Più di un anno fa, il 6 Maggio 2021, morta da pochi giorni la mamma della mia Compagna, ero a casa mia, una mattina, e, alle 10:51, dopo aver ascoltato una Ballata di Chopin, venni rapito, come spesso mi capita, dal desiderio di comporre musica. Il clima emotivo di quei giorni lo ricordo bene: ero in ansia per la mia Compagna, dacché non sapevo come avrebbe reagito alla morte della propria madre ed intendevo starle vicino con ogni fibra del mio corpo, dedicandole attenzioni, ascoltandola ogni qual volta avrebbe avuto la necessità di esprimere il proprio mondo interno messo a dura prova dall’evento. Accesi la tastiera. Pensai. Ragionai con i numeri della musica. Ricordai come Chopin quella ballata l’aveva iniziata con una sesta napoletana, un accordo particolare, che sa dare colore al tessuto. Riflessi: “Perché, anche io, non provo a scrivere una sesta napoletana?”. Misi le mani sulla tastiera. Eseguii. Avevo trovato la mia sesta napoletana. Ci aggiunsi un suono, perché mi sembrava più profonda se irrobustita. Ancora non lo sapevo, ma ero al cospetto di una nuova composizione, che, poco più tardi, scrissi al computer con il titolo di “My lady’s breast - Portrait of an invisible”. Il titolo mi sgorgò dal cuore. Nei giorni successivi, sviluppai il tessuto, rendendolo un pezzo orchestrale, poi decisi di considerarlo finito per lunghi mesi, fino a quando, un giorno non troppo lontano, a distanza di un anno dalla prima stesura, lo ripresi in mano e pensai: “La progressione iniziale può essere arricchita”, mi misi a riflettere, rielaborai il concetto attorno al quale era redatta la progressione, e con gli amati numeri della musica, estesi la progressione, in tutto il pezzo, ovunque essa si ripresentasse. Riascoltai il brano così concepito. Ero davvero contento. Un anno di lavoro. Quante emozioni, pensieri e sentimenti in un anno, per poter considerare finito un brano… “My lady’s breast - Portrait of an invisible” era ultimato ed io, forse, avevo scritto la cosa più bella della mia vita, incoraggiato dalla mia Compagna ed ispirato dalla bellezza della sua persona. Ho sempre scritto con immenso amore, da quando, più di 14 anni fa, la mia Compagna è entrata nella mia vita illuminandomi con la sua perenne fonte di ispirazione, ma, per questo pezzo, ho composto conscio della sua enorme forza e della sua infinita dolcezza, con cui lei è riuscita a venir fuori da un periodo davvero molto duro. Lei è il mio seno. Lei è tutte le mie vittorie. Lei è la sanità, e questo è il ritratto di un invisibile diventato una persona, per merito di una Musa con un corpo da Ninfa… Quel giorno ero preoccupato, sebbene sapessi che lei avrebbe superato anche quell’ennesima prova per consacrarsi nuova ancora una volta in più. Lei non diede segni di cedimento, starle vicino fu bello ed edificante, come veder rinascere una creatura dopo una sofferenza lancinante. Questa musica è per lei e per tutte le persone che hanno diritto di rinascere dopo un dolore. Questo pezzo è per l’Umanità, che merita ogni bene. Questo brano è per chi ha deciso di non mollare, combattendo per ciò che gli spetta di diritto. La musica mi colpì talmente tanto che decisi di approfondire la sua natura. Era, essenzialmente, una successione di accordi, con una caratteristica: alla voce di soprano, c’era sempre la stessa nota, mentre sotto, ogni volta, l’armonia cambiava. È questo ciò che mi è piaciuto davvero tanto: quell’effetto sonoro che si propaga nell’aria rimanendo sempre identico a se stesso per mutare ogni volta, non stancando mai. Oggi ho lavorato ancora e sono felice. Lieto di come è andata in questo ultimo anno. Contento per la mia vita e quella di chi amo. Con una speranza che riguarda il mondo, che, forse, imparerà a raggiungere un equilibrio che sta cercando da quando eravamo sugli alberi. “My lady’s breast - Portrait of an invisible” è un inno alla vita. Alle persone che si incontrano lungo la via. A chi non c’è più, ma è rimasto nel cuore di chi lo pensa. È un modo per dire a tutti che l’amore esiste, per sempre, eternamente e che nulla potrà scalfirlo. Un invisibile è divenuto Persona: ciò può accadere a tutti. Forse sta già succedendo anche a te che leggi. Sì, forse ho scritto la mia musica migliore e ne vado fiero. Forse era giusto quel momento nel quale dire a tutti che l’amore può ogni cosa, anche la meno probabile, quella per cui sarebbe lecito disperarsi perché davvero quasi impossibile.
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AutoreIn questa era di menzogne, proiettate su scala mondiale, sono necessarie parole autentiche. Questo è il mo messaggio al mondo per una rivoluzione pacifica che ci conduca ad una Nuova Era di Luce. Archivi
Aprile 2023
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