra essere un po’ ariete, testardo e volitivo, per raggiungere una nuova forma di pace, che sia duratura. Il brano mi sembra complesso, ho usato diverse strutture ritmiche ed armoniche, attingendo ai modi greci, che mi hanno offerto una vasta gamma di combinazioni. Questa musica è pregna di gioia e lotta, forza e coraggio, in un’ottica che vede il popolo vincitore contro le malie di un sistema che non ci ha mai voluto bene, non ha mai preso in considerazione le nostre legittime aspirazioni e non si è mai occupato dei nostri bisogni. Questa composizione è militante, orbene. Mira a comunicare una nuova dimensione dell’Uomo, in una Nuova Era di Luce, che verrà, per chi ci sarà, è solo questione di tempo, nel quale le persone possano risvegliarsi dal torpore, per ricostruire un mondo degno, non quello delle pubblicità. Io sono fiducioso, come la mia musica. Per la Nuova Era di Luce, ci sarà bisogno di novità in tutti i settori dell’esistenza umana. Ci sarà bisogno anche di Arte nuova, che non sia quell’intrattenimento pornografico degli spettacoli che si sono diffusi dall’inizio degli anni 2000. Questa musica è un incoraggiamento ad andare avanti: c’è così tanto da scoprire in giro per il mondo! È il nostro tempo, afferriamolo… Ci vogliono tristi ed abbattuti, rispondiamo con la gioia. Ci vedono come schiavi, innalziamo il nostro canto di felicità verso il cosmo, perché siamo creature nobili, che meritano il meglio. All’interno della musica c’è un combattimento, fra l’oscurità e la luce, che c’è sempre stato ed ora è giunto alla sua versione tecnologica, in una antropologia che sta vedendo l’affermazione di un Uomo diverso, più giusto nelle sue istanze, più attento alle esigenze dell’alterità, meno egoista e meno narcisista, che lotta con una miriade di esseri irrisolti che tendono al comando. Questa composizione è un inno alla trasformazione, quella attraverso la quale ogni persona può diventare Lucente ed inaugurare, in sé, una Nuova Era di Luce. Non mi stancherò mai di credere che un giorno questo delirio del Capitalismo sarà solo un lontano ricordo e noi vivremo in pace come fratelli. Io ho una speranza. Non può andare sempre male. Se lo vogliamo, possiamo già essere persone belle, nonostante tutto.

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1° Movimento "Genesi della Luce"

4/4/2022

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​Genesi della Luce


Questo brano musicale si intitola “Genesi della Luce”, e verte intorno alla possibilità che un giorno futuro ci sia un’epoca di giustizia e Bellezza. Si apre con un Tutti orchestrale, solenne, con una viva tensione. È l’inizio della Nuova Era di Luce, di là da venire, che sancirà la definitiva consacrazione della Psiche nel dibattito fra le persone, che si rispetteranno ed ameranno, pur nella loro diversità, che non sarà più uno stigma sociale, ma un valore. Stiamo vivendo un’ora buia della Storia. O continuiamo a regredire o evolviamo verso una forma di Umanità mai conosciuta, che si fondi sull’amore e la pace. Al minuto 2:51 nasce il tema della Luce, caldo, avvolgente, rassicurante. La Luce è stata messa in pericolo troppe volte in questi ultimi due anni, che hanno visto la supremazia dei mezzi di informazione sulle menti dei più, che si sono lasciati ipnotizzare da una narrazione distorta e fallace. Sono fiducioso. Le forze del male proveranno fino alla fine a dettar legge, ma molti si stanno risvegliando e non sono più disposti a credere alle bugie del regime. In Italia, come altrove. Il tema della Luce viene riproposto. Abbiamo bisogno di Bellezza. Di impegno e solidarietà. Di gioco e leggerezza. Ho scritto questo brano per ricordare a me stesso che la tempesta non dura in eterno e dopo c’è sempre un meraviglioso arcobaleno. Voglio contribuire con il mio operato alla nascita della Nuova Era di Luce, che permetterà alle persone di vivere in modo dignitoso. I bambini saranno finalmente rispettati ed ascoltati. Non ci saranno più catene. Si respirerà a pieni polmoni. Voglio esserci. Voglio partecipare. Questo regno del male non può durare in eterno. Io lo so. Insieme a me, lo sanno tanti che non si sono rassegnati all’idiozia e hanno continuato a vivere sperando che qualcosa di meraviglioso potesse accadere. Siamo già bagliori. Lucenti. Meraviglie. Abbiamo mantenuto il contatto con la realtà quando sarebbe stato più consequenziale credere al loro mondo fatto di menzogne. Ci siamo curati da soli. Abbiamo ascoltato la nostra voce interna più vera e non abbiamo ceduto al ricatto. Quanto coraggio c’è voluto… Ora dobbiamo continuare lungo la nostra strada, senza tentennamenti, esitazioni o rimpianti. Dobbiamo farcela. Reggeremo il peso. Ci riusciremo. Siamo già la nuova Resistenza, quella che non si è adattata alla nuova normalità, quella tanto acclamata dai media, che ci volevano ridurre in schiavitù. Devo poter continuare a credere di far parte di una comunità di guerrieri, che non intendono vendersi né vendere. Un giorno, i bambini non dovranno più temere nulla dal mondo degli adulti.

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    In questa era di menzogne, proiettate su scala mondiale, sono necessarie parole autentiche. Questo è il mo messaggio al mondo per una rivoluzione pacifica che ci conduca ad una Nuova Era di Luce.

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                          • Silenzio
                          • Yellow
                          • Ocean
                          • Copertina Sinfonia n. 3
                          • Pulcritudine
                          • Della Sinfonia n. 3
                          • I suoni insieme
                          • Intorno all'opera "Symphony n. 3. Ocean"
                          • Symphony n. 2 "Felsina"
                          • Symphony n. 1 "Inter Amna Nahars"
                          • È nata la mia prima Sinfonia!
                          • Impressioni sulla Sinfonia
                      • Reflections of Beauty >
                        • Per un Amico.
                        • Comunicazione!
                        • Shapes and colors
                      • "Awakening" è on line! >
                        • Il Video "Awakening"
                        • Speranze
                        • Frammenti di me
                        • Scaglie di "Awakening"
                        • Pulcritudine
                        • Impressioni di "Awakening"
                        • Immagini dal Tannhauser
                        • La storia di "Awakening"
                        • Il fine di "Awakening"
                        • Fine di una scrittura
                        • Avanzamento di "Awakening"
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