Grande Risveglio L’altro giorno, mentre lavavo i piatti, ho ascoltato l’intervista ad un filosofo contemporaneo, il quale sosteneva, con determinazione, l’urgenza di un Risveglio collettivo, che io ho inteso come sommatoria dei risvegli personali di ciascuno e basato sulla volontà popolare di far cambiare rotta al mondo, che porterebbe il pianeta verso la Pace e la Prosperità. Avevo un bicchiere in mano e, risciacquandolo, ho pensato quelle parole all’interno del mio mondo, cercando di dar loro un posto, una ubicazione, creando uno spazio che potesse accoglierle, in vista delle cose importanti da fare per cercare di salvare questa società alla deriva, che valuta seriamente, come opzione, la guerra nucleare. “Grande Risveglio” mi sono sorpreso a sussurrare, mentre concludevo l’operazione casalinga di mettere i piatti ad asciugare. Quelle parole non mi erano affatto estranee. Le sentivo vicine. Prossime. Sapevo che avrebbero potuto far parte della mia giornata alla ricerca di qualcosa di buono da intravedere, in questo marasma, che, iniziato con la pandemia, e, se vogliamo molto prima, come abili analisti hanno più volte sottolineato nel decennio 2010 - 2020, è proseguito con la guerra in Ucraina, grazie alla quale scaltri manipolatori hanno continuato imperterriti a traviare le menti delle Persone, molte delle quali rischiano di perdersi per sempre, per consacrarsi ad una forma che di umano non ha più niente. Il filosofo parlava di tenebre. Molti le conoscono ed esse non portano mai a niente di buono, dacché l’uomo necessita di luce. Ho ascoltato tutta l’intervista, continuando a riflettere sul contenuto spiegato dallo studioso, mentre mi preparavo il caffè. Sono giunto alla fine, abbracciando completamente l’esposizione dei temi, nella forma e nel contenuto. Sono stato contento, perché mi sono detto: “Allora vedi Massimiliano che non sei lontano dalla verità?”. Ho bevuto il caffè, soddisfatto, mentre l’intervistatore salutava il filosofo. “Grande Risveglio” si stava configurando come una definizione che mi avrebbe tenuto compagnia, per le ore successive e forse per giorni. Mi sono preso il mio tempo per assaporare quei due termini buoni sui quali volevo poter dire la mia. D’improvviso, una intuizione: scrivere in Mi minore un Incipit per Archi. Avevo in mente le prime note, le avrei scritte, per ascoltare il sound complessivo dell’accordo. “Grande Risveglio” era già un titolo. Allora, come operare? Dunque, partitura vergine, Mi minore, 4/4, Andantino, Archi, Titolo: “Grande Risveglio”. Primo step: la forma entro la quale muoversi. Mi minore è una tonalità dalla quale, nell’ultimo periodo, torno, di tanto in tanto, perché vedo bene le armonie da sviluppare. 4/4, con il giusto respiro ritmico. Andantino, perché il risveglio non è né lento, né veloce, ma procede con passo sicuro. Archi, perché quando uno si risveglia da una lunga ipnosi collettiva che ha cagionato isteria, si muove con note lunghe per tornare alla coscienza di sé, tutto il suo essere si trasforma, dalle frequenze gravi a quelle acute, proprio come si può esprimere con un’orchestra d’archi. Ho bisogno di credere che qualcosa di meraviglioso possa accadere, manifestarsi, avvolgerci in un afflato lirico di Bellezza. Noi meritiamo il meglio. Noi possiamo essere uno splendore. Noi possiamo vivere bene in armonia con tutti. Siamo governati da un manipolo di putridi individui, che, come sosteneva lo studioso, non hanno più neanche la natura di esseri umani, visto che sono privi di luce e tramano nelle tenebre. Il passo fondamentale, che è anche il primo, è iniziare a dire: “No!”. Un sacro No. Non vogliamo un mondo di guerre. Non vogliamo l’odio. Non vogliamo distruggere. Sicuramente molti studiosi hanno indagato su come le masse si lascino guidare sempre da omicidi. Io, invece, ancora me lo chiedo, poi vedo bambini giocare nel parco dell’asilo qui vicino e sorrido, perché so che il mondo ha ancora speranza. Per oggi non lavorerò al brano ancora. Sento il desiderio di riflettere, dacché alcune parole, come alcuni suoni vanno fatti decantare nel proprio alambicco. Io resto fiducioso. Io voglio sperare, perché senza speranza si vive davvero male. Voglio augurare a me e a tutte le persone che conosco di vivere sempre nella dimensione del Grande Risveglio e di tenere alta l’attenzione. Voglio ringraziare tutti quelli che visitano il mio sito, perché è grazie a loro che mi rendo conto della bontà del mio operato, quindi grazie… Questo pezzo nasce da un pensiero mio, che si è fuso con un'emozione, generati dall'ascolto dell'esposizione di tematiche essenziali analizzate da un filosofo dei nostri tempi, il quale contrappone, con lucida forza, al Great Reset di Davos, il Grande Risveglio dell'Umanità, grazie al quale avremo, finalmente, la Libertà, dono da difendere strenuamente dagli attacchi dei malvagi che vogliono il Genere umano sottomesso. "Grande Risveglio" mi è parso subito un bel titolo per una musica, che, fin dall'inizio, nella mia testa, era orchestrale. Dopo aver scritto i primi 4 accordi per archi, ho avuto la sensazione di qualcosa di maestoso, che provenisse da quelle note e ciò mi ha molto incoraggiato. Più componevo e maggiore era la percezione che quella musica dovesse avere un ruolo preciso nella mia produzione. Sono 4 anni che scrivo una Sceneggiatura, tratta liberamente dal mio romanzo, "Musa - Pensieri di un artista", di cui sto curando anche la colonna sonora, e, fino all'altro giorno, mi mancava una musica a commento di una scena fondamentale, che ho trovato nella composizione di cui sto scrivendo. Se una cosa bella accade ad un uomo, perché non può succedere a tutti? Cosa lo impedisce? Io credo nella potenzialità delle Persone, vedo e ascolto molti che non vogliono finire male e desiderano vivere in una armonia tale che le cose brutte sembreranno solo un ricordo sbiadito, monito acché il trionfo della malvagità non si ripeta più. Se un essere umano impazzisce di dolore, ciò implica che tutti, superato il punto di non ritorno, possano sprofondare nella psicosi più nera e, allo stesso modo, se una Persona raggiunge un sano equilibrio, è appagata, si difende bene dalle negatività, e sente di essere intimamente felice, questo percorso verso la gioia è alla portata di tutti, io ci credo. Non subito, ma nel processo di scrittura di questo pezzo, ho individuato questa cellula ritmica: e ho costruito il tessuto musicale di conseguenza. Questo brano mi piace molto: profuma di Libertà. Io desidero ardentemente un grande Risveglio dell'Umanità. Ne abbiamo tutti bisogno, come dell'acqua, delle biblioteche e delle sale da concerto, come il pane, il Sole, la speranza. Non devono vincere gli uomini senza luce. Non può vincere il male. Non possiamo soffrire in eterno. Vorrei risvegliarmi domattina in un mondo libero dal dolore.
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AutoreIn questa era di menzogne, proiettate su scala mondiale, sono necessarie parole autentiche. Questo è il mo messaggio al mondo per una rivoluzione pacifica che ci conduca ad una Nuova Era di Luce. Archivi
Aprile 2023
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