Questo brano musicale si intitola “Ocean”. Reca il sottotitolo “Non potranno ingannare tutti per sempre”. L’indicazione metronomica è “Andantino, in movimento, quieto ma intenso”. Questa musica è nata come risposta ad una mia riflessione sui tempi moderni. In questo frangente, drammatico, abbiamo davanti a noi un oceano. Una marea di possibilità, che ci possono condurre ad una Nuova Era di Luce. Io confido nell’intelligenza del genere umano. “Ocean” è la terza parte di un progetto più ampio, che annovera, al suo interno, “My lady’s breast - Portrait of an invisible” e “My lady’s breast - Second chance”. Il pezzo ha una varietà ritmica considerevole e tante diverse armonie. È concepito per orchestra ed ha un ampio respiro. È legato agli altri due brani da una particolare costruzione che prevede, in un determinato passaggio, una nota fissa alla melodia e sotto accordi che cambiano, per creare un particolare effetto sonoro. In questo brano ho usato anche il Tristan Akkord e la sesta francese, due accordi molto belli, dal mio punto di vista. Questa composizione inizia con i legni che cedono il passo al tema fondamentale, che crea tensione, una forza con la quale intendo rappresentare il flusso dell’oceano. Questa musica è belligerante, vuole combattere, per la libertà delle Persone, troppe volte calpestata, negli ultimi 3 anni. È un’arte militante, che ha come scopo il risveglio degli individui. Siamo in tanti a non aver accettato i diktat del sistema e vogliamo poter esprimere, con la nostra voce, il nostro dissenso, per tutto quello che riguarda il vivere comune. Ogni tanto la musica si distende, pare riflettere, prima di tornare ad essere tumultuosa, come l’oceano. C’è una ricchezza di timbri ed il tema principale sembra essere grottesco, a tratti, come una risata, la risata sotto cui tutti i governanti rimarranno imprigionati, dovendo ammettere i propri crimini davanti al popolo. Io ci conto. Me lo aspetto. Sono fiducioso. Non possono nascondere la verità per sempre e a tutti. C’è un moto, quello delle onde, che si infrangono sulle rocce. Le sfumature sono molteplici, tanti diversi colori, in una gamma policromatica davvero stupefacente. Non possono mentire a tutti. Non per sempre. È questa la loro condanna. “Ocean” intende comunicare questo: la speranza che un giorno si possa tutti vivere bene insieme, senza più dissidi, inutili protagonismi e reazioni violente. Lavoro per una società che non sia più malata. Scissa. Psicotica. C’è una coda finale con gli archi che si muovono lentamente. In quella coda ho usato il Tristan Akkord e la sesta francese, che hanno dato al tessuto un vigore davvero struggente. Ci hanno narrato, con supponenza intollerabile, una marea putrida di menzogne: ora è tempo che un oceano di ragionamenti sani sulle reali possibilità e necessità dell’uomo la possa spazzare via. È tempo di combattere, con la dimensione irremovibile della pace interna e il piglio di chi non ci sta. Io non ci sto. Hanno violato e profanato il tempio del corpo umano. Lo hanno fatto anche con i bambini. Stanno costruendo una società di automi. Stanno distruggendo la vita. “Ocean” è una composizione musicale che intende combattere. Mobilitare. Suscitare emozioni, per risvegliarsi dall’ipnosi collettiva che hanno messo in piedi per renderci ciò che non siamo. È in atto una guerra. Il 25 Settembre 2022 possiamo dire la nostra sul nostro esercito. Politici che non vogliano la sottomissione del popolo e che desiderino che la gente sia finalmente serena, dacché ciò è mancato enormemente nel cuore delle persone. È un preciso progetto di scissione globale. Ci vogliono rendere psicotici e facilmente controllabili. Spesso mi chiedo come sia potuto succedere. Come siamo arrivati fin qui? Di errori madornali ne sono stati compiuti molti, ma non mi sarei mai immaginato che, alla fine, saremmo giunti fin qui, alla demolizione della Persona, alla sua scissione organizzata da menti sadiche, soggetti che, ormai, non sono più umani. “Ocean” è la mia risposta. Una risposta che crede nell’Umanità e nelle sue legittime aspirazioni. I suoi sogni sono i miei desideri. Ci hanno fatto vivere nel terrore, che era finalizzato alla realizzazione della loro società di abnormi. In parte ci sono riusciti, sebbene vi sia una minoranza silenziosa che a questo gioco non si è prestata. Hanno capovolto la verità. Ciò che era vero è divenuto menzogna. La bugia si è trasformata in aulica verità e così andranno avanti, perché in questo gioco al massacro hanno investito tutta la loro carriera politica. Tuttavia, in vita, nulla è irreversibile. Possiamo dire la nostra. Possiamo fermare la giostra e scendere. Non è troppo tardi. “Ocean” è tutte queste considerazioni, divenute pensiero e suono, cuore e materia, psiche e segno. Occorre creare un #frontecomunedeldissenso Il 25 Settembre io voto: Italia sovrana e popolare
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AutoreIn questa era di menzogne, proiettate su scala mondiale, sono necessarie parole autentiche. Questo è il mo messaggio al mondo per una rivoluzione pacifica che ci conduca ad una Nuova Era di Luce. Archivi
Aprile 2023
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